STRADA DEI VINI IN VALTELLINA

STRADA DEI VINI IN VALTELLINA

STRADA DEI VINI IN VALTELLINA

Durata: 2 giorni / 1 notte

  •  1° giorno: VALTELLINA, TIRANO E VINI
  • 2° giorno: LIVIGNO E BIRRA

 Un breve viaggio di due giorni pensato per gli amanti del vino e delle cose genuine! Nella splendida Valtellina, in Lombardia, dove l’arte della vendemmia regala ad ogni annata dei vini eccellenti, che sanno deliziare anche il palato più esigente.

Si comincia con un’interessante visita guidata con degustazione in una Cantina dove conoscere i segreti della vinificazione e il riposo nelle botti in rovere prima che il vino sia commercializzato e proposto nei migliori ristoranti. Qui sarà possibile assaggiare 5 eccellenze del territorio: un IGT Alpi Retiche (Nebbiolo vinificato in bianco, Rosato o Nebbiolo/Cabernet Sauvignon), un Valtellina Superiore Docg tradizionale, un Valtellina Superiore Docg Riserva, e due differenti Sforzato di Valtellina Docg. Dopo una gustosa pausa pranzo a base di pietanze tipiche come “sciatt e pizzoccheri” si prosegue per una visita della Basilica della Madonna di Tirano, luogo dove la Madonna apparve nel 1504. Il tempo libero a disposizione può essere utilizzato per un ingresso alle Terme di Bormio e una rigenerante pausa di relax.

Il giorno successivo si arriva a Livigno con mezzi propri per una visita ad un birrificio e una passeggiata in città.  Il birrificio in alta quota produce la birra più alta d’ Europa dal 1816 ed è molto suggestivo soffermarsi ad ascoltare i segreti di questa lavorazione raccontati da un biersomelier dell’Accademia Doemens di Monaco, che illustra le varie fasi produttive fino all’imbottigliamento. Un pranzo tipico regionale e poi via per un giro in centro e tempo per lo shopping nei negozi di Livigno che propongono famosi brand a prezzi concorrenziali e simpatici souvenir ricordo della splendida località montana.

 Offerta a disponibilità limitata, passibile di variazioni in base a data di prenotazione e occupazione delle camere.
Contattaci per dettagli e preventivi personalizzati.

 

Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
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    VALTELLINA TREK

    VALTELLINA TREK

    VALTELLINA TREK

    • Durata: 6 giorni
    • Periodo: da giugno a settembre
    • Pernottamenti: case private, alberghi e rifugi
    • Trasporti: a piedi, treno, auto private proprie
    • Pasti: al sacco, autogestiti negli alloggi o ristorantini
    • Difficoltà: Gite per escursionisti esperti.

    Pizzo Meriggio

    Monte Legnone

    Pizzo Umbrail

      La Valtellina, il cuore delle Alpi. Una delle poche valli con direzione est – ovest. Sul suo territorio ci sono più di 1000 cime. Una grande attrazione per gli alpinisti e un parco infinito per chi ama camminare. Situata tra la catena delle Alpi Retiche a nord e quella delle Orobie a sud termina e est col Parco Nazionale dello Stelvio e ad ovest col lago di Como.
      Proponiamo alcune gite per escursionisti con esperienza che ci permettano di conoscerla il più ampiamente possibile. Ben accetta qualsiasi richiesta o proposta digita alternativa a quelle indicative che abbiamo segnalato. Il nostro appuntamento sarà sabato a Sondrio che diventerà la base principale per muoversi. Ci si può arrivare in treno o con auto proprie. Una volta prese le nostre sistemazioni effettueremo una visita del capoluogo di provincia più piccolo del nord-Italia. Qui a seguito proponiamo alcune gite che possono essere modificate, integrate o sostituite a secondo degli interessi del gruppo.

      1° giorno: il Pizzo Meriggio 2.349 m, situato nel cuore del Parco delle Orobie valtellinesi è l’itinerario classico degli scialpinisti che, in inverno, si allenano per le gare del settore, una gita bellissima anche quando non c’è più la neve. Questa vetta offre un magnifico panorama a 360°. Se le condizioni lo permetteranno possiamo attraversare il pezzo di cresta che lo collega al Pizzo Campaggio e poi scendere al lago della Casera e chiudere l’anello attraversando il colle della Portorella per raggiungere l’alpeggio di partenza Campelli. Tempo 5-6h Disl. Salita 1100 m

      2° giorno: Monte Legnone 2609 m. Raggiungiamo in auto Roccoli del Loria 1463 m, da qui si imbocca il sentiero che porta alla vetta che domina il lago di Como e la va Chiavenna: il Monte Legnone. Gita di 5-6h, disl.in salita 1150m

      3° giorno: Pizzo Scalino 3.328m saliremo dalla val Fontana passando per il rifugio Cederna Maffina. Per alcuni il rifugio potrebbe essere già una meta, per chi ha più condizione e lo desidera, saliremo il versante sud della montagna. Potrebbe esserci bisogno dei ramponi per salire gli ultimi metri di dislivello. Tempo 4-5-h se ci si ferma al rifugio per la vetta 8-9h disl.sal. 1400 m

      4° giorno: Proponiamo un tratto del mitico sentiero Roma. Partiremo dai bagni di Masino per salire al rif. Omio 2100M e da li attraversare al rif. Gianetti 2534. che si trova ai piedi del pizzo Badile. Un susseguirsi di vette ardite che sono entrate nella storia dell’alpinismo nostrano. Chiuderemo l’anello scendendo di nuovo ai Bagni di Masino

      5° giorno: Piz Umbrail 3.031m. Dalla IV cantoniera del passo Stelvio inizia il sentiero che porta a percorrere tutta la cresta del Piz Umbrail con un percorso molto panoramico che conduce alla punta di Rims. Visiteremo alcune fortificazioni e trincee della grande guerra e rientreremo alla partenza della nostra escursione per il sentiero di mezza costa. Tempo 4-5h disl.in sal. 800m se avremo voglia potremo gustarci un piacevole relax alle terme di Bormio.

      6° giorno: Pizzo Forato 2.967 m in valle di S. Giacomo, più precisamente valle del Drogo. Una mulattiera costruita a mosaico conduce ai laghi di Truzzo e al rifugio Carlo Emilio, da li con sentiero e poi con facile arrampicata passeremo sul lato svizzero per raggiungere il sorprendente finestrone 6 x 10 che ha dato il nome alla montagna. Tempo 8-9h disl. in salita 1900m

      Valtellina

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        SUBLIMI EMOZIONI, IL CAMMINO DALLE ALPI A MILANO

        SUBLIMI EMOZIONI, IL CAMMINO DALLE ALPI A MILANO

        SUBLIMI EMOZIONI, IL CAMMINO DALLE ALPI A MILANO

        Il nostro itinerario ripercorre il Sentiero di Leonardo, dal passo del San Bernardino nella Valle Mesolcina in Svizzera, fino a Milano, toccando la Valle Spluga, Madesimo, Chiavenna e Colico (è prevista la variante con partenza dal Maloja) per poi proseguire sul Sentiero del Viandante fino ad Abbadia Lariana e Lecco. Costeggiando le sponde dell’Adda l’itinerario ci porterà fino a Milano, tappa di arrivo a di partenza di questo splendido itinerario tra i più affascinanti cammini italiani, un percorso di Acqua e di Rocce che vi porterà dalle alte cime delle Alpi a Milano.
        Questa vacanza adatta a tutti offre la possibilità di godere del Lago di Como camminando lungo le sponde orientali, lontano dal caos del traffico turistico.
        Il percorso prevede vari livelli di difficoltà dai 300 mt di dislivello a massimo 650 mt di dislivello da compiere in 4 o 5 tappe a seconda delle esigenze dei camminatori, ma offrendo sempre spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Una vacanza che vuole dare risalito alle esperienze culinarie, al turismo lento e responsabile per promuovere il territorio e l’economia locale.
        Il nostro consiglio è di colorare questo percorso di verde, prendendovi il tempo per contemplare le meraviglie della natura, dell’arte, per meditare.

        L’itinerario percorre strade antiche, percorribili a piedi e per buona parte in bicicletta. Lungo il percorso sono numerosi i mezzi pubblici (treno, autobus di linea, battelli, barche elettriche) con i quali potranno essere fatte alcune tratte, per ragioni di tempo o anche esigenze fisiche.
        Lungo il percorso non mancheranno le esperienze alla scoperta dei sapori e delle tradizioni locali, pranzo e/o cene in locali tipici e autentici attentamente selezionati che vi faranno “gustare” ancora di più questo bellissimo itinerario!
        Possibilità di prolungare l’Esperienza con un soggiorno nell’alto Lago all’insegna dello sport e della Natura e nella splendida Valsassina per una vacanza rigenerante e sportiva.

        PRIMO TRATTO:
        dalle Alpi al Lago di Como


        Dalla Valle Spluga o dalla Val Bregaglia verso il Lago di Como, il nostro itinerario ripercorre le due grandi strade storiche transfrontaliere che da Coira in Svizzera, portavano verso il Lago di Como : la cosiddetta “strada inferiore” che attraversava il Passo dello Spluga e la “strada superiore” che toccava il Passo del Settimo. Questo primo tratto prevede due varianti: la prima con partenza dal Passo dello Spluga con escursione in giornata e la  seconda con partenza dal Passo del Maloja con un programma di due giorni e una notte.

        Variante a) dal Passo dello Spluga a Chiavenna (escursione in giornata)
        Questa prima tappa ripercorre un tratto dello storico Grand Tour: celebri personaggi fra fra cui Goethe, Turner, Nietsche, Einstein per fare qualche nome, attraversarono il maestoso e celebre passo dello Spluga, considerato “sublime” per la bellezza e la grandiosità dei suoi scenari naturali, caratterizzati, come testimoniano i viaggiatori dell’epoca, da gole, “da torrenti impetuosi, da “caurghe”, da ghiacciai perenni, da pareti rocciose solcate da strade impossibili e da quei “sovrumani silenzi” che annichilivano il pensiero al cospetto di una natura cosí “smisurata”. La bellezza selvaggia dello Spluga ispirò numerose vedute artistiche che gli resero il merito di essere annoverato fra i più bei passi alpini. Lo Spluga,era considerato il passaggio più rapido e diretto che collegava l’Europa all’Italia e alle sue bellezze naturalistiche, fra cui il lago di Como, le sue città d’arte e i luoghi di pellegrinaggio.

        Programma:
        Partenza da Montespluga o Madesimo e discesa verso Chiavenna, attraversando l’intera Val san Giacomo dove, in pochi chilometri, si passa dalla prateria alpina dei 2.100 m. del Passo Spluga alla vegetazione mediterranea di Chiavenna attraversando folti castagneti e piccolo borghi rurali il tutto dominato da alte montagne e vertiginose falesie con resti di paleofrane. Lungo il percorso sosta a Campodolcino e visita del “Muvis”, lo splendido ecomuseo della Vallespluga, dedicato alla cultura della valle e all’importante Via Spluga. Il Muvis offre ai visitatori la possibilità di fruire della sua biblioteca specialistica sulla montagna e dell’archivio che custodisce una ricca collezione di cartoline d’epoca e interessanti documenti di vario genere.
        Arrivo a Chiavenna – Cena a base dei piatti della tradizione e pernottamento.

        Variante b) Dal Septimer Pass (o Passo del Settimo) a Chiavenna – 2 giorni / 1 notte
        Negli “Annales Stadenses”, scritti intorno alla metà del XIII secolo, sono descritti gli itinerari che i pellegrini del nord Europa potevano seguire per raggiungere Roma o Gerusalemme. In una possibilità di percorso per il viaggio di ritorno, la guida suggerisce a coloro che provengono dalla Svevia e dalle regioni circostanti, di passare il lago di Como, e, attraversato il Septimer Pass , di raggiungere le proprie terre.Il Septimer o Settimo o Pass da Sett (2311 m.) fu utilizzato in epoca romana per collegare Chiavenna e il lago di Como, quindi Milano e la Pianura Padana, con Coira, capitale della Rezia. I viaggiatori montavano su slitte o speciali ceste con stanghe o portantine. Nell’Ottocento, quando le strade dei maggiori passi vennero rese carrozzabili, il Septimer rimase una mulattiera.

        Primo giorno: partenza da Maloja verso il Passo del Settimo: il percorso è faticoso ma regala impagabili emozioni suscitate da suggestivi panorami sulla Val Bregaglia e l’Engadina. Lungo il trekking passerete dal Passo del Lunghin, chiamato il “Passo dei Tre Mari” avendo una singolare caratteristica: qui infatti si dividono le acque del Reno che si getta nel Mare del Nord, dell’Adda e quindi del Po che si getta nel Mar Adriatico e nel Mediterraneo, e del Danubio che arriva al Mar Nero. Arrivo a Casaccia e pernottamento (in alternativa è possibile ritornare a Maloja o altra località dell’Engadina da cui si è partiti) o proseguire fino a Chiavenna.

        Secondo giorno: attraverso la Val Bregaglia, si partirà verso Chiavenna. Resterete affascinanti dalle alte cime del Pizzo Cengalo, del Pizzo Badile e della Sciora, dai castagni, dai borghi rimasti intatti nel tempo con chiese, torri, antichi mulini. Seguendo il percorso dell’Acqua, non può mancare la visita al Mulino Scartazzini, nel bellissimo borgo di Promontogno: costruito nella seconda metà del Seicento, è attualmente gestito dalla nona e dalla decima generazione dell‘omonima famiglia. Le Cascate dell’Acqua Fraggia, nell’antico borgo di Borgonuovo Piuro a pochi chilometri da Chiavenna vi lasceranno senza fiato. Le cascate, le cui acque provengono dal Passo del Lunghin. con il loro maestoso spettacolo, impressionarono pure Leonardo da Vinci che “trovandosi a passare per Valle di Ciavenna” ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo “Codice Atlantico”: “Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…”.
        Arrivo a Chiavenna, cena a base dei piatti della tradizione in un tipico “crotto”. I crotti sono cavità formatasi all’interno di una frana, dove circolano correnti d’aria a temperature costanti 6°/8°nei quali sono stati ricavati tipici ristoranti dove potrete assaporare la famosa “bresaola”, i tipici gnocchetti della Valchiavenna e i biscottini di Prosto.
        Pernottamento. (Durata percorso: 2 giorni/ 1 notte)

        QUARTO TRATTO:
        nel cuore del Parco Adda Nord da Lecco a Milano

        5 giorni / 4 notti
        Il sentiero che parte da Lecco per Milano si estende per 30 km. e, seguendo l’Alzaia del fiume Adda, arriva a Trezzo sull’Adda per poi proseguire lungo l’Alzaia della Martesana fino a Milano, passando per i comuni di Inzago e Cassano d’Adda, Gessate, Gorgonzola, Bussero, Cassina dei Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Vimodrone e Cologno Monzese. Il Naviglio della Martesana, anche noto come Naviglio Piccolo, fu progettato da Leonardo da Vinci e inaugurato da Ludovico il Moro nel 1496. Il naviglio è navigabile ed entra nella città da nord-est, attraversando Gorgonzola. Il percorso che si snoda lungo la Via dell’Adda è strettamente legato a Leonardo da Vinci e dove il Genio ha lasciato i suoi contributi progettuali. Da non perdere a Vaprio d’Adda il museo Leonardesco sull’alzaia della Martesana e la casa di Francesco Melzi, dove Leonardo soggiornò lungamente e dalle cui finestre a vista su un tratto turbolento di fiume Adda approfondì lo studio teorico sull’acqua e sui fluidi. Melzi fu erede universale deI Codici di Leonardo che per lungo tempo furono custoditi in questo edificio. Sempre a Vaprio d’Adda merita assolutamente una visita il Villaggio Crespi, Patrimonio dell’Unesco, città ideale del lavoro, villaggio operaio di fine ‘800 considerato il più completo e meglio conservato del Sud Europa. A Cornate d’Adda e Paderno d’Adda (LC) si vedono ancora le chiuse del canale navigabile di Paderno dalla Martesana al lago di Como, da Leonardo per primo studiate e concepite, e a Paderno c’è anche un museo leonardesco. A Imbersago c’è poi il traghetto sull’Adda, copia funzionante dell’originale progetto, raffigurato da Leonardo nel “Codice Windsor”. Alcuni scorci delle Alzaie del fiume appaiono nella “Vergine delle Rocce” e nella “Gioconda” (il Ponte Visconti di Lecco è ben riconoscibile nelle sue forme alle spalle della Gioconda. Il percorso termina alla Cassina dè Pomm all’angolo di via Melchiorre Gioia. Arrivo a Milano. Milano è molto legata al Genio di Leonardo: qui si ritrovano le sue tracce in tantissimi luoghi, come il Cenacolo vinciano, Piazza Scala (con la statua di Leonardo), il Museo della Scienza e della Tecnica, la Pinacoteca Ambrosiana, la Conca leonardesca dell’Incoronata in via San Marco, il Cavallo bronzeo a San Siro, Casa degli Atellani e il Castello Sforzesco.
        Possibilità di aggiungere uno o più pernottamenti post tour.
        Durata del percorso 5 giorni/4 notti (esclusi pernottamenti a Milano)

        SECONDO TRATTO
        da Chiavenna al Lago di Como

        3 giorni / 2 notti
        Primo giorno:
        visita di Chiavenna, cittadina romantica ricca di arte e di cultura. Da non perdere la visita della Collegiata di San Lorenzo, con il suo Battistero e il Museo del Tesoro che conserva paramenti e oggetti di arte sacra tra cui la “Pace” di Chiavenna, copertura di evangeliario considerata un capolavoro di orificeria medievale risalente all’XI secolo. Dopo una passeggiata alla Rocca dell’Inferno e del Paradiso, continuiamo il nostro percorso d’Acqua con una visita al Mulino di Bottonera. Costruito nel 1.867 era attivo ininterrottamente giorno e notte. Grazie a un sapiente recupero (circa nove mila ore di lavoro!) l’antico mulino è stato recuperato in modo perfetto e oggi è possibile visitare il Museo strutturato su tre piani ed organizzato secondo un complesso gioco di pulegge, nastri e macine. Pernottamento a Chiavenna.

        Secondo giorno: partenza a piedi da Chiavenna (S. Pietro di Samolaco) lungo la Via Francisca (asse storico Via Francigena Renana), un tratto della via storica che attraversa, a mezzacosta, i territori di Mese, Gordona e Samolaco. La meta del sentiero è il Tempietto di San Fedelino, da oltre mille anni testimone di storie e leggende. Costruito all’estremità settentrionale dell ́Alto Lario, sul Lago di Mezzola, all ́imbocco della Valchiavenna è considerato la fonte, non solo architettonica, ma anche simbolica, dello stile romanico comasco e valtellinese che si sviluppò a partire dal mille: una dellae testimonianze più preziose dell’arte romanica in Lombardia, il monumento più antico della zona. Il luogo così isolato ha costituito lungo i secoli la fortuna di San Fedelino, nel senso che non ha mai consentito un accorrere di popolo continuo, con conseguente trasformazione in un consueto santuario, nonostante la devozione al santo sia stata sempre ben viva; la chiesa non ha subito alcuna trasformazione, non è stata alterata nella sua struttura architettonica originaria, ragion per cui ai nostri occhi compare una testimonianza intatta della pietà popolare d ́inizio millennio. Dal piccolo molo di S. Fedelino, partiremo con barca elettrica per Colico, lungo la via dell’Acqua del Mera fino al lago di Comoe Colico. Arrivo e sistemazione in albergo.

        Terzo giorno: visita delle attrazioni di Colico.

        Visita dei Forti, Abbazia di Piona oppure relax sulle spiagge o sport. Numerose le attività sportive: wind surf, kite surf, canoa, gite in bicicletta lungo i sentieri che si diramano da Colico : il Sentiero Valtellina (da Colico e Bormio) , la ciclovia del Lario, le escursioni in mountain bike o e-bike sul Monte Legnone. Da non perdere la Riserva Naturale del Pian di Spagna, la più grande della Lombardia (1500 ettari), da considerarsi un vero e proprio paradiso per gli amanti della fauna e della flora così come per gli appassionati di fotografia.
        Durata percorso: 3 giorni/2 notti

        TERZO TRATTO:
        Trekking “Il Sentiero del Viandante” da Colico a Lecco


        2 giorni / 1 notte
        Le Vie Storiche sono parte della nostra storia, un bene culturale importante da conservare, elementi importanti del paesaggio e significative dal punto di vista ecologico e culturale. Il Sentiero del viandante è uno splendido tragitto immerso nella natura, che costeggia la sponda orientale del Lago di Como, dalla Madonna di Valpozzo di Piantedo (alle porte di Colico) fino ad Abbadia Lariana. È un percorso di 35 Km diviso in due giornate, con inizio a Colico e termine a Lecco, testimonia fin dal 1.500 il ruolo dei territorio lariano nei traffici commerciali e si sviluppa lungo tutta la sponda orientale del lago di Como. Il sentiero sale a mezza costa, fuori e dentro i centri abitati, Il cammino è agevole, placche e frecce di colore arancio con le scritte “sentiero del viandante” sono distribuite su tutto il percorso ed è impossibile perdere la strada. Il sentiero è alla portata di tutti, con due soli tratti leggermente più impegnativi a causa di un dislivello di circa 400 metri, un percorso che regala una vista meravigliosa sul lago sottostante e sulle catene di montagne che lo circondano.

        Primo giorno: Partenza da Colico, piacevoli soste per ammirare il paesaggio e per consumare in qualche angolo speciale la colazione al sacco saranno effettuate durante il cammino. Da non perdere la visita dell’antico borgo di Corenno Plinio, un piccolo e suggestivo borgomedievale. Corenno è un luogo incantato e rappresenta una vera chicca del lago di Como: camminando per le strette viuzze del centro e lungo le scalinate che dal castello portano al lago, è impossibile non restare affascinati da questo piccolo borgo che traspira storia in ogni angolo, un posto quasi sconosciuto ai più e forse anche per questo così unico. Luogo di tempi lontani che ritroviamo nel suo nome, grazie al console romano Caio Plinio il Vecchio, nato a Como ed investito di cariche pubbliche dall’imperatore Vespasiano, che amava questo piccolo borgo che si specchia nel lago di Lecco. Proseguimento del sentiero fino a Bellano, sentiero che arriva proprio in prossimità dell’ingresso dell’Orrido, dove si visitera’ questa gola formata dal fiume Pioverna. Scendendo dalla Valsassina con un salto di m. 70 l’acqua forma il famoso “Orrido di Bellano”. Si ammirerà questo spettacolo da passerelle costruite proprio tra una parete e l’altra della gola tra gli spruzzi e il fragore dell’acqua. Proseguimento per Varenna, una delle Perle del centro lago sulla sponda occidentale, sistemazione nelle camere riservate e tempo libero per, meritato, relax. (in alternativa pernottamento a Bellano e proseguimento il giorno successivo per Varenna). Pernottamento in hotel.

        Secondo giorno: Partenza dall’hotel a piedi da Varenna per la seconda parte del “Sentiero del Viandante” con soste panoramiche lungo il percorso. Arrivo ad Abbadia Larina e proseguimento per Lecco con treno (è in realizzazione la passerella pedonale tra Abbadia e Lecco). In alternativa è possibile percorrere la variante lungo i Piani Resinelli che consente l’arrivo a piedi a Lecco.

        Note: È possibile l’estensione del pacchetto con soggiorno nella città di Lecco o nella bellissima Valsassina per una vacanza all’insegna del relax e della rigenerazione psico fisica.
        Il gruppo delle Grigne e la Valsassina furono visitate da Leonardo durante numerose escursioni, riportate negli appunti dei suoi Codici. L’estensione in Valsassina, potrà essere prevista anche da Bellano o Varenna, quindi a metà del “Sentiero del Viandante” che poi potrà essere ripreso.
        Durata percorso: da 2 giorni/1 notte

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          LA VAL CODERA E IL TRACCIOLINO

          LA VAL CODERA E IL TRACCIOLINO

          LA VAL CODERA E IL TRACCIOLINO

          Luogo di partenza e di arrivo: Novate Mezzola
          Dislivello m. 950 – Durata circa 6,30 ore – Distanza 11 km – Quota di partenza m. 230
          Difficoltà A2 (A = Sentieri segnati saltuariamente stretti – 2 = Un discreto livello di allenamento richiesto)
          Trekking con guida

           

          Paesi senza strade
          ma ricchi di storia e natura

          La Val Codera famosa tra gli escursionisti per essere patrimonio culturale e paesaggistico ricchissimo con i suoi castagneti, il torrente con le cave, i musei, gli storici borghi e per una arditissima mulattiera scavata in parte nella roccia che permette di superare circa 500 metri di dislivello apparentemente impraticabili. Percorreremo quindi l’intero fondovalle sino al Rif. Brasca e vedremo le pareti di Punta Milano, la Sfinge che, sullo sfondo, ci dividono dal Valmasino.

          Intorno tanti nuclei storici ormai non più abitati ma che conservano una dignità e un fascino unico.

          Pernottamento in rifugio.

          Rientro il giorno successivo percorrendo il Tracciolino, arrivando così in Val dei Ratti e realizzando un bellissimo trek ad anello.

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            LE REGINE: LA VALCHIAVENNA E LA VALBREGAGLIA

            LE REGINE: LA VALCHIAVENNA E LA VALBREGAGLIA

            LE REGINE: LA VALCHIAVENNA E LA VALBREGAGLIA

            Itinerario
            Anello della Torre di Signame – Ca’ Pipeta

             Luogo di partenza e arrivo: S. Pietro di Samolaco – Dislivello: 400 m

            Durata escursione: giornata intera

            “La storia dei potenti e quella degli umili.
            Da S.Pietro di Samolaco un’escursione ad anello ci porta ad incontrare i segni di una storia di cui ormai resta solo una sbiadita eco. Una storia che mostra il duplice volto delle vicende convenzionalmente considerate di maggior rilievo (i fatti d’armi, la storia politico-militare e diplomatica) e di quelle relegate nella penombra di un angolo di poco rilievo (la storia della civiltà materiale, dei modi di vivere). Due significativi simboli di questa duplice storia sono la Torre di Segname (o del Signame) e la Casa della Pipeta (o Pipetta o anche Ca’ Pipeta)
            L’una rievoca lo sguardo vigile che sorvegliava i passaggi nella bassa Valle del Mera, l’altra resta come muto testimone dell’ingegno contadino che per innumerevoli generazioni ha cercato di strappare alla montagna angoli improbabili di sussistenza.
            L’una svetta con l’orgoglio di un dito puntato verso il cielo al culmine dell’imponente sperone roccioso fra S.Pietro e Gordona, l’altra rimane quasi acquattata nel fresco silenzio dei boschi di castagno, discreta e nascosta da clamori e vanità umane.”
            (Fonte: www.paesidivaltellina.it/segname)

            Itinerario
            Donadivo – Alpe Cima

            Luogo di partenza e arrivo: Localita’ Donadivo / Localita’ Donadivo (da Gordona con mezzo) Possibilità di partenza anche da località Orlo m. 1180Dislivello: località Donadivo m. 740 – Alpe Cima m. 1875

            Durata escursione: giornata intera

            “Ci sono luoghi come l’Alpe Scima o Cima che emanano un fascino particolare. Sedendosi a riposare dopo la lunga e faticosa salita, accanto al piccolo campanile che spicca bianco fra le poche case in pietra, si ha la sensazione di essere in un’altra dimensione e che il tempo si sia fermato.Svolgendosi lungo il filo della poderosa dorsale che racchiude il bacino della Val Bodengo, gli scorci panoramici s’aprono sulle vallate circostanti, a sinistra verso la Val Pilotera e la Val Piodella,a destra sulle Valli del Chiavennasco e verso le vette della Bregaglia, per poi spingersi fino alle vette glaciali del Bernina…”
            (fonte: malatidimontagna.blog spot.com)
            Nota : Partendo da DONADIVO si segue la seconda tratta della caratteristica storica ” Mulattiera del Benefattore ” .

            Itinerario
            Gordona – Donadivo – Bodengo

            Luogo di partenza e arrivo: GordonaDislivello: Gordona. M283 – Donadivo m. 740 – Bodengo m. 1.033

            Durata escursione: giornata intera.

            “Ogni mulattiera è un capolavoro di ingegno e gusto. La lunga mulattiera che da Gordona sale all ‘Alpe Cermine è fra le piu belle in Valchiavenna. Si tratta della cosiddetta “Mulattiera del Benefattore ” (la denominazione locale è “streda de scerman “,cioè strada di Cermine), uno splendido manufatto, realizzato a regola d’arte, che si sviluppa da Gordona a Cermine per circa 4 km e 1000 m di dislivello. Fu finanziata dal benefattore Giovan Battista Mazzina (“Pin Mazzina “) e realizzata, grazie al lavoro di molti Gordonesi, nel 1928,1929. Il Mazzina, nato nel 1884,dopo un’infanzia da pastore sugli alpeggi sopra Gordona, cercò e trovò fortuna nel settore alberghiero in Sud America, in particolare a Buenos Aires, dove lavorarono diversi Gordonesi.
            Molteplici le sue iniziative benefiche, a Gordona, Mese, Chiavenna.
            In particolare restaurò anche la cappella dedicata alla Madonna del Rosario lungo la mulattiera, oltre al Monumento dei Caduti, al Municipio ed all ‘Acquedotto di Gordona…”
            (fonte: www. paesidivaltellina.it/alpecima/)
            Il nostro itinerario prevede la salita della prima tratta della caratteristica storica Mulattiera del Benefattore fino alla località di Donadivo. Di qui si prosegue per la Val Bodengo fino al borgo di Bodengo con visita ai caratteristici crotti. Il percorso segue dall’alto la profonda selvaggia forra del torrente Boggia, meta dei canyonisti di tutt’Europa.
            Il ritorno è previsto per la stessa rotta.

            Itinerario
            La Via Bregaglia

            Luogo di partenza e arrivo: Chiavenna/ Dogana di Villa di ChiavennaDislivello: Chiavenna m 333 – Dogana di Villa di Chiavenna m. 690

            Durata escursione: giornata intera.

            La “Via Bregaglia ” , con la “Via Spluga ” e la “Via Francisca”, è uno dei tre Sentieri Storici” della Valchiavenna. Si sviluppa per una decina di km dalla cittadina di Chiavenna al valico di confine italo-svizzero di Villa di Chiavenna (Dogana). Il percorso è vario e si svolge ora su antiche tracce di mulattiera, ora su sentieri all’ombra dei boschi di castagno, toccando via via tipici luoghi della Bregaglia italiana. Dai crotti di Poiatengo in Chiavenna alla bellissima Chiesa dell’Assunta in Prosto,alle Cascate dell’Acqua Fraggia (Monumento naturale della Regione Lombardia) alle Rovine di Belfort a Borgonuovo di Piuro (muta testimonianza della storica frana di Piuro del 1628). Salendo verso il confine a S.Croce di Piuro le antiche chiese della Rotonda e di S.Martino in Aurogo e oltre verso Villa di Chiavenna i tipici crotti di Posmotta.
            Un viaggio nelle tradizioni e nella cultura della gente di Montagna della Bregaglia italiana fino al torrenti Lovero e Casnaggina che segnano un confine naturale con la “sorella” Bregaglia svizzera.

            Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

            Qualora non fossero indicati nell'articolo
            i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
            verranno comunicati
            in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

            Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
            Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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              Tre giorni tra la Valtellina e Bernina con il Trenino Rosso

              Tre giorni tra la Valtellina e Bernina con il Trenino Rosso

              Tre giorni tra la Valtellina e Bernina con il Trenino Rosso

              Trenino Rosso del Bernina. 
              Molti lo chiamano il trenino più bello del mondo.

              Questo forse anche per il fatto che i binari di questo favoloso Trenino Rosso  – in effetti si chiama Ferrovia Retica – portano il turista  sino a quasi toccare il cielo. 
              Questo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario inizia a Tirano.
              Salire sul Trenino del Bernina equivale ad entrare in un teatro ed il paesaggio che ci scorre davanti è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta con ritmo pigro.  Non è solo la natura a farsi ammirare ma è anche la ferrovia stessa a dare spettacolo; locomotive e vagoni giocattolo, stazioncine che sembrano fatte a traforo, curve strettissime Vi faranno allungare le mani per afferrare la coda del treno, viadotti e gallerie elicoidali con pendenze a tratti impressionanti. Indubbiamente anche il percorso contribuisce al fascino di questa linea: si leva dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo, sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresina e Saint Moritz.

              • 1° giorno

              Arrivo a Tirano con mezzi propri.
              Pernottamento in hotel vicino alla partenza del trenino rosso del Bernina.

              • 2° giorno

              Trenino Rosso del Bernina e St. Moritz

              Prima colazione in hotel, incontro con la guida e partenza con il Trenino Rosso del Bernina da Tirano a St.Moritz.
              Guida per la giornata intera sul Trenino Rosso e a St. Moritz. La guida vi spiegherà il percorso del Trenino Rosso, la tecnologia, la storia, il paesaggio e vi accompagnerà alla scoperta del centro di St.Moritz. Renderà il vostro viaggio indimenticabile. Inoltre i posti a sedere sono garantiti, anche nelle date di grande affluenza.
              Questo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario inizia a Tirano. Il treno lascia questa graziosa cittadina per iniziare un viaggio mozzafiato, su pendenze del 70 per mille (senza cremagliera) sino ad un’altitudine di 2.253 m s.l.m., cosa unica in Europa.
              Visiterete St.Moritz, che è una delle località turistiche più famose del mondo. Eleganza ed esclusività in un’atmosfera cosmopolita caratterizzano questa cittadina situata a 1.856 m s.l.m. al centro del magnifico paesaggio dei laghi engadinesi.
              Nel primo pomeriggio rientrerete a Tirano con il Trenino Rosso del Bernina, pernottamento in hotel.

              • 3° giorno

              Giornata libera – Noi vi consigliamo: Lo shopping a Livigno o le Terme di Bormio
              Prima colazione in hotel.
              Avete una giornata a disposizione per conoscere il territorio valtellinese.
              Potrete andare a Livigno, per una giornata di shopping extradoganale a 1.800 metri, oppure a Bormio per una giornata relax alle famose Terme di Bormio, ai Bagni Vecchi oppure ai Bagni Nuovi.
              Vi consigliamo di gustare i famosi pizzoccheri o di visitare le cantine della zona. Chiedeteci maggiori consigli.
              Pernottamento in hotel.

              • 4°giorno

              Prima colazione in hotel e… inizia il viaggio di rientro

              Vi consigliamo una sosta sul Lago di Como, a Bellagio oppure a Cadenabbia per visitare la Villa Carlotta.
              Se rientrerete passando per la Val Camonica, potrete fare un’escursione a Monteisola sul lago di Iseo.

              Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                Da Tirano a St. Moritz con il Trenino Rosso

                Da Tirano a St. Moritz con il Trenino Rosso

                Da Tirano a St. Moritz con il Trenino Rosso

                Trenino Rosso del Bernina.
                Molti lo chiamano il trenino più bello del mondo.

                Questo forse anche per il fatto che i binari di questo favoloso Trenino Rosso  – in effetti si chiama Ferrovia Retica – portano il turista  sino a quasi toccare il cielo. Questo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario inizia a Tirano.
                Salire sul Trenino del Bernina equivale ad entrare in un teatro ed il paesaggio che ci scorre davanti è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta con ritmo pigro.  Non è solo la natura a farsi ammirare ma è anche la ferrovia stessa a dare spettacolo; locomotive e vagoni giocattolo, stazioncine che sembrano fatte a traforo, curve strettissime Vi faranno allungare le mani per afferrare la coda del treno, viadotti e gallerie elicoidali con pendenze a tratti impressionanti. Indubbiamente anche il percorso contribuisce al fascino di questa linea: si leva dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo, sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresina e Saint Moritz.

                • Periodo proposto: da Marzo a Dicembre 80% 80%

                Una giornata nell’esclusiva mondanità ed eleganza di St. Moritz

                Arrivo  alla stazione della Ferrovia Retica di Tirano entro 20 minuti prima della partenza del treno prescelto.

                Tirano graziosa cittadina posta a 450 m. sul livello del mare, è situata al centro della Valtellina alla confluenza dell’Adda e del Poschiavino, al confine di Stato con la Svizzera. Il borgo di fondovalle è immerso nelle coltivazioni tipiche valtellinesi (vite e melo) ed è circondato dalle sue caratteristiche frazioni(Baruffini, Valogna, Gilera e Roncaiola) poste sulle pendici Retiche ed orobiche del sistema delle Alpi. Più sopra il paesaggio è caratterizzato dai folti boschi a tratti interrotti dai numerosi maggenghi. I centri storici del borgo, Tirano-vecchia e madonna, ricchi di testimonianze storiche ed artistiche così come le frazioni, hanno mantenuto strutture e caratteristiche tipicamente valtellinesi.  Crocevia di valli  e sistemi diversi, all’incrocio tra il Passo dello Stelvio, il Passo del Bernina, il Passo dell’Aprica ed il lago di Como, Tirano si è sempre distinta come luogo d’incontro e di scambio di prim’ordine; ne è testimone l’antica piazza della Basilica con le sue antiche e rinomate fiere che fin dal XVIº secolo costituiscono appuntamento importante per italiani e svizzeri.

                Orari Trenino Rosso in partenza da Tirano per St. Moritz in carrozze riservate ad uso esclusivo per voi:

                • Partenza ore 07.40 – arrivo ore 10.11
                • Partenza ore 09.00 – arrivo ore 11.11
                • Partenza ore 09.40 – arrivo ore 12.11
                • Partenza ore 11.00 – arrivo ore 13.11
                • Partenza ore 11.40 –  arrivo ore 14.11

                Incontro con il ns. guida. Disbrigo formalità doganali. Partenza per il Passo del Bernina/St.Moritz con Il Trenino Rosso Del Bernina

                PreparateVi a stupirVi!

                Dopo pochi chilometri troviamo subito una meraviglia, il viadotto di Brusio, una rampa elicoidale all’aperto, unica nel suo genere. Oltrepassata Poschiavo, capoluogo dell’omonima valle con le sue belle dimore patrizie, il viaggiatore raggiunge Alp Grum, eccezionale punto panoramico e naturalistico. L’aspra nudità del paesaggio, si inerpica fino ad un’altitudine di 2.253 mt. qui il Lago Bianco e Lago Nero si mostra in tutto il suo splendore.

                Maestoso e unico nello spettacolo, si erge l’imponente mondo dei ghiacciai del gruppo del Bernina coi suoi quattromila metri scintillanti di nevi eterne. In seguito attraverso un tripudio di colori si raggiunge il salotto delle feste delle Alpi Svizzere, St.Moritz!

                Benvenuti a St.Moritz

                Sankt Moritz m. 1.816 “Top of the world”. Situata in riva ad un pittoresco lago, St.Moritz è universalmente riconosciuta come tra i più eleganti ed attrezzati centri di soggiorno montano del mondo. In una magica atmosfera, al centro della splendida regione dei laghi, in Engadina, s’intrecciano sciccheria, eleganza ed esclusività. Il paesaggio di straordinaria bellezza costellato da 25 laghi alpini e ricco di boschi e ghiacciai, il clima secco e frizzante come lo champagne e l’intensa insolazione, sono la splendida cornice naturale a questa incantevole cittadina. Il Centro di Cure Termali, la consistente offerta culturale, le attrezzature sportive di ogni genere, il Parco Nazionale Svizzero e non da ultimo il carattere cosmopolita della località (il 70% degli ospiti proviene dall’estero), contribuiscono al successo di St. Moritz. Molto interessanti da visitare sono il Museo di Segantini che raccoglie le più importanti opere del celebre pittore ed il museo Engadinese che, allestito in una casa tradizionale ricompone alcuni ambienti ed arredati tipici dell’edilizia della valle

                Visita guidata nel centro della famosa cittadina svizzera. Dopo una breve passeggiata lungo le rive dell’omonimo lago, possibilità di consumare un pranzo libero oppure pranzo in ristorantetipco nell’esclusiva Sonne Platz.

                Nel pomeriggio proseguimento visita guidata ai laghi e al Passo Maloja e rientro transitando con Vs. pullman, nel caratteristico centro engadinese di Pontresina, dove il fascino esclusivo delle casette vi stupirà.

                Al Passo Bernina breve sosta panoramica sul ghiacciaio e arrivo a Tirano. Proseguimento per la città di provenienza con sosta al Santuario della Madonna di Tirano. Fine servizi.

                Servizi Inclusi

                • Guida a disposizione per l’intera giornata per visite come da programma
                • Passaggio con il Trenino Rosso Tirano – St.Moritz in carrozze riservate ad uso esclusivo

                Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                verranno comunicati
                in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                  Week-End del Gusto in Valtellina

                  Week-End del Gusto in Valtellina

                  Week-End del Gusto in Valtellina

                  La Valtellina è una lunga vallata al confine tra Lombardia (Italia) e Cantone dei Grigioni (Svizzera), si potrebbe dire che, geograficamente parlando, ci si trova nel “Cuore delle Alpi”.
                  E forse proprio nella sua morfologia sta il segreto di questa valle, protetta da alte montagne che raggiungono i 4.000 metri, ma ampia ed esposta al sole tanto da garantire un’agricoltura fertile. Un territorio che merita una visita per le sue bellezze ambientali, protette da Riserve Naturali e Parchi Nazionali, ma anche per le mille tentazioni che offre agli amanti dei sapori genuini.
                  Proprio per questo abbiamo pensato ai “Weekend del Gusto”, l’occasione giusta per assaggiare i prodotti della Valtellina, ma soprattutto per conoscerli meglio, scoprendone i segreti e sperimentandone le magiche alchimie. E chissà che alla fine di questo viaggio non vi sentiate anche voi un po’ “valtellinesi”.
                  Gli “Weekend del Gusto” nascono con lo scopo di far conoscere, nel modo più diretto e stimolante possibile, il patrimonio agricolo ed enogastronomico valtellinese.
                  Sarete accompagnati e coccolati in un viaggio suggestivo alla scoperta dei segreti dei prodotti valtellinesi. Segreti che custodirete con emozione nello scrigno delle vostre esperienze più belle.
                  Questo e molto altro ancora sono gli  “Weekend del gusto in Valtellina” un’occasione unica per conoscere e “sperimentare” i prodotti migliori del nostro territorio: formaggi, vini, uva, mele, miele, bresaola, salumi e piatti tipici.
                  Non ci resta che augurarvi “buon viaggio” nei sapori di Valtellina

                  1º giorno
                  Partenza di prima mattina con Vs. pullman alla volta della Valtellina. Arrivo a Mantello presso l’Azienda Agricola “la Fiorida”.
                  Incontro con un responsabile ed inizio del percorso guidato all’interno dell’Azienda.
                  La visita avviene nelle diverse parti della struttura: – sala mungitura – il caseificio con la lavorazione in diretta del latte e dei suoi derivati – la stagionatura – la stalla con le vacche, i vitelli, le capre, i maiali, i cavalli – lo Spaccio Vendita dei prodotti delle specialità realizzate direttamente in azienda.
                  Alle ore 13 circa pranzo tipico: la selezione dei salumi de “La Fiorita”:  pizzoccheri valtellinesi fatti a mano profumati alle erbe di sacco, lo stinchetto di maiale al forno con le verdure di stagione, dessert della tradizione, vino sfuso rosso/bianco,  acqua e caffè.
                  Nel tardo pomeriggio proseguimento con Vs. pullman per Tirano.
                  Incontro con la ns. guida. Visita alla Cantina Vinicola della Società Agricola Salis 1637, nel centro storico di Tirano. Degustazione di pregiati vini valtellinesi.
                  Assegnazione camere in hotel 3 stelle a Tirano o Teglio.
                  Presentazione del Week-End del Gusto . Cena  e pernottamento.

                  2º giorno
                  Prima colazione. Incontro con la ns. guida. Disbrigo formalità doganali e alle ore 08:50 o 09:40 proseguimento per il Passo del Bernina/St.Moritz con il Trenino Rosso del Bernina in carrozze riservate ad uso esclusivo.
                  Alle ore 11:12 o 12:08 arrivo a St.Moritz. Incontro con Vs. pullman. Breve tour guidato del lago e della famosa cittadina svizzera.
                  Alle ore 12:30 pranzo in raffinato ristorante con menù tipico engadinese: antipasto Steffani con bresaola, salsiz e formaggio, fusilli del buongustaio, scaloppine di cervo con cavoli rossi, castagne e spatzli,  torta engadinese alle noci,  vino e acqua minerale.
                  Alle ore 14.00 ca. trasferimento con il Vs. pullman a Sils Maria per l’escursione facoltativa con carrozze trainate da cavalli nell’incantevole Val Fex.
                  Incontro con il Vs. pullman.  Proseguimento per il Passo Bernina – Tirano. Sosta per la visita al Santuario della Madonna.
                   Rientro in serata. Cena tipica valtellinese e pernottamento.

                  3º giorno
                  Prima colazione. Viene proposto il seguente programma a seconda del prodotto tipico prescelto:

                  Il Grano Saraceno
                  Un viaggio nel gusto che parte dagli ingredienti base ed arriva alla preparazione dei piatti tipici della cucina valtellinese.
                  Visita ai campi del presidio Slow Food e al percorso didattico curato dal Comitato Produttori del Grano Saraceno. Visita ad un antico mulino. Pranzo tipico dell’Accademia del Pizzochero di Teglio.

                  L’uva e Vino
                  Un’occasione unica per toccare con mano la viticoltura “eroica” della Valtellina e conoscere i suoi preziosi vini.
                  Visita in una cantina vinicola. Corso sul vino valtellinese a cura di un esperto intenditore. Uve, coltivazioni, maturazione, vendemmia, vinificazione, invecchiamento abbinamenti e degustazione finale.

                  La Bresaola
                  La conservazione della carne, da esigenza per sopravvivere a impareggiabile cesello di sapori, come dimostrano Bresola e Violino di Capra.
                  Visita ad un’azienda agricola.  Allevamento di bovini, tecniche di macellazione tradizionali, preparazione “casalinga” dei prodotti, cantina per la stagionatura. Piccola degustazione finale.

                  Il Formaggio
                  Visita tra le malghe, antiche casere” per scoprire, guidati da esperti, i segreti dei formaggi d’alpe valtellinesi: Bitto, Casera e Scimidin.
                  Dimostrazione della preparazione di burro e formaggio e presentazione di formaggi di Valtellina con piccola degustazione finale.

                  Le Mele e il Miele
                  Un week-end “goloso” alla scoperta dei dolci tipici valtellinesi a base di mele, miele, castagne e noci.
                  Visita ad un frutteto di mele con esperti agronomi e in una cooperativa per la lavorazione e la conservazione delle mele. Visita ad un’azienda produttrice di confetture  di frutta a basso contenuto di zuccheri e di miele.

                  Nel tardo pomeriggio termine della visita a tema. Consegna di un piccolo omaggio enogastronomico. Fine dei servizi.

                  Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                  Qualora non fossero indicati nell'articolo
                  i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                  verranno comunicati
                  in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                  Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                  Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                    Il Lago d’Iseo, la Valcamonica e la Valtellina

                    Il Lago d’Iseo, la Valcamonica e la Valtellina

                    Il Lago d’Iseo, la Valcamonica e la Valtellina

                    Posto ad un’altitudine media di 185 m, lungo 25 km. , largo 4,5 km e profondo 256 m, il Lago d’Iseo occupa il fondo di erosione ed escavazione glaciale della Valcamonica, formato dal fiume Oglio, immissario ed emissario, bagna le terre di Bergamo e Brescia.
                    Chiamato anche Sebino (“Sebinus lacus” dei Romani), è il settimo d’Italia per estensione.
                    Il clima è mite e piacevole durante tutto l’anno. Belle da vedere e da scoprire le cittadine rivierasche, ricche di memorie di un passato illustre e di radicate tradizioni.
                    Il Lago d’Iseo ospita oltre alle isolette di Loreto e S.Paolo, la più grande isola lacustre d’Europa:

                    1º giorno

                    Arrivo nella tarda mattinata con Vs. pullman sul Lago di Iseo.
                    Alle ore 11.30 ca. passaggio in battello da Sulzano-Monteisola. Pranzo libero.
                    Visita libera a Montisola.
                    Montisola. si erge sino a 600 m. di altitudine ed ha un perimetro di circa 10 km percorribili a piedi: la circolazione automobilistica è limitata ai soli mezzi pubblici. Un servizio di battelli e di traghetti la collegano con la terraferma. Pittoreschi borghi di pescatori con viuzze selciate e sobrie architetture tra oliveti, vigneti e boschi di castagni ed originali nuclei rustici dove portali , loggiati, cortili e sottopassi disegnano scorci di rara bellezza. Su un alto sperone si erge la rocca Oldofredi-Martinengo (XIV-XVI sec.). A Siviano spicca la torre medievale del Mertinengo; vicino al porticciolo la suggestiva villa Ferrata del ‘500. Sulla vetta a 600 m. di altitudine il santuario della Madonna della Ceriola.
                    Rientro in battello a Sulzano. Incontro con Vs pullman e partenza per la Valcamonica
                    Capo di Ponte – Incontro con la nostra guida per la visita al Parco Mondiale delle Incisioni Rupestri – Patrimonio Mondiale dell’ Unesco (Biglietto d’ingresso da pagare direttamente in loco)
                    La Storia nella Roccia. Oltre 300.000 incisioni rupestri, attualmente note su centinaia di rocce fanno della valle Camonica uno straordinario teatro di arte rupestre, tale da farle guadagnare nel 1979 l’inserimento nella Lista del patrimonio Culturale Mondiale dell’UNESCO. Santuario per eccellenza è la collina di Naquane situata a Capo di Ponte. Più di 100 rocce, alcune delle quali maestose, emergono dal dorso collinare, in un ambiente di splendida natura prealpina. Ombrosi sentieri, serpeggianti fra betulle, frassini, abeti, castagni e larici, accompagnano nella sorprendente scoperta degli antichi segni, immersi nei sereni silenzi di un luogo integralmente protetto. Qui, nel 1955 lo Stato Italiano ha costituito il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte: 30 ettari di museo all’aperto. Le rocce del parco, formatesi circa 180-225 milioni di anni fa per grandi accumuli di sabbie, furono levigate dalle glaciazioni succedutesi negli ultimi due milioni di anni. Su queste rocce, trovate lisce ed adatte, l’uomo preistorico ha eseguito figurazioni rituali incidendole con strumenti di pietra e di metallo per secoli e millenni. Più di mille figure costellano il gioiello di Naquane, la Roccia Grande, maestoso altare di fede antica, imponente archivio di notizie per l’uomo contemporaneo. Le incisioni rupestri presenti sulle rocce della Valcamonica coprono un arco di tempo molto lungo, dall’Epipaleolitico (circa 10.000 anni a.C.) fino all’arrivo delle Legioni Romane alla fine del I sec. a.C.
                    Nel tardo pomeriggio proseguimento per la Valtellina. Sistemazione, a vostra scelta e a seconda della nostre disponibilità, nel centro turistico di Tirano o zone limitrofe.
                    Tirano graziosa cittadina posta a 450 m. sul livello del mare, è situata al centro della Valtellina alla confluenza dell’Adda e del Poschiavino, al confine di Stato con la Svizzera. Il borgo di fondovalle è immerso nelle coltivazioni tipiche valtellinesi (vite e melo) ed è circondato dalle sue caratteristiche frazioni(Baruffini, Valogna, Gilera e Roncaiola) poste sulle pendici Retiche ed orobiche del sistema delle Alpi. Più sopra il paesaggio è caratterizzato dai folti boschi a tratti interrotti dai numerosi maggenghi. I centri storici del borgo, Tirano-vecchia e madonna, ricchi di testimonianze storiche ed artistiche così come le frazioni, hanno mantenuto strutture e caratteristiche tipicamente valtellinesi.
                    Crocevia di valli  e sistemi diversi, all’incrocio tra il Passo dello Stelvio, il Passo del Bernina, il Passo dell’Aprica ed il lago di Como, Tirano si è sempre distinta come luogo d’incontro e di scambio di prim’ordine; ne è testimone l’antica piazza della Basilica con le sue antiche e rinomate fiere che fin dal XVIº secolo costituiscono appuntamento importante per italiani e svizzeri.
                    Assegnazione camere in hotel 3 stelle. Cena. Pernottamento.

                    2º giorno

                    Dopo la prima colazione, incontro con la nostra guida 20 min. prima della partenza del Trenino prescelto. Disbrigo formalità doganali. Alle ore 09.00 o 09:40 partenza per il Passo del Bernina/St.Moritz con il Trenino Rosso del Bernina – Patrimonio Mondiale dell’ Unesco in carrozze riservate ad uso esclusivo.
                    Trenino Rosso del Bernina. Molti lo chiamano il trenino più bello del mondo. Questo forse anche per il fatto che i binari di questo favoloso Trenino Rosso  – in effetti si chiama Ferrovia Retica – portano il turista  sino a quasi toccare il cielo. Questo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario inizia a Tirano. Salire sul Trenino del Bernina equivale ad entrare in un teatro ed il paesaggio che ci scorre davanti è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta con ritmo pigro.  Non è solo la natura a farsi ammirare ma è anche la ferrovia stessa a dare spettacolo; locomotive e vagoni giocattolo, stazioncine che sembrano fatte a traforo, curve strettissime Vi faranno allungare le mani per afferrare la coda del treno, viadotti e gallerie elicoidali con pendenze a tratti impressionanti. Indubbiamente anche il percorso contribuisce al fascino di questa linea: si leva dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo, sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresina e Saint Moritz.
                    Alle ore 11:11 o 12:13 arrivo a St.Moritz. Incontro con Vs. pullman. Tour guidato del lago e della famosa cittadina svizzera.
                    Saint Moritz m. 1.816 “Top of the world”. Situata in riva ad un pittoresco lago, St.Moritz è universalmente riconosciuta come tra i più eleganti ed attrezzati centri di soggiorno montano del mondo. In una magica atmosfera, al centro della splendida regione dei laghi, in Engadina, s’intrecciano sciccheria, eleganza ed esclusività. Il paesaggio di straordinaria bellezza costellato da 25 laghi alpini e ricco di boschi e ghiacciai, il clima secco e frizzante come lo champagne e l’intensa insolazione, sono la splendida cornice naturale a questa incantevole cittadina. Il Centro di Cure Termali, la consistente offerta culturale, le attrezzature sportive di ogni genere, il Parco Nazionale Svizzero e non da ultimo il carattere cosmopolita della località (il 70% degli ospiti proviene dall’estero), contribuiscono al successo di St. Moritz. Molto interessanti da visitare sono il Museo di Segantini che raccoglie le più importanti opere del celebre pittore ed il museo Engadinese che, allestito in una casa tradizionale ricompone alcuni ambienti ed arredati tipici dell’edilizia della valle
                    Alle ore 12.30 ca. pranzo in noto e raffinato ristorante nella centralissima Sonne Platz.
                    Nel pomeriggio proseguimento visita guidata nella famosa cittadina svizzera e nei pittoreschi paesaggi limitrofi.
                    Rientro con Vs. pullman dal Passo Bernina. Sosta a Tirano per visita al Santuario della Madonna.
                    Il Santuario della Madonna di Tirano. A Tirano, alla confluenza della Val Poschiavo con quella dell’Adda, sorge maestosa la Basilica della Beata Vergine. Si tratta senza dubbio del monumento più insigne della provincia dal punto di vista artistico, storico ed artistico. Simbolo della profonda religiosità cattolica dei Valtellinesi, meta ancor oggi di pellegrinaggi, è stata edificata a partire dal 1505, nel luogo in cui nel 1504 la Madonna apparve al Beato Mario Omodei, ma fu ultimato solo due secoli dopo. Nel 1927 Papa Pio XI decretò l’elevazione del Santuario a Basilica Romana.
                    Cena tipica valtellinese. Pernottamento.
                    Gastronomia Valtellinese. L’antica povertà e l’isolamento geografico della nostra Valle, hanno condizionato anche la cucina locale che è sempre stata una cucina umile ed essenziale, basata su un ridotto numero di ingredienti stagionali. Latte, mais, grano saraceno, segale, orzo, miglio, patate, castagne, verdure offerte dalla natura (insalata, spinaci ed asparagi selvatici), cacciagione, poco pesce e poca frutta erano le materie prime messe a disposizione da un’economia di sopravvivenza.
                    I piatti più tradizionali che si sono imposti con i loro sapori genuini e caratteristici all’attenzione dei buongustai e che sono ancora tuttora presenti sulle tavole valtellinesi, sono i seguenti: la polenta taragna, preparata con un miscuglio di farina gialla e nera, in proporzioni variabili, a cui vengono aggiunti nell’ultima fase della cottura burro e formaggio grasso; i pizzoccheri, tagliatelle di farina nera condite con burro fritto (aromatizzato con aglio) e formaggio grasso, con l’aggiunta di verdure varie (patate, costole di bietola); gli sciàtt, bignè di farina nera con all’interno un pezzetto di formaggio.
                    Nella vasta gamma dei salumi merita particolare menzione la bresaola, carne di manzo salata ed essiccata, che viene esclusivamente prodotta nella nostra valle.  Il panorama delle specialità gastronomiche valtellinesi è completato dai funghi porcini, dalle mele, dalle castagne e dal miele con i quali vengono preparati dolci tipici (bisciöla e cupèta).

                    3º giorno

                    Dopo la prima colazione partenza con Vs. pullman per il Passo Bernina-Passo della Forcola oppure per Bormio Passo del Foscagno con arrivo a Livigno. Mattinata libera per acquisti in zona extradoganale.
                    Livigno m. 1.816.  La vasta conca di Livigno si estende dalla Forcola al ponte del Gallo per un totale di 22 km. Le sue case disposte lungo l’asse stradale che si snoda per una decina di chilometri tra il verde dei prati nel periodo estivo ed il candore delle nevi in quello invernale, fanno di Livigno una località unica, suggestiva e caratteristica che si estende  tra i Parchi Nazionali dello Stelvio e dell’Engadina, i più grandi d’Europa, in un contesto unico al mondo. Tutt’altra era l’immagine del paese prima che godesse dell’extradoganalità. La valle, infatti, chiusa nel suo mondo agricolo, rimase praticamente isolata fino al 1952 quando l’accesso era pericoloso, soprattutto nel periodo del disgelo.
                    Livigno d’estate è la vacanza per tutti e per tutte le età: per i genitori e per i figli, per i nonni e per i nipotini, per chi ama una vita dinamica e sportiva e per chi invece desidera rigenerarsi all’aria frizzante di montagna immergendosi nel contempo nello shopping degli oltre 200 negozi tax-free della zona extradoganale.
                    Alle ore 12.30 ca. pranzo in un noto ristorante con specialità locali.
                    Nel pomeriggio rientro dalla Galleria della Drossa per Merano – Bolzano oppure dalla Valtellina – Lecco – Milano – Autostrada. Fine dei servizi.

                    Servizi Inclusi

                    • Passaggio in battello Sulzano – Montisola – Sulzano
                    • Visita guidata al Parco delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte (biglietto d’ingresso pagamento diretto)
                    • Sistemazione in camera doppia in hotel 3 stelle a Aprica o Tirano o Grosio, secondo disponibilità locali.
                    • 1° giorno: cena – pernottamento – 2° giorno: colazione – cena tipica – pernottamento – 3° giorno: colazione – BEVANDE ESCLUSE
                    • Guida a disposizione per l’intera giornata per visita a St. Moritz, al Santuario della Madonna
                    • Passaggio con il Trenino Rosso Tirano – St.Moritz in carrozze riservate ad uso esclusivo
                    • Pranzo a St.Moritz in noto ristorante con bevande incluse
                    • Pranzo a Livigno in ristorante con bevande incluse

                    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                    Qualora non fossero indicati nell'articolo
                    i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                    verranno comunicati
                    in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                    Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                    Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                    CONTATTA L'AGENZIA LEGNONE TOURS


                      OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                      FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                      Percorso religioso della Valtellina

                      Percorso religioso della Valtellina

                      Percorso religioso della Valtellina

                      Una valorizzazione territoriale che passa fra cinque Provincie Brescia, Bergamo, Sondrio, Como e Lecco, tra due Nazioni Italia e Svizzera, tra due Siti Patrimonio Mondiale Unesco Il Parco delle Incisioni Rupestri della Valle Camonica e il percorso del Trenino Rosso del Bernina tra due Parchi Nazionali, quello dello Stelvio e il Parco Nazionale Svizzero, creando un’interazione tra siti religiosi e una presentazione dei beni culturali, naturalistici, enogastronomici dei territori presi in considerazione.

                      I percorsi che intendiamo proporre, con esclusivi pacchetti, vogliono dare una nuova valenza al concetto di bene religioso e culturale, creando offerte mirate che valorizzano l’intero contesto territoriale delle nostre Valli, con la finalità di cogliere tutti gli aspetti tipici ed esclusivi che, ad oggi, sono ancora poco conosciuti e poco proposti al mercato religioso nazionale ed internazionale.

                      Le nostre offerte saranno articolate sul tema degli edifici dedicati alla Madonna, in particolare, ripercorrono la storia e i conflitti religiosi che hanno coinvolto i territori legati al dominio Grigione svizzero

                      • Periodo proposto: TUTTO L’ANNO (ad esclusione del Santo Natale e Pasqua) 90% 90%

                      Programma religioso proposto

                       1º giorno
                      Verso la Valcamonica: il bello e il sublime dell’arte sacra

                      Arrivo nella tarda mattina con Vs. pullman al Passo Aprica percorrendo il Lago d’Iseo e la Valcamonica. Visita al Santuario di Maria Ausiliatrice e alla Chiesa di San Pietro.
                      Pranzo. Brevi momenti di relax. Proseguimento per Tirano.
                      Visita guidata con degustazione presso la Tenuta La Gatta, prestigiosa sede storica della casa vinicola Triacca situata negli spazi di un ex convento domenicano del 1500. Dopo la passeggiata tra i vigneti terrazzati e la visita alle cantine della tenuta la Gatta, seguirà una degustazione guidata dei vini valtellinesi della cantina.
                      Proseguimento della visita al Museo Etnografico Tiranese.
                      Presentazione e visita al Santuario della Madonna
                      Sistemazione in hotel riservato. Cena e pernottamento.

                      2º giorno
                      Il cuore della Valtellina e devozione lungo la Via Priula

                      Dopo la prima colazione, funzione religiosa presso il Santuario della Madonna di Tirano. Proseguimento per Grosotto. Visita al Santuario della Beata Vergine delle Grazie e a Grosio della Chiesa di s. Giorgio.
                      Pranzo in tipico ristorante con spuntino del contadino.
                      Nel pomeriggio partenza per Tresivio visita al Santuario della Santa Casa di Loreto.
                      Al termine proseguimento per Sondrio visita al Santuario della Sassella.
                      In serata rientro in Hotel. Cena tipica valtellinese. Pernottamento.

                      3º giorno
                      I Grigioni e la val Bregaglia

                      Dopo la prima colazione incontro con la ns. guida. Disbrigo formalità doganali. Partenza per il Passo del Bernina/St.Moritz con il Trenino Rosso del Bernina, Patrimonio Mondiale Unesco.
                      Arrivo a St.Moritz. Incontro con Vs. pullman. Visita alla Chiesa di st. Mauritius o di S. Karl o Visita al Museo Segantini.
                      Pranzo in raffinato ristorante nella centralissima Sonne Platz.
                      Nel pomeriggio proseguimento per il  Passo Maloja , attraverso la Val Bregaglia, e arrivo a Chiavenna.
                      Visita al Santuario Apparizione di Maria Vergine di Gallivaggio nel centro storico.
                      Sistemazione in Hotel riservato.  Cena in un tipico crotto della Valchiavenna. Pernottamento.

                      4º giorno
                      Arte e fede sacra lungo la Via Regina e la Via Francisca

                      Dopo la prima colazione partenza con Vs pullman lungo la Via Regina per il Lago di Como con sosta a Domaso. Visita al Santuario della Madonna di Livio.
                      Proseguimento con sosta a Gravedona presso il Santuario Santa Maria del Tiglio.
                      Pranzo lungo le rive del Lago a Tremezzo.
                      Possibilità di visitare Villa Carlotta.
                      Nel pomeriggio partenza, sempre lungo la Via Regina, con sosta a Ossuccio presso il Santuario della Beata Vergine del Soccorso.
                      Arrivo a Como, sede della Diocesi, possibilità di visita alla Cattedrale Assunzione della Beata Vergine Maria. Fine dei servizi.

                      I luoghi di culto
                      inseriti nelle nostre proposte

                      • Santuario di Maria Ausiliatrice di Aprica
                        Iniziato nel 1995, è stato consacrato dal vescovo diocesano mons. Alessandro Maggiolini il 30 maggio 1999. Il Tempio sorge accanto all’antica chiesa parrocchiale di San Pietro, modernissimo e funzionale, consta di un pronao che funge anche da battistero e di un’ampia aula.
                      • ll Santuario della Beata Vergine Madonna di Tirano.
                        Sorge al centro di uno storico crocevia, in fianco alla S.S. 38, sul Iuogo dove la Vergine apparve, il 29 settembre 1504. ll Santuario, a tre navate a croce latina, è il più bell’esempio di Rinascimento in Valtellina.
                      • Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto e la Chiesa di San Giorgio a Grosio
                        Ben visibile dalla strada che attraversa il paese, è il primo santuario mariano in terra valtellinese. L’edificio fu eretto in ringraziamento alla Madonna per lo scampato pericolo del borgo minacciato dai Grigioni nel 1487. La Chiesa di San Giorgio di Grosio risale forse al Xlll sec. ed è menzionato in un documento del 1252.
                      • ll Santuario della Santa Casa di Loreto a Tresivio
                        Sorge a Treviso paese di antichissime origini, forse etrusche, punto di riferimento per tutta la Valle. La struttura architettonica è inusuale, costituita da un ampia voltata a botte. Il singolare tempio mariano è imponente e si presenta come un grande scrigno, ben visibile anche da lontano, a custodia e protezione di un altro edificio interno: La Santa Casa di Nazareth , in cui è conservata la Madonna Nera.
                      • Il Santuario della Sassella a Sondrio
                        Il santuario sorge su un dosso roccioso presso Sondrio, vicino alla strada statale. Secondo la tradizione, fu fondato in età medievale (nel 932) L’edificio attuale è però databile intorno al XV secolo.
                      • Santuario Apparizione di Maria Vergine di Gallivaggio o Madre della Misericordia di San Giacomo Filippo
                        Si trova lungo la strada statale per lo Spluga, è stata costruita nel luogo dove, come vuole la tradizione, apparve miracolosamente la Madonna a due ragazze nell’ottobre del 1492.
                      • Abazzia di Piona
                        La storia di Piona mette radici nel 610 d.C., quando sulla penisola venne fondato un oratorio dedicato a Santa Giustina. Fu consacrata nel 1138 accanto ai resti di un altro edificio romanico.

                      Il cuore della Valtellina
                      Un percorso nei paesi e monumenti protagonisti della storia della Valtellina, con una stratificazione secolare di forme artistiche, culturali, di costume e di tradizioni che vanno dal Romantico al Barocco.

                      La Via Francisca
                      È un tratto dell’antica via Regina che parte da Sorico e giunge in Valchiavenna oltrepassando lo spartiacque tra la provincia di Como e quella di Sondrio. La sua origine è legata a quella della strada romana chiamata antica via Regina essendo una prosecuzione naturale della direttrice principale di essa.

                      La Via Priula
                      È un percorso escursionistico di elevato valore storico. Esso segue da vicino il tracciato dell’antica strada commerciale realizzata nel 1593 per collegare la Pianura Padana con la Valtellina.

                      Val Bregaglia, una valle, due Nazioni
                      La Bregaglia è una valle di confine situata a cavallo della frontiera tra Svizzera e Italia. In passato, e ancora oggi, la Val Bregaglia si presenta come luogo di passaggio che ha consentito una reciproca contaminazione culturale, politica e religiosa tra la comunità italiana e svizzera.

                      Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                      i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
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                      in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                      Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                      Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                        Tre giorni tra la Valtellina e Bernina con il Trenino Rosso

                        Trenino Rosso del Bernina

                        Trenino Rosso del Bernina

                        Per i valtellinesi, parlare del “trenino rosso” è come parlare di un caro amico.

                        Questo perché il Bernina Express, non solo parte dal centro della Valtellina (Tirano), ma anche perchè, come la gente di montagna, è instancabile nel suo lento peregrinare tra dolci valli e alti passi alpini fino a raggiungere la sua meta nel cuore dell’alta Engadina.
                        Anche il turista rimane affascinato da questo treno che per molti è il più bello del mondo.
                        Salire sul Trenino Rosso del Bernina equivale ad entrare in un teatro ed il paesaggio che ci scorre davanti è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta in continuazione.
                        Non è solo la natura a farsi ammirare ma è anche la ferrovia stessa a dare spettacolo con i suoi viadotti e gallerie elicoidali che raggiungono pendenze a tratti impressionanti. Sicuramente anche il percorso contribuisce al fascino di questa linea: si va dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina fino a Pontresina e Saint Moritz.

                        Il Trenino Rosso del Bernina, è composto da carrozze moderne, confortevoli e compie un percorso di circa 60 km, Patrimonio mondiale Unesco dal 2008, la ferrovia Retica, ha compiuto 125 anni di attività nel 2015. La Ferrovia Retica è una delle più famose linee ferroviarie a scartamento ridotto europee. Non è soltanto “un mezzo di trasporto” che comodamente porta i viaggiatori da un punto ad un altro, ma, soprattutto, è diventato negli anni un modo di vivere la natura comodamente seduti nella confortevoli carrozze e vedere, come in un film, scorrere i panorami della vallate alpine, le cascate e i torrenti che con il loro rumoreggiare fanno a gara con il cinguettio di innumerevoli tipi di uccelli, dalle simpatiche cinciallegre alle maestose aquile.

                        Ritrovo dei partecipanti nel luogo convenuto e partenza per Tirano. Viaggio in Bus GT con soste facoltative lungo il percorso. Breve visita libera di Tirano, e pranzo libero. Alle ore 13:00 partenza dalla stazione di Tirano con il famoso Trenino Rosso del Bernina, dove si inizia il viaggio in direzione di St Moritz.

                        Pochi chilometri dopo aver lasciato la stazione di Tirano il treno incontra già un capolavoro di ingegneria: il viadotto elicoidale di Brusio. Oltrepassata Poschiavo, capoluogo dell’omonima valle, il TRENINO ROSSO raggiunge Alp Grüm (2.091 m) eccezionale punto panoramico. Si giunge poi ai 2.253 metri della stazione di Ospizio Bernina, sull’omonimo passo, che divide la Val Poschiavo dall’Engadina. Successivamente si apre la veduta sull’imponente Ghiacciaio del Morteratsch e sul gruppo montuoso del Bernina con i suoi 4.000 metri.

                        Il viaggio in trenino durerà indicativamente 2 ore e venti minuti. Al loro arrivo a St Moritz, i clienti avranno tempo a disposizione per la visita libera della famosa cittadina Svizzera situata nell’Alta Engadina. Alle ore 16:30 inizio del viaggio di ritorno in Bus GT. Arrivo in serata nello stesso luogo di partenza.

                        Informazioni sul viaggio

                        Pochi chilometri dopo aver lasciato la stazione di Tirano, il treno incontra già un capolavoro di ingegneria: il viadotto elicoidale di Brusio. Oltrepassata Poschiavo, capoluogo dell’omonima valle, il trenino rosso raggiunge Alp Grüm (2.091 m), eccezionale punto panoramico. Si giunge poi ai 2.253 metri della stazione di Ospizio Bernina, sull’omonimo passo, che divide la Val Poschiavo dall’Engadina. Successivamente, si apre la veduta sull’imponente Ghiacciaio del Morteratsch e sul gruppo montuoso del Bernina, con i suoi 4.000 metri. – Giunti a St. Moritz, tempo libero a disposizione per la visita alla famosa cittadina Elvetica; il viaggio riprende poi in Bus GT, per il rientro alle località di partenza.

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                          L’ENGADINA E L’ALTA VALTELLINA

                          L’ENGADINA E L’ALTA VALTELLINA

                          L’ENGADINA E L’ALTA VALTELLINA

                          Colico – Chiavenna – Saint Moritz – Passo del Bernina – Livigno – Bormio – (160 km)

                          Itinerario di alta montagna, di eccezionale interesse paesistico in uno scenario di verdi vallate, placidi laghi alpini, grandiosi gruppi montuosi di rocce e ghiacciai, attraverso notissimi passi e celebrate stazioni di soggiorno.

                          Da Chiavenna si risale la val Bregaglia incisa tra alte fiancate, verdeggiante in basso e dopo la dogana di Castasegna, da dove si entra in Svizzera, con caratteri via via sempre alpestri.
                          Stretti tornanti tra le conifere portano al passo Maloja a 1.815 metri si altitudine, dal quale ci si affaccia al luminoso quadro dell‘alta Engadina col vivo contrasto cromatico dei prati e dei fitti boschi di conifere, dei laghi, del fondovalle e delle imponenti cime ghiacciate del gruppo del Bernina.
                          Toccata Silvaplana e attraversata St. Moritz, si scende a Celerina, ove si lascia la valle dell’Inn, per risalire quella del Bernina, da Pontresina al passo del Bernina a 2.323 metri, con viste sempre grandiose sul massiccio.

                          Discese le prime rampe dell’alta val Poschiavina, si lascia la strada per Tirano rientrando in territorio italiano alla Forcola di Livigno a 2.323 metri; qui si apre la lunga e regolare valle dello Spol, a verdi pascoli, tutta punteggiata dalle case di Livigno e occupata all’estremità da un vasto lago artificiale. Una strada s’inerpica sul fianco orientale della valle, portando al passo d’Eira a 2.208 metri, poi, al passo di Foscagno a 2.291 metri, dove si trova il controllo doganale (Livigno è zona franca).
                          Discesa con belle vedute nella boscosa val Viola dominata dall’alta Cima de’ Piazzi, fino a Bormio, coronato dalla dirupata Cresta di Rcit.

                          • Cosa c’è da vedere?

                          A Chiavenna la chiesa di S. Lorenzo, con il battistero e il tesoro.
                          Una curiosità del territorio di Chiavenna sono i crotti, caviti: naturali in cui circolano soffìoni d’aria (detti sorel), provenienti da spaccature della roccia. Essendo ventilati e a temperatura costante, sono adibiti a cantine per la stagionatura del vino e dei salumi.
                          A nord dell’altura del Paradiso si trova una profonda trincea denominata Caurga, ricavata da un’antica cava romana; sulla parete è inciso il nome “Salvius”, forse del proprietario.

                          Alle prime rampe della salita al Maloja un sentiero (segnalato) porta alla gola e alla cascata dell’Orlegna.
                          Dal passo un belvedere permette di dominare la val Bregaglia.

                          Dopo una sosta ai bordi dei romantici laghi di Sils e di Silvaplana, si consiglia di salire in funivia al Corvatsch a quota 3.303, tra i ghiacciai, con un grandioso panorama sulle Alpi engadinesi.

                          A St. Moritz si può oziare lungo le eleganti vie del centro passando in rassegna le ricche vetrine, o scendere al lago (con maggior tempo a disposizione, visitare i musei Engadinese e Segantini).
                          La salita in funicolare a Corviglia (m. 2.005) offre il panorama della verde conca; raggiungendo in funivia il soprastante Piz Nair (m. 3.057) si hanno viste simili a quelle dal Corvatsch.

                          Lungo la strada del Bernina è d’obbligo una sosta per raggiungere in funivia la Diavolezza (m. 2.973), che offre un’indimenticabile visione del ghiacciaio del Morteratsch, del Bernina e del Pizzo Palù.
                          Uno splendido colpo d’occhio sul poderoso gruppo si ha anche dalla poco lontana funivia del Piz Lagalb (m. 2959); sullo stesso rnonte, interessante anche l’Alpinarium, parco per animali selvatici, che si possono osservare da apposite gallerie.
                          Poco oltre il passo d’Eira una breve seggiovia sale al monte Sponda, da cui si domina la lunga valle di Livigno.

                          A Bormio sono di grande interesse il vecchio borgo, tra la chiesetta di S. Vitale e la Collegiata, e, al di là del Frodolfo, la contrada Combo.
                          Il palazzo De Simoni raccoglie documentazioni storico-artistiche e folcloristiche locali.
                          Bel punto panoramico sulla conca e sull’alta Valtellina è il pianoro di Bormio 2000 (strada e funivia) e ancora migliore la Punta Bianca con la sua moderna funivia che sale fino a 3.012 metri da dove si può ammirare l’esteso panorama esteso dall’Ortles al Cevedale.
                          Un bagno nella nuova piscina termale può essere di sollievo alle fatiche del viaggio, piuttosto impegnativo.

                          • Curiosità

                          A St. Moritz e a Pontresina si possono trovare torte e dolci engadinesi, costumi locali e articoli di legno lavorati, fiori secchi, pizzi di S. Gallo.
                          Livigno, zona extradoganale, è la mecca per chi vuole acquistare a buon prezzo articoli di ogni genere; per contro, la dogana di Foscagno è una delle più “difficili” d’Italia.
                          A Bormio si trova la bresaola, formaggi e vini valtellinesi  e tutti i tipici prodotti dell’artigianato della valle: rame, ferri battuti e caratteristici lavori in pietra ollare.

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                          IL LAGO DI LIVIGNO È NAVIGABILE

                          IL LAGO DI LIVIGNO È NAVIGABILE

                          IL LAGO DI LIVIGNO È NAVIGABILE

                          Per tutti gli appassionati di sport acquatici e amanti della montagna possono vedere realizzato il sogno di unire le loro passioni in un unico luogo.

                          Il Lago di Livigno, è navigabile per imbarcazioni non a motore fino a 6 metri di lunghezza e 1,5 mentri di pescaggio; kayak, al kitesurf, al SUP, al windsurf, al canottaggio e alla barca a temi.

                          Il tema dell’acqua si aggiunge all’offerta turistica estiva di Livigno aggiungendo un tassello importante per una perfette vacanza tra le Alpi.

                          E se proprio non avete idea di dove alloggiare l’Hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort è una delle vostre possibili scelte.

                          L’hotel, non solo propone diverse offerte come “Lungolivigno Summer Special” con 7 notti al prezzo di 6 e 4 notti al prezzo di 3 se si soggiorna durante la settimana (l’offerta non è valida  durante le due settimane centrali di agosto) e dal 18 luglio al 18 agosto la proposta inerente al mese dell’Ayurveda, ma anche escursioni quotidiane in compagnia di una guida, supporto tecnico per chi desidera organizzare il proprio trekking in autonomia e offre un servizio di noleggio dell’attrezzatura.
                          Per maggiori informazioni:  www.lungolivigno.com

                          Se dopo tanti sport acquatici ti è venuta voglia di avere i piedi ben piantati a terra?
                          Bene, le stesse cime che si specchiano nell’acqua possono diventare lo scenario di fantastici trekking.

                          Dal lago di Livigno si può infatti partire alla scoperta delle sorgenti dell’Adda.
                          sorgenti delladdaIl cammino porta lungo un bellissimo sentiero attraverso la val Alpisella.
                          Un itinerario poco impegnativo e alla portata di tutti, mentre chi vuole faticare un po’ di più non deve perdersi l’ascesa alla Cima Fopel.

                          Il lago è navigabile ma non balneabile a causa della bassa temperatura dell’acqua e sorvegliato da un servizio di sicurezza. Sul luogo c’è un servizio di noleggio barche e strutture attrezzate con kayak e barche a remi da due, tre e quattro posti. Gli orari di apertura vanno dalle ore 10 alle ore 18 (chiusura in caso di pioggia).
                          Infine l’accesso al lago per qualsiasi imbarcazione privata è consentito esclusivamente dal pontile e/o molo/ banchina appositamente predisposti e situati nell’area in riva antistante il punto INFO Lago, previo rilascio di un ticket emesso dal gestore noleggio imbarcazioni oppure attraverso registrazione sul sito: www.livigno.eu e sul quale verrà apposto obbligatoriamente l’orario di ingresso (check in) e l’orario di uscita previsto (check out). Il ticket è a pagamento e a tariffa unica con il prezzo di Euro 3,00. Nel prezzo sono compresi i servizi di informazione, spogliatoi e docce.

                          Una novità per rendere l’estate tra le Alpi ancora più piacevole

                          Non ti resta che preparate il windsurf, il kajak o l’attrezzatura per il kytesurf per lasciarti cullare dalle onde di uno dei laghi più belli d’Italia.

                          Per maggiori informazioni:  http://www.livigno.eu/it/

                          fonte TGCOM24

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