Selvino – L’altipiano dei cristalli
SELVINO
L’altipiano dei cristalli
Tour guidato di una giornata
- Visita guidata intera giornata
- Pranzo in ristorante incluso bevande
- Ingressi come da programma
- Assicurazione RCT
Ore 9.30: ritrovo in piazza Chiesa per visitare la chiesa parrocchiale e la chiesetta di San Rocco. Passeggiata nel centro storico fino al negozio di artigianato del legno “Creadele”, all’antico Borgo Taramelli e all’edificio di Sciesopoli, ex colonia fascista che ospitò orfani ebrei nel secondo dopoguerra.
Incontro con le esperte delle “Stelle di Selvino”. L’altipiano di Selvino nasconde un segreto, o meglio, migliaia di piccoli segreti. Sono i “quarzi del Selvino”, piccoli cristalli che affiorano dalla terra come fiori preziosi. Variano da pochi millimetri a diversi centimetri, sono simmetrici o irregolari, piccoli gioielli della terra. Uno strano fenomeno li ha formati nel corso di centinaia di migliaia di anni. Da dove provengono? Perché si sono formati? E’ stata esclusa l’ipotesi vulcanica, non essendoci stati vulcani. Le valli dove è inserito l’altopiano di Selvino sono invece conosciute per la presenza delle doline carsiche, depressioni a imbuto che, riempiendosi d’acqua, non danno mai luogo a laghetti, ma filtrano la pioggia arricchendo corsi d’acqua sotterranei. Queste doline potrebbero essere insenature di formazione dei cristalli, perché l’acqua ristagnando avrebbe contribuito alla crescita di alcuni quarzi. Ipotesi vera o falsa, resta il fatto che il terreno ne è pieno, sembra di camminare sul cielo, perché attorno brillano, al contatto con il sole, migliaia di queste misteriose “stelle del Selvino”.
Pranzo in ristorante incluso bevande
Ore 15.00: ritrovo al Santuario del Perello, gioiello medievale con tre chiese una dentro l’altra, affreschi ed ex voto segno della devozione popolare. Il Santuario della Madonna di Perello, anticamente denominato “Oratorio della Beata Vergine Maria ad Elisabetta nel Bosco del Perello”, si trova sulla strada che da Selvino porta alla Valle Serina, ed è uno dei più antichi della Bergamasca. Era il 2 luglio dell’anno 1413, un tempo festa della Visitazione di Maria: il contadino Ruggero Gianforte De Grigis di Rigosa si trovava sul monte Perello intento a falciare fieno. Ad un tratto vide davanti a sé una bellissima Signora. In un primo momento incerto della visione si dice che non fece nessun cenno di riverenza. Ben presto nella seconda apparizione il buon contadino si scoprì il capo e si pose in ginocchio davanti ad essa. Di fronte a questo gesto, la Madonna prese la parola chiedendo a Ruggero di riferire ai suoi compaesani che in quel luogo venisse costruita una chiesa in suo onore ed in venerazione del mistero della sua visita a Santa Elisabetta. Nella terza e quarta apparizione per confermare il suo desiderio e vincere l’incredulità dei vicini, la Signora promise e poi fece nascere da un ceppo di faggio rinsecchito un ramoscello d’olivo. Gli abitanti di Rigosa e Sambusita su invito del veggente si recarono sul posto, constatarono con i loro occhi il miracolo e si misero all’opera. Iniziarono cosi a costruire la prima delle tre chiese che oggi compongono il complesso del santuario. In questa prima chiesa venne rinchiuso il ceppo di faggio secco su cui era spuntato il ramo d’olivo.
guida turistica certificata: Laura Benzoni
Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti
Qualora non fossero indicati nell'articolo
i prezzi e le condizioni condizioni di viaggio
verranno comunicati in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:
Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct
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