TOUR DEL LAGO DI COMO E DEI SUOI DINTORNI

TOUR DEL LAGO DI COMO E DEI SUOI DINTORNI

TOUR DEL LAGO DI COMO E DEI SUOI DINTORNI

Il lago di Como, un luogo circondato da montagne e paesaggi mozzafiato che con le sue ville e le sue ambientazioni ha attirato nel suo passato come oggi moltissime persone innamorate della bellezza e della storia.
Questo tour vuole portarvi alla scoperta delle sue città e dei luoghi caratteristici che l’hanno reso famoso, anche se da abitanti del luogo, tutt’ora ne restiamo affascinati dalle moltitudini che ancora andiamo scoprendo.
Visiterete Monza con il suo Duomo e le prime colline prealpine di Montevecchia, avvolte da misteri che si fondono con l’immaginario popolare.
Insomma, scoprirete il lago, un pizzico di Brianza e di come la storia collega queste località lungo un filo logico che ne ha delineato gli eventi.

 GIORNO 1- Lecco
Arrivo a Lecco con mezzi propri e sistemazione nell’hotel selezionato, pernottamento.

GIORNO 2 – Visita guidata di Como
Prima colazione in hotel.
Partenza per Como in tempo utile per l’appuntamento con la guida.
Salita in funicolare a Brunate, una località ricca di ville in stile liberty ed eclettico, un tempo luogo di villeggiatura dell’aristocrazia milanese.
Ritorno a Como in funicolare e passeggiata nel centro storico: visita del Duomo, terzo per grandezza in Lombardia, il duecentesco Broletto, la ex Casa del Fascio, oggi monumento nazionale, la medievale piazza San Fedele, piazza Volta dedicata al grande scienziato comasco.
Cena a Como presso ristorante selezionato.
Ritorno a Lecco, pernottamento in hotel.

GIORNO 3 – Centro Lago
Prima colazione in hotel.
Trasferimento a Varenna e incontro con la guida.
A piedi si raggiungerà l’imbarco (15 minuti), partenza con taxi boat riservato per l’escursione nel centro lago.
Navigazione davanti a Bellagio, Orrido di Nesso e ponte della Civera, Isola Comacina.
Sbarco alla Villa del Balbianello e visita guidata della Villa.
Al termine, tempo libero per la visita del meraviglioso parco.
Trasferimento in barca da Villa Balbianello al Lido di Lenno.
Pranzo al sacco o possibilità di prenotazione al ristorante.
Dopo pranzo visita del Battistero di San Giovanni Battista e la chiesa di Santo Stefano con la sua Cripta.
Partenza in battello per Varenna, dove si raggiungerà il centro storico lungo la Passeggiata degli Innamorati (15 minuti a piedi).
Visita delle chiese di Varenna, (San Giorgio, San Giovanni Battista e Santa Maria delle Grazie, situate tutte in piazza San Giorgio).
Visita della sala stemmata di Villa Cipressi.
Partenza per il Castello di Vezio per la visita del castello.
Cena tipica e ritorno a Lecco, pernottamento in hotel.

GIORNO 4 – Luoghi Manzoniani di Lecco
Prima colazione in hotel, incontro con la guida.
In mattinata visita dei luoghi Manzoniani con Villa Manzoni e il borgo di Pescarenico.
Pranzo libero.
Incontro alle ore 14.15 all’imbarco del battello di Lecco con l’accompagnatore.
Alle ore 14.30 partenza battello da Lecco a Abbadia Lariana. Visita guidata del civico museo setificio Monti (unico nel suo genere).
Ore 18.13 battello da Abbadia Lariana e rientro a Lecco.

GIORNO 5 – Trezzo, Montevecchia e le Piramidi
Prima colazione in hotel, partenza per Trezzo sull’Adda, visita guidata del Castello di Trezzo.
Pranzo libero.
Partenza per Montevecchia, incontro con la guida, visita di Montevecchia, del Santuario e delle Piramidi.
Degustazione e cena presso una splendida cantina vinicola della Brianza lecchese.
Rientro in hotel e pernottamento.

GIORNO 6 – Bellano
Prima colazione in hotel.
Partenza da Lecco in direzione Colico/ Abbazia di Piona. Incontro con la guida presso l’Abbazia e visita guidata.
Spostamento a Bellano, pranzo libero. Visita del centro storico di Bellano, delle chiese di San Nazzaro e San Nicolao. Visita dell’Orrido di Bellano, una gola di acqua scrosciante e della “Cà del Diavul”, la torretta all’ingresso dell’Orrido da poco ristrutturata e oggi museo multimediale.
Cena presso trattoria tipica a Bellano. Rientro a Lecco e pernottamento in hotel.

GIORNO 7 – Monza
Prima colazione in hotel e partenza per Monza.
Visita guidata del duomo di Monza, del Museo e Corona Ferrea.
Pomeriggio libero per visite individuali e shopping. Possibilità di visitare la Reggia di Monza, palazzo e giardini.
Rientro in hotel a Lecco, cena tipica, pernottamento.

GIORNO 7
Prima colazione in hotel e partenza e termine dei servizi.

Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

Qualora non fossero indicati nell'articolo
i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
verranno comunicati
in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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    FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

    Offerta turistica di itinerari a Bergamo e Provincia

    Offerta turistica di itinerari a Bergamo e Provincia

    Offerta turistica di itinerari a Bergamo e Provincia

    Hotel in pernottamento e prima colazione a persona in camera doppia

    Hotel 3 stelle Bergamo e provincia: € 35
    Hotel 4 stelle Bergamo e provincia: € 40

    Trekking sulle Alpi Orobiche

    Il Sentiero delle Orobie, che si sviluppa lungo i monti della Provincia di Bergamo, permette di immergersi nel cuore e nelle zone più selvagge di queste Alpi, offrendo scorci veramente suggestivi dell’ambiente.

    Percorsi enogastronomici e food experience

    A Bergamo si mangia benissimo. Le prelibatezze tipiche spaziano dagli scarpinòcc e i capù di Parre alla polenta taragna della Valbrembana, dalla spalla cotta di Schilpario al mais spinato di Gandino e rostrato rosso di Rovetta, ma anche il raviolo di Covo, e i numerosissimi formaggi freschi o stagionati (9 dei quali certificati D.O.P.).

    Percorsi d’arte

    Dalle sculture lignee dei Fantoni ai ritratti del Moroni, passando da Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Cavagna, Cifrondi, Baschenis, Carnovali…Sono tantissimi i nomi bergamaschi che hanno lasciato un segno nell’arte. Questo segno spesso è visibile soprattutto nella terra dove questi artisti sono nati e cresciuti.

    La musica di Bergamo

    Soprattutto Gaetano Donizetti e con lui Simone Mayr, ma anche il celeberrimo violoncellista Alfredo Piatti o il tenore romanese Giovanni Battista Rubini, vere e proprie leggende della musica classica e operistica dell’800, fino ad arrivare al Direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni.

    L’archeologia industriale

    Bergamo fu terra di setifici, cotonifici, linifici, lanifici, soprattutto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, ma anche culla, ricordiamolo, dell’Italcementi. Sono ancora molte le possibilità per poter immaginare quel mondo perduto, grazie alla riqualificazione di molti di questi ma stodontici complessi industriali nei quali un tempo trovavano lavoro interi paesi o vallate: Alzano, Ponte Nossa, Martinengo, Ghisalba, Caprino Bergamasco…

    Il liberty nelle valli

    L’esempio più eclatante è San Pellegrino col suo centro e il suo casinò, appena riportato agli antichi splendori, ma anche le Terme. Poi, il Passo della Presolana, dove gli industriali milanesi e svizzeri del primo ‘900, con le loro lussuose ville inventarono di fatto, il concetto di villeggiatura nel senso moderno del termine.

    La famiglia Tasso e il primo servizio postale

    Cornello dei Tasso, in Valbrembana, conserva le vestigie dell’importante famiglia che inventò e amministrò per decenni il servizio postale di mezza Europa. La parola “taxi” pare derivi proprio da loro.

    Le vecchie, grandi vie commerciali della Valbrembana

    Echi di un mondo che non c’è più, ma che poggiava allora come oggi sulle grandi vie di comunicazione e quindi di commercio. Le Orobie occidentali sono un pizzico meno impervie di quelle orientali: in Val Brembana si percorrevano la via Mercatorum, la strada Taverna, fino alla seicentesca via Priùla che consentiva di collegare Bergamo al Passo San Marco e quindi alla Valtellina. Seguirne oggi gli antichi percorsi riserva affascinanti sorprese.

    Arti e mestieri perduti

    La lavorazione delle celebri pietre coti di Pradalunga e di Nembro, i tetti in pietra (i piöde) della Valle Imagna o quelli in ardesia dell’alta Valseriana, le gloriose fucine sul torrente Goglio, dove si forgiavano le spade di Milano, i magli e l’arte dei “ciödarói”, le miniere di zinco della Valle del Riso e della Val Serina, quelle di ferro della Val di Scalve fino ad arrivare al vero fulcro europeo del comparto tessile del XX secolo: la Valgandino.

    Antichi manieri

    Tanti i castelli bergamaschi che ancora oggi possono mostrarsi in tutta la loro splendida magnificenza: Pagazzano, Marne, Malpaga, Cavernago, ma anche Bianzano, Urgnano, Solza, Costa di Mezzate…un viaggio ricco di storia, ma anche di inquietanti delitti e misteri, con un nome a far quasi sempre capolino, quello del bergamasco più famoso di sempre: Bartolomeo Colleoni.

    Sulle tracce degli antici Orobi

    Gli antichissimi anfratti delle nostre montagne hanno talvolta mostrato segni del passaggio e della vita delle civiltà proto-celtiche che qui si stanziarono prima dei romani: dall’antica Parra (Parre) ai muri di Ca’ Marta (Brembilla), dal misterioso masso erratico della Val Sedornia (Gandellino) fino alle incisioni rupestri delle montagne di Carona.

    L’acqua: la grande ricchezza delle valli bergamasche

    Fu proprio la ricchezza d’acqua della bergamasca ad attirare gli imprenditori svizzeri alla fine dell’800. Oggi, però, l’acqua bergamasca si beve, soprattutto. La San Pellegrino è indiscutibilmente uno dei simboli italiani nel mondo, ma le acque minerali bergamasche oggi in commercio sono almeno una decina. La sorgente Nossana non si imbottiglia, invece, ma va dritta a Bergamo per essere bevuta direttamente dai rubinetti della città.

    Wellness e Termalismo

    Le più famose sono quelle di San Pellegrino, appena rilanciate, ma, che siano esse volte alla wellness o alle cure, in bergamasca se ne trovano diverse altre: Trescore Balneario, Sant’Omobono, Gaverina. Oggi che questo tipo di benessere viene finalmente riscoperto, Bergamo ha tutti i mezzi per farsi trovare pronta.

    Itinerari religiosi e di fede

    Bergamo è sempre stata terra di fervente culto cattolico. Sono almeno una trentina i santuari mariani delle valli montane, tre le basiliche nella sola Valle Seriana, tutte incredibilmente ricche di spunti di fede e di arte (la Danza Macabra clusonese tanto per fare un esempio). Spostandoci a sud non mancano numerosi altri scrigni da visitare: dal Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio alla Rotonda di San Tomé ad Almenno San Bartolomeo.

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    I misteri oscuri delle grotte

    Pochi lo sanno, ma le valli bergamasche sono ricchissime di grotte spettacolari. Alcune sono impervie e pericolose, ma molte altre sono visitabili: dalla Valle Imagna alla Val Brembana, senza dimenticarsi di Fonteno e dell’alta Val Seriana sono moltissime le opportunità per restare col fiato sospeso mettendo il naso dentro le viscere della terra, rimaste inviolate per millenni.

    Tutte le proposte

    Trekking sulle Alpi Orobiche
    Il Sentiero delle Orobie, che si sviluppa lungo i monti della Provincia di Bergamo, permette di immergersi nel cuore e nelle zone più selvagge di queste Alpi, offrendo scorci veramente suggestivi dell’ambiente.

    Percorsi enogastronomici e food experience
    A Bergamo si mangia benissimo. Le prelibatezze tipiche spaziano dagli scarpinòcc e i capù di Parre alla polenta taragna della Valbrembana, dalla spalla cotta di Schilpario al mais spinato di Gandino e rostrato rosso di Rovetta, ma anche il raviolo di Covo, e i numerosissimi formaggi freschi o stagionati (9 dei quali certificati D.O.P.).

    Percorsi d’arte
    Dalle sculture lignee dei Fantoni ai ritratti del Moroni, passando da Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Cavagna, Cifrondi, Baschenis, Carnovali…Sono tantissimi i nomi bergamaschi che hanno lasciato un segno nell’arte. Questo segno spesso è visibile soprattutto nella terra dove questi artisti sono nati e cresciuti.

    La musica di Bergamo
    Soprattutto Gaetano Donizetti e con lui Simone Mayr, ma anche il celeberrimo violoncellista Alfredo Piatti o il tenore romanese Giovanni Battista Rubini, vere e proprie leggende della musica classica e operistica dell’800, fino ad arrivare al Direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni.

    L’archeologia industriale
    Bergamo fu terra di setifici, cotonifici, linifici, lanifici, soprattutto a cavallo tra il XIX e il XX secolo, ma anche culla, ricordiamolo, dell’Italcementi. Sono ancora molte le possibilità per poter immaginare quel mondo perduto, grazie alla riqualificazione di molti di questi ma stodontici complessi industriali nei quali un tempo trovavano lavoro interi paesi o vallate: Alzano, Ponte Nossa, Martinengo, Ghisalba, Caprino Bergamasco…

    Il liberty nelle valli
    L’esempio più eclatante è San Pellegrino col suo centro e il suo casinò, appena riportato agli antichi splendori, ma anche le Terme. Poi, il Passo della Presolana, dove gli industriali milanesi e svizzeri del primo ‘900, con le loro lussuose ville inventarono di fatto, il concetto di villeggiatura nel senso moderno del termine.

    La famiglia Tasso e il primo servizio postale
    Cornello dei Tasso, in Valbrembana, conserva le vestigie dell’importante famiglia che inventò e amministrò per decenni il servizio postale di mezza Europa. La parola “taxi” pare derivi proprio da loro.

    Le vecchie, grandi vie commerciali della Valbrembana
    Echi di un mondo che non c’è più, ma che poggiava allora come oggi sulle grandi vie di comunicazione e quindi di commercio. Le Orobie occidentali sono un pizzico meno impervie di quelle orientali: in Val Brembana si percorrevano la via Mercatorum, la strada Taverna, fino alla seicentesca via Priùla che consentiva di collegare Bergamo al Passo San Marco e quindi alla Valtellina. Seguirne oggi gli antichi percorsi riserva affascinanti sorprese.

    Arti e mestieri perduti
    La lavorazione delle celebri pietre coti di Pradalunga e di Nembro, i tetti in pietra (i piöde) della Valle Imagna o quelli in ardesia dell’alta Valseriana, le gloriose fucine sul torrente Goglio, dove si forgiavano le spade di Milano, i magli e l’arte dei “ciödarói”, le miniere di zinco della Valle del Riso e della Val Serina, quelle di ferro della Val di Scalve fino ad arrivare al vero fulcro europeo del comparto tessile del XX secolo: la Valgandino.

    Antichi manieri
    Tanti i castelli bergamaschi che ancora oggi possono mostrarsi in tutta la loro splendida magnificenza: Pagazzano, Marne, Malpaga, Cavernago, ma anche Bianzano, Urgnano, Solza, Costa di Mezzate…un viaggio ricco di storia, ma anche di inquietanti delitti e misteri, con un nome a far quasi sempre capolino, quello del bergamasco più famoso di sempre: Bartolomeo Colleoni.

    Sulle tracce degli antici Orobi
    Gli antichissimi anfratti delle nostre montagne hanno talvolta mostrato segni del passaggio e della vita delle civiltà proto-celtiche che qui si stanziarono prima dei romani: dall’antica Parra (Parre) ai muri di Ca’ Marta (Brembilla), dal misterioso masso erratico della Val Sedornia (Gandellino) fino alle incisioni rupestri delle montagne di Carona.

    L’acqua: la grande ricchezza delle valli bergamasche
    Fu proprio la ricchezza d’acqua della bergamasca ad attirare gli imprenditori svizzeri alla fine dell’800. Oggi, però, l’acqua bergamasca si beve, soprattutto. La San Pellegrino è indiscutibilmente uno dei simboli italiani nel mondo, ma le acque minerali bergamasche oggi in commercio sono almeno una decina. La sorgente Nossana non si imbottiglia, invece, ma va dritta a Bergamo per essere bevuta direttamente dai rubinetti della città.

    Wellness e Termalismo
    Le più famose sono quelle di San Pellegrino, appena rilanciate, ma, che siano esse volte alla wellness o alle cure, in bergamasca se ne trovano diverse altre: Trescore Balneario, Sant’Omobono, Gaverina. Oggi che questo tipo di benessere viene finalmente riscoperto, Bergamo ha tutti i mezzi per farsi trovare pronta.

    Itinerari religiosi e di fede
    Bergamo è sempre stata terra di fervente culto cattolico. Sono almeno una trentina i santuari mariani delle valli montane, tre le basiliche nella sola Valle Seriana, tutte incredibilmente ricche di spunti di fede e di arte (la Danza Macabra clusonese tanto per fare un esempio). Spostandoci a sud non mancano numerosi altri scrigni da visitare: dal Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio alla Rotonda di San Tomé ad Almenno San Bartolomeo.

    I misteri oscuri delle grotte
    Pochi lo sanno, ma le valli bergamasche sono ricchissime di grotte spettacolari. Alcune sono impervie e pericolose, ma molte altre sono visitabili: dalla Valle Imagna alla Val Brembana, senza dimenticarsi di Fonteno e dell’alta Val Seriana sono moltissime le opportunità per restare col fiato sospeso mettendo il naso dentro le viscere della terra, rimaste inviolate per millenni.

    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

    Qualora non fossero indicati nell'articolo
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    in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

    Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
    Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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      TOUR GUIDATO IN VALLE BREMBANA

      TOUR GUIDATO IN VALLE BREMBANA

      TOUR GUIDATO IN VALLE BREMBANA

      1° giorno

      Ritrovo degli ospiti a Bergamo, incontro con l’accompagnatore e partenza per Zogno.
      Il patrimonio storico, artistico e museale di Zogno alla scoperta dei tesori di una località “non solo di passaggio”.
      Visita alla Grotte delle Meraviglie e visita al Museo di San Lorenzo e alla Casa Museo Bortolo Belotti.
      Pranzo con piatti locali.
      La Valle Taleggio, la piccola Svizzera bergamasca. Pomeriggio dedicato alla filiera casearia locale. Dalla stalla alla stagionatura di due DOP il Taleggio e lo Strachitunt.
      Visita del Museo della Transumanza sito in Valbrembilla. Visita alla stalla, gestita da giovani allevatori, che produce latte nel rispetto di una filiera certificata che promuove prevalentemente l’uso di erba e fieno locale. Visita azienda di stagionatura e casa del Bergamino con degustazione narrata.
      Cena e meeting con associazione di VisitBrembo e pernottamento

      2° giorno

      San Pellegrino Terme: culla del liberty e del benessere. Tour e presentazione dei servizi di QCTerme San Pellegrino. Visita a 2 edifici Liberty di importanza storica e artistica di rilievo: Il Casinò e il Grand Hotel.
      I tesori nascosti di Dossena.
      Pranzo a base di prodotti locali.
      Presentazione dell’arcipresbiterale e introduzione al pittore Alcaini.
      Visita alle Miniere di Pagliaro e parco speleologico.
      Serina
      : terra di Palma il Vecchio, tour per le strade calpestate da un giovane Palma il Vecchio con segni del periodo della dominazione venete. Visita guidata alla scoperta delle bellezze storiche e culturali.
      Aperitivo degustazione con prodotti locali. Cena a base di piatti della tradizione e pernottamento

      3° giorno

      La Via Mercatorum: escursione lungo la via Mercatorum da Oneta a Cornello dei Tasso.
      Cornello dei Tasso e la storia postale. Visita al borgo di origine medievale tra i più caratteristici e meglio conservati della Lombardia, raggiungibile solo a piedi. Nel borgo è presente il Museo dei Tasso e della Storia postale che conserva e divulga la storia della trasmissione delle informazioni a partire dall’attività della famiglia Tasso.
      Relax e gusto in quota: degustazione e light lunch in baita.
      Visita e dimostrazione dell’Antico Mulino di Cusio che risale alla metà del XVII secolo, costruito in pietra locale, con tetto in ardesie, oggetto di un restauro conservativo.
      Le Terre dei Baschenis. Arte e Storia nelle antiche Valli Averara e Stabina. Visita ad Averara e ai beni storico-culturali presenti sul territorio.
      Rientro alle località di partenza.

       Il Programma potrebbe subire delle variazioni causa meteo o esigenze organizzative.

      Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

      Qualora non fossero indicati nell'articolo
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      verranno comunicati
      in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

      Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
      Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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        BERGAMO E BRESCIA – I TERRITORI E I LAGHI

        BERGAMO E BRESCIA – I TERRITORI E I LAGHI

        BERGAMO E BRESCIA – I TERRITORI E I LAGHI

        Destinazione Sole ti invita
        ad una indimenticabile esperienza
        tra Bergamo e Brescia.

        Tour guidati per gruppi, singoli, aziende e istituti scolastici.
        Scopri l’incanto discreto di due città laboriose, le maestose torri che sorvegliano severe i suoi 2.500 anni di storia, l’intreccio delle vie medioevali.
        Passaggi segreti, luoghi solitamente inaccessibili, dimore e case private, collezioni d’arte e storie secolari mai viste, spesso narrate proprio dalla voce dei protagonisti o dei loro discendenti alla scoperta dei gioielli nascosti di Bergamo e Brescia e del territorio.

        Prenota i nostri tour guidati per gruppi, singoli, aziende e istituti scolastici per conoscere la città, gli storici borghi della bassa, le incantevoli valli e il lago d’Iseo.

        Bergamo, Brescia e la provincia,
        un mondo ancora tutto da scoprire

        Bergamo

        Visita guidata di 1 giorno

        In mattinata
        visita guidata di Città Alta

        Nel pomeriggio

        4 itinerari a scelta

        Itinerario 1 – Bergamo: Città Bassa
        Itinerario 2 – Accademia Carrara
        Itinerario 3 – Mura Veneziane
        Itinerario 4 – Valle della Biodiversità

        In mattinata

        visita guidata di Città Alta
        Ritrovo FFSS Bergamo, Piazzale Guglielmo Marconi o Piazzale della Malpensata in Bergamo Bassa.
        Trasferimento con bus privato fino alla funicolare Città Alta (stazione inferiore) oppure salita diretta con bus di linea fino a Colle Aperto.
        Visita guidata dello scrigno di Bergamo, la Città Alta, scoperto piano piano attraverso angoli e vicoli medioevali, piazze e scorci rinascimentali, fino al cuore del suo centro storico: Piazza Vecchia e Piazza Duomo con la Torre Civica, il Palazzo della Ragione, il Palazzo del Podestà medioevale e veneziano, il Palazzo Nuovo, il Duomo di Sant’Alessandro martire, il Battistero, la Basilica di Santa Maria Maggiore con apertura delle tarsie dell’iconostasi realizzate su cartoni di Lorenzo Lotto e la Cappella di Bartolomeo Colleoni.
        Ingressi: Visita Basilica di Santa Maria Maggiore (€ 3 a persona) con apertura delle 4 tarsie dell’iconostasi su cartoni di Lorenzo Lotto (€ 4 a persona) (visita non concessa la domenica mattina e in caso di eventi musicali)

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        Nel pomeriggio

        Itinerario 1 – Bergamo: Città Bassa
        Trasferimento da Città Alta a Città Bassa a piedi via scalette medioevali o con bus di linea o funicolare storica.
        Visita guidata del borgo storico di Pignolo, con accesso alle chiese che custodiscono i capolavori di Lorenzo Lotto, e del Centro Piacentiniano fino a Palazzo Frizzoni e alle nuove Colonne di Prato, per riconoscere la Città Alta nella Città Bassa e comprendere di come Bergamo abbia una sola grande storia, divisa in due anime coniugate una all’altra in modo inscindibile E poi shopping, caffè, passeggiate e pause rilassanti tra parchi e viali alberati

        Itinerario 2 – Accademia Carrara (visita al museo di 2 ore)
        Trasferimento da Città Alta a Città Bassa a piedi via scalette medioevali o con bus di linea o funicolare storica.
        Visita guidata della terza pinacoteca lombarda, dove la storia dell’arte viene raccontata in 28 sale che espongono capolavori dal XIV al XX secolo: Bellini, Mantegna, Santacroce, Botticelli, Raffaello, Lotto, Previtali, Tiziano, Palma il Vecchio, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Canaletto, Pelizza da Volpedo
        Ingressi: Accademia Carrara € 12 (incluso diritto di prenotazione – auricolari obbligatori)

        Itinerario 3 – Mura Veneziane
        Passeggiata pedonale lungo il viale alberato panoramico che poggia su bastioni, baluardi, cortine e porte monumentali della Fortezza di Bergamo, il sito transnazionale patrimonio UNESCO dal luglio 2017 (insieme a Peschiera del Garda e Palmanova in Italia, Sebenico e Zara in Croazia, Cattaro in Montenegro), sospesi tra terra e cielo con lo sguardo che si perde fino a riconoscere la metropoli milanese, la catena degli Appennini e il lago d’Iseo

        Itinerario 4 – Valle della Biodiversità
        Trasferimento a piedi in Valle d’Astino, transitando per antichi percorsi medioevali nel cuore del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, istituito nel 1977 e in cui ha il pregio di essere adagiata la città, tra dolci colline e una miriade di antichi sentieri, lungo cui sono transitati viandanti e pellegrini, monaci e ortolani, allietati da panorami mozzafiato, orti, coltivazioni e chiese che spaziano sulla “Maremma di Bergamo”.
        Visita guidata della Valle della Biodiversità con accesso alla Chiesa del Santo Sepolcro e al convento di Astino, retto dai monaci vallombrosani fino al 1797 e recentemente tornato al suo originale splendore: affreschi, dipinti, stucchi, pavimenti e murature recuperati dopo decenni di oblio e uno spettacolare Cenacolo del XVI secolo (mt 2,15 x 7,50), dipinto dal fiorentino Alessandro Allori.

        Fine dei servizi

        Bergamo e Brescia

        Tour di 2 giorni – 1 notte

        PRIMO GIORNO

        In mattinata
        visita guidata di Città Alta

        Nel pomeriggio

        4 itinerari a scelta

        Itinerario 1 – Bergamo: Città Bassa
        Itinerario 2 – Accademia Carrara
        Itinerario 3 – Mura Veneziane
        Itinerario 4 – Valle della Biodiversità

        In mattinata

        visita guidata di Città Alta
        Ritrovo FFSS Bergamo, Piazzale Guglielmo Marconi o Piazzale della Malpensata in Bergamo Bassa.
        Trasferimento con bus privato fino alla funicolare Città Alta (stazione inferiore) oppure salita diretta con bus di linea fino a Colle Aperto.
        Visita guidata dello scrigno di Bergamo, la Città Alta, scoperto piano piano attraverso angoli e vicoli medioevali, piazze e scorci rinascimentali, fino al cuore del suo centro storico: Piazza Vecchia e Piazza Duomo con la Torre Civica, il Palazzo della Ragione, il Palazzo del Podestà medioevale e veneziano, il Palazzo Nuovo, il Duomo di Sant’Alessandro martire, il Battistero, la Basilica di Santa Maria Maggiore con apertura delle tarsie dell’iconostasi realizzate su cartoni di Lorenzo Lotto e la Cappella di Bartolomeo Colleoni.
        Ingressi: Visita della Basilica di Santa Maria Maggiore (€ 3 a persona) con apertura delle 4 tarsie dell’iconostasi su cartoni di Lorenzo Lotto (€ 4 a persona) (visita non concessa la domenica mattina e in caso di eventi musicali)

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        Nel pomeriggio

        Itinerario 1 – Bergamo: Città Bassa
        Trasferimento da Città Alta a Città Bassa a piedi via scalette medioevali o con bus di linea o funicolare storica.
        Visita guidata del borgo storico di Pignolo, con accesso alle chiese che custodiscono i capolavori di Lorenzo Lotto, e del Centro Piacentiniano fino a Palazzo Frizzoni e alle nuove Colonne di Prato, per riconoscere la Città Alta nella Città Bassa e comprendere di come Bergamo abbia una sola grande storia, divisa in due anime coniugate una all’altra in modo inscindibile E poi shopping, caffè, passeggiate e pause rilassanti tra parchi e viali alberati

        Itinerario 2 – Accademia Carrara (visita al museo di 2 ore)
        Trasferimento da Città Alta a Città Bassa a piedi via scalette medioevali o con bus di linea o funicolare storica.
        Visita guidata della terza pinacoteca lombarda, dove la storia dell’arte viene raccontata in 28 sale che espongono capolavori dal XIV al XX secolo: Bellini, Mantegna, Santacroce, Botticelli, Raffaello, Lotto, Previtali, Tiziano, Palma il Vecchio, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Canaletto, Pelizza da Volpedo
        Ingressi: Accademia Carrara € 12 (incluso diritto di prenotazione – auricolari obbligatori)

        Itinerario 3 – Mura Veneziane
        Passeggiata pedonale lungo il viale alberato panoramico che poggia su bastioni, baluardi, cortine e porte monumentali della Fortezza di Bergamo, il sito transnazionale patrimonio UNESCO dal luglio 2017 (insieme a Peschiera del Garda e Palmanova in Italia, Sebenico e Zara in Croazia, Cattaro in Montenegro), sospesi tra terra e cielo con lo sguardo che si perde fino a riconoscere la metropoli milanese, la catena degli Appennini e il lago d’Iseo

        Itinerario 4 – Valle della Biodiversità
        Trasferimento a piedi in Valle d’Astino, transitando per antichi percorsi medioevali nel cuore del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, istituito nel 1977 e in cui ha il pregio di essere adagiata la città, tra dolci colline e una miriade di antichi sentieri, lungo cui sono transitati viandanti e pellegrini, monaci e ortolani, allietati da panorami mozzafiato, orti, coltivazioni e chiese che spaziano sulla “Maremma di Bergamo”.
        Visita guidata della Valle della Biodiversità con accesso alla Chiesa del Santo Sepolcro e al convento di Astino, retto dai monaci vallombrosani fino al 1797 e recentemente tornato al suo originale splendore: affreschi, dipinti, stucchi, pavimenti e murature recuperati dopo decenni di oblio e uno spettacolare Cenacolo del XVI secolo (mt 2,15 x 7,50), dipinto dal fiorentino Alessandro Allori.
        Ingressi: Ex convento di Astino: € 3

        SECONDO GIORNO

        Trasferimento a Brescia

        In mattinata visita guidata di Brescia

        Pranzo

        Nel pomeriggio Brescia e Pinacoteca Tosio Martinengo

        In mattinata

        Visita guidata di Brescia 
        Visita guidata della Brixia romana con ingresso al parco archeologico (Santuario, Capitolium, teatro e decumano massimo) e della sezione romana e longobarda del Museo di Santa Giulia sito Unesco
        Ingressi: Parco archeologico: € 6 – Museo Santa Giulia: € 9,50

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        Nel pomeriggio del secondo giorno

        Brescia e Pinacoteca Tosio Martinengo
        Visita guidata del centro storico di Brescia e visita guidata ai capolavori della pinacoteca più importante della città (Raffello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Canova)
        Ingressi: Pinacoteca Tosio Martinengo: € 8

        Fine dei servizi

        Bergamo e Brescia

        Tour di 3 giorni – 2 notti

        PRIMO GIORNO

        In mattinata
        visita guidata di Città Alta

        Nel pomeriggio

        4 itinerari a scelta

        Itinerario 1 – Bergamo: Città Bassa
        Itinerario 2 – Accademia Carrara
        Itinerario 3 – Mura Veneziane
        Itinerario 4 – Valle della Biodiversità

        In mattinata

        visita guidata di Città Alta
        Ritrovo FFSS Bergamo, Piazzale Guglielmo Marconi o Piazzale della Malpensata in Bergamo Bassa.
        Trasferimento con bus privato fino alla funicolare Città Alta (stazione inferiore) oppure salita diretta con bus di linea fino a Colle Aperto.
        Visita guidata dello scrigno di Bergamo, la Città Alta, scoperto piano piano attraverso angoli e vicoli medioevali, piazze e scorci rinascimentali, fino al cuore del suo centro storico: Piazza Vecchia e Piazza Duomo con la Torre Civica, il Palazzo della Ragione, il Palazzo del Podestà medioevale e veneziano, il Palazzo Nuovo, il Duomo di Sant’Alessandro martire, il Battistero, la Basilica di Santa Maria Maggiore con apertura delle tarsie dell’iconostasi realizzate su cartoni di Lorenzo Lotto e la Cappella di Bartolomeo Colleoni.
        Ingressi: Visita della Basilica di Santa Maria Maggiore (€ 3 a persona) con apertura delle 4 tarsie dell’iconostasi su cartoni di Lorenzo Lotto (€ 4 a persona) (visita non concessa la domenica mattina e in caso di eventi musicali)

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        Nel pomeriggio

        Itinerario 1 – Bergamo: Città Bassa
        Trasferimento da Città Alta a Città Bassa a piedi via scalette medioevali o con bus di linea o funicolare storica.
        Visita guidata del borgo storico di Pignolo, con accesso alle chiese che custodiscono i capolavori di Lorenzo Lotto, e del Centro Piacentiniano fino a Palazzo Frizzoni e alle nuove Colonne di Prato, per riconoscere la Città Alta nella Città Bassa e comprendere di come Bergamo abbia una sola grande storia, divisa in due anime coniugate una all’altra in modo inscindibile E poi shopping, caffè, passeggiate e pause rilassanti tra parchi e viali alberati

        Itinerario 2 – Accademia Carrara (visita al museo di 2 ore)
        Trasferimento da Città Alta a Città Bassa a piedi via scalette medioevali o con bus di linea o funicolare storica.
        Visita guidata della terza pinacoteca lombarda, dove la storia dell’arte viene raccontata in 28 sale che espongono capolavori dal XIV al XX secolo: Bellini, Mantegna, Santacroce, Botticelli, Raffaello, Lotto, Previtali, Tiziano, Palma il Vecchio, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Canaletto, Pelizza da Volpedo
        Ingressi: Accademia Carrara € 12 (incluso diritto di prenotazione – auricolari obbligatori)

        Itinerario 3 – Mura Veneziane
        Passeggiata pedonale lungo il viale alberato panoramico che poggia su bastioni, baluardi, cortine e porte monumentali della Fortezza di Bergamo, il sito transnazionale patrimonio UNESCO dal luglio 2017 (insieme a Peschiera del Garda e Palmanova in Italia, Sebenico e Zara in Croazia, Cattaro in Montenegro), sospesi tra terra e cielo con lo sguardo che si perde fino a riconoscere la metropoli milanese, la catena degli Appennini e il lago d’Iseo

        Itinerario 4 – Valle della Biodiversità
        Trasferimento a piedi in Valle d’Astino, transitando per antichi percorsi medioevali nel cuore del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, istituito nel 1977 e in cui ha il pregio di essere adagiata la città, tra dolci colline e una miriade di antichi sentieri, lungo cui sono transitati viandanti e pellegrini, monaci e ortolani, allietati da panorami mozzafiato, orti, coltivazioni e chiese che spaziano sulla “Maremma di Bergamo”.
        Visita guidata della Valle della Biodiversità con accesso alla Chiesa del Santo Sepolcro e al convento di Astino, retto dai monaci vallombrosani fino al 1797 e recentemente tornato al suo originale splendore: affreschi, dipinti, stucchi, pavimenti e murature recuperati dopo decenni di oblio e uno spettacolare Cenacolo del XVI secolo (mt 2,15 x 7,50), dipinto dal fiorentino Alessandro Allori.
        Ingressi: Ex convento di Astino: € 3

        SECONDO GIORNO

        Trasferimento a Crespi d’Adda
        oppure Lago d’Iseo con visita di Lovere o Sarnico
        oppure da Clusone a Lovere o il Lotto a Trescore Balneario

        Pranzo

        Nel pomeriggio visita guidata di Brescia e Pinacoteca Tosio Martinengo

        Il villaggio industriale di Crespi D’adda
        Trasferimento a  Crespi d’Adda
        Vsita guidata in passeggiata tra case operaie, residenze impiegatizie e dirigenziali, dimora padronale e tutti i servizi (chiesa, curato, medico, scuole, dopolavoro, campo santo) riservati ai dipendenti del villaggio operaio rimasto intatto come a fine Ottocento e per questo eletto sito Unesco più famoso della Lombardia.
        Al termine attraversamento del fiume Adda su passerella pedonale, fino a raggiungere sull’altra sponda la località di Concesa in comune di Trezzo d’Adda in provincia di Monza e Brianza

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        oppure

        Lago d’Iseo con visita di Lovere e Sarnico
        Trasferimento a Lovere o Sarnico
        Visita guidata del centro storico dei caratteristici borghi lacustri di Sarnico o Lovere, ricchi di testimonianze storico e artistiche e il cui abitato è distribuito su tre livelli, raccordati da vicoli e scalette che conducono sul nuovo lungolago pedonale: Sarnico capitale liberty con ville e decori di inizio secolo che dialogano con persistenze medioevali e Lovere dal tono altamente nobiliare, grazie alle residenze di delizia, all’Accademia Tadini e alla maestosa Basilica di Santa Maria in Valvendra
        Ingessi: Basilica Santa Maria Valvendra a Lovere: € 2

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

         oppure

        Da Clusone a Lovere: tra Danze Macabre, Orologi e Grandi Basiliche lungo la Val Borlezza
        Trasferimento a Clusone in media Valle Seriana e visita guidata del cento storico con la Torre dell’Orologio, il broletto comunale, la Basilica di Santa Maria Assunta e l’Oratorio dei Disciplini Bianchi affrescato all’interno con il ciclo della vita di Cristo e all’esterno con il ciclo del Trionfo della Morte unico nel suo genere in tutta Europa. Trasferimento a Lovere attraverso la panoramica Val Borlezza e visita guidata dell’abitato di Lovere distribuito su tre livelli, raccordati da vicoli e scalette che conducono sul nuovo lungolago pedonale, dove emergono le residenze di delizia, l’Accademia Tadini e la maestosa Basilica di Santa Maria in Valvendra
        Ingessi: Basilica Santa Maria Valvendra a Lovere: € 2

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        oppure

        Trescore Balneario: Il mondo affrescato di Lorenzo Lotto nell’oratorio Suardi
        Trasferimento a Trescore Balneario e breve passeggiata nel centro storico termale.
        Visita guidata dell’Oratorio Suardi interamente affrescato dal grande maestro veneziano Lorenzo Lotto, che sulle pareti dispiega una miriade di personaggi raccolti attorno al Cristo vitae nel racconto delle storie di Santa Barbara e di Santa Brigida d’Irlanda
        Ingessi: Oratorio Suardi a Trescore Balneario: € 6

        Pranzo tipico in ristorante  e trasferimento a Brescia

        Brescia e Museo Santa Giulia
        Trasferimento a Brescia
        Visita guidata della Brixia romana con ingresso al parco archeologico (santuario, Capitolium, teatro e decumano massimo) e della sezione romana e longobarda del Museo di Santa Giulia sito Unesco

         oppure

        Brescia e Pinacoteca Tosio Martinengo
        Trasferimento a Brescia
        Visita guidata del centro storico di Brescia raccontato a partire dagli antichi Romani fino all’età dei Dogi veneziani e visita guidata ai capolavori della pinacoteca più importante della città (Raffello, Foppa, Savoldo, Moretto, Romanino, Lotto, Canova)

        Cena e Pernottamento

        TERZO GIORNO

        Trasferimento sul Lago di Garda con visita Sirmione e Desenzano
        oppure il Lago d’Iseo con Montisola

        Lago di garda: Sirmione e Desenzano in compagnia degli antichi romani
        Trasferimento sul Lago di Garda
        Visita guidata del centro storico di Sirmione con ingresso alla Rocca Scaligera e al sito archeologico delle Grotte di Catullo, attraversando la penisola a picco sul lago tar vicoli e stradine medioevali, che toccano le terme e la casa di Maria Callas
        Ingressi: Rocca di Sirmione: € 6 – Grotte di Catullo a Sirmione: € 5

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

        oppure

        Trasferimento a Desenzano sul Garda
        Visita guidata della villa romana, della Cattedrale e degli esterni del Castello all’interno di uno dei borghi più ridenti del lago
        Ingressi: Domus Romana a Desenzano: € 4

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

         oppure

        Lago d’Iseo con Iseo e Montisola: sull’isola lacustre piu’ grande d’Europa
        Trasferimento a Iseo
        Visita guidata del centro storico di Iseo con la Parrocchiale, il Castello e le piazze storiche che ruotano attorno al lungolago

        Pranzo tipico in ristorante in corso di escursione

         Trasferimento a Sulzano o in alternativa navigazione sul Lago d’Iseo in direzione di Montisola e visita di uno o due dei suoi centri più caratteristici tra cui Peschiera Maraglio, dove nel suo Visit Center si illustra l’antica attività tuttora in essere di produzione artigianale delle reti da pesca e da calcio
        Traghetto Sulzano Montisola andata e ritorno: € 5

        Fine dei servizi

        Guida certificata: Tosca Rossi

        Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

        Qualora non fossero indicati nell'articolo
        i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
        verranno comunicati
        in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

        Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
        Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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          Week end – Sapori e Saperi in alta Valle Seriana

          Week end – Sapori e Saperi in alta Valle Seriana

          Week end – Sapori e Saperi in alta Valle Seriana

            • Due visite guidate intera giornata
            • Due pranzi in ristorante con incluso bevande
            • Mezza pensione in hotel 3 stelle (cena e pernottamento)
            • Ingressi come da programma
            • Assicurazione RCT e medico bagaglio

            Gromo è uno dei Borghi più Belli d’Italia, secoli fa centro di produzione di spade pregiate, dove l’architettura contadina si mescola al medioevo e alle architetture stile liberty.
            Visitare Gromo è veramente un’esperienza da “viaggio nel tempo”. E’ un piccolo borgo arroccato sulla roccia, con torri e castelli che svettano a controllo della valle che corre poco sotto. Luogo strategico e centro nevralgico della produzione di spade a livello europeo, si fregia oggi di due riconoscimenti importanti: è uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
            All’arrivo incontro con la guida per iniziare la visita del Borgo partendo dalla chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Vincenzo, poco fuori dal centro, realizzata nel XII secolo in stile Romanico: tanto è austera all’esterno, quando ricchissima all’interno con un mix di affreschi medievali, stucchi barocchi, altari lignei dorati … un vero “effetto wow”!
            Passeggiando verso il centro storico si noteranno edifici in stile liberty di primo Novecento, ville di villeggiatura di facoltosi borghesi che all’inizio del secolo scorso hanno scelto Gromo come luogo di delizie per le loro vacanze. Inoltrandoci nel cuore del borgo ci perderemo tra le viuzze ciottolate dove gli edifici hanno conservato la tipica architettura bergamasca con pietre a vista e ballatoi in legno. Dall’alto del colle godremo del panorama sulla valle e sul borgo antico, con i suoi tre castelli che controllavano i viandanti a valle e in altura, verso i passi montani.
            Entreremo a Palazzo Milesi, sede del municipio e del Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene, dove coglieremo l’importanza economica di Gromo nei secoli, almeno fino al 1666 quando la potente esondazione del fiume Goglio spazzò via le numerose fucine che producevano spade con il ferro estratto dalle miniere di Valbondione. Nel museo ci accoglieranno i mercanti e gli acquirenti di spade affrescati a grandezza naturale in una sala dove si illustra questa fiorente economia che valse a Gromo l’appellativo di “Piccola Toledo”, la rinomata località spagnola dove si producevano armi bianche. Saremo attorniati da esempi di spade, pugnali, fioretti, alabarde.
            Sosta per il pranzo nel vicino paese di Parre dove si potrà degustare i loro squisiti ravioli chiamati Scarpinocc.

            Proseguimento del tour a Clusone ed incontro con la guida. Visiteremo l’Orologio Planetario Fanzago e l’Affresco del Trionfo della Morte e Danza Macabra, i due simboli della città. Passeggiando per le vie della cittadina medievale immagineremo il suo splendore nei secoli passati cercando le tracce degli affreschi che nel medioevo decoravano le facciate degli edifici del centro.
            In Piazza Orologio vi colpirà l’ingegno col quale Pietro Fanzago nel 1583 realizzò questo meccanismo, ancora perfettamente funzionante: l’Orologio segna le ore, i minuti, i segni zodiacali e tante altre cose, mostrandoci come nel XVI secolo gli uomini immaginavano l’universo. Entreremo nel palazzo del Comune dove capiremo perché il meccanismo dell’orologio è unico nel suo genere.
            Poco più sopra, di fronte alla Basilica, l’affresco del Trionfo della Morte e Danza Macabra campeggia sulla facciata dell’Oratorio dei Disciplini da oltre 500 anni: è unico in Europa nel suo genere e, nonostante la sua veneranda età, ha ancora molto da dire a noi uomini del XXI secolo.
            Entreremo nella chiesetta dei Disciplini, dove tutte le pareti sono ricoperte di affreschi come una Bibbia figurata per i fedeli che non sapevano leggere.
            La visita si concluderà assaggiando il Biscotto Clusone preparato dalla Pasticceria Trussardi nel 2001 ha riscoperto un’antica ricetta degli inizi del ‘900 e per decenni andata perduta. Mantegazza infatti elaborò il Biscotto Clusone nel 1920 e lo produsse fino agli anni Cinquanta quando cessò l’attività e abbandonò la Valle Seriana. Il Biscotto Clusone è una via di mezzo tra la meringa e l’amaretto, ricoperto da finissimo cioccolato fondente.
            Trasferimeto in hotel per cena e pernottamento.

            Prima colazione in hotel e trasferimento in bus per raggiungere Rovetta, curioso che un paesino di 4.000 abitanti come Rovetta conservi un’opera d’arte di uno dei più noti artisti italiani del Settecento, conosciuto in tutto il mondo: il pittore Giambattista Tiepolo.
            Rovetta infatti stupisce per la ricchezza della sua storia e delle sue tradizioni: qui nacquero gli scultori Fantoni che lavorarono per 400 anni decorando di sculture in legno e marmo moltissime chiese in provincia (Andrea fu chiamato “il Michelangelo del legno”!); da qui partì Antonio Pedrocchi che a Padova gestì il famosissimo Caffè Pedrocchi, importante laboratorio di idee risorgimentali; nel 1911 si costruì uno dei primissimi ponti in Italia in cemento armato a struttura leggera; il mais tipico è protetto dal marchio De.C.O, la “patata bianca di Rovetta” era un ortaggio pregiato ai Mercati Generali di Milano e i ravioli si chiamano “Bertù” come le orecchie degli asini. La “Pala di Ognissanti” è una vibrante composizione di Tiepolo, nato a Venezia, famoso in tutta Europa per le sue straordinarie composizioni profane e celebrative di ricchi committenti che volevano decorare i loro palazzi. Altrettanto celebri sono le sue opere religiose. Proprio lì sotto, nascosti dall’altare, divertentissimi piccoli ometti del coro sono scolpiti nel legno in posizioni bizzarre e sembra che ci stiano prendendo in giro: chi a quattro zampe, chi ci volta la schiena, chi si toglie una spina dal piede.
            Andremo poi a conoscere gli scultori Fantoni nella loro casa-museo , un esempio unico e ben conservato di come funziona una bottega di scultura, con numerosissime testimonianze di bozzetti, modellini, disegni operativi, libri mastri, lettere. Aggirarsi nella casa, dall’architettura tipicamente bergamasca, sarà come fare un salto all’indietro nel tempo: dalla stalla, al fienile, alle camere da letto, quelle di rappresentanza e alla cucina, dove tutto è rimasto come allora!
            Pranzo tipico in ristorante.

            Nel pomeriggio trasferimento a Cerete Basso, Il paese dei mulini, dove si vedono i lavori di un tempo e in chiesa si resta sorpresi dal dipinto di altissima qualità del Guardi e da una misteriosa cripta
            Cerete Basso, tra la ValSeriana e la Val Cavallina, a metà tra Bergamo e Brescia, è veramente un gioiellino delle prealpi Orobie poco conosciuto, che vi sorprenderà. Un paese che un tempo era ricco di mulini che sfruttavano l’acqua dei purissimi ruscelli (dove ancora vivono i gamberi di fiume!). Si sviluppa alla confluenza dell’antica Via Mulina e della Via del Ferro, luogo di transito, in antico, di merci (armi e attrezzi in ferro) che dalla Val Borlezza erano destinati al commercio con il resto d’Europa. Nella chiesa parrocchiale si trova un dipinto di altissima qualità di Gianantonio Guardi (veneziano cognato di Giambattista Tiepolo e fratello del celebre vedutista!), teleri giganteschi di Antonio Cifrondi (il clusonese che dà il nome una centralissima via di Clusone) e una cripta misteriosa.
            Sotto il presbiterio infatti la cripta fu decorata nel ‘600 con stucchi con immagini cristiane e déi pagani. Ne fu ordinata la rimozione e il committente fu stranamente assassinato… Recentemente alcuni studi hanno ricostruito il complesso significato di questa decorazione, un viaggio simbolico dell’anima tra fede religiosa e conoscenza classica.
            Proseguimento del tour all’antico mulino Giudici dove Flavio, espertissimo di panificazione, ci mostrerà come ancora oggi macina la farina. Il progetto di cui fa parte, la Filiera del Pane bergamasco è stato insignito nel 2020 del riconoscimento della Bandiera Verde di Legambiente, per la valorizzazione delle produzioni cerealicole biologiche delle Valli Bergamasche, con attenzione alla sostenibilità. I volontari dell’Associazione
            “La Sorgente” attiveranno il mulino per la corteccia (in dialetto bergamasco “Ol pestú de la rösca”) un grosso pestone attivato ad acqua che serviva per polverizzare la corteccia dalla quale estrarre il tannino per conciare le pelli.
            Visiteremo poi il museo etnografico MACER dei Mulini della Macinazione dei Cereali, allestito nella antichissima chiesetta di San Rocco, con approfondimenti sui cereali antichi tipici del luogo e antiche macchine da lavoro.
            Concluderemo assaggiando i prodotti da forno biologici e assolutamente a km zero, che si possono acquistare al negozio del mulino.

            Guida turistica certificata: Laura Benzoni

            Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

            Qualora non fossero indicati nell'articolo
            i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
            verranno comunicati
            in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

            Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
            Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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              GROMO E CERETE

              GROMO E CERETE

              GROMO E CERETE

              GROMO E CERETE

              • La Toledo bergamasca e il paese dei mulini
              • Tuor guidato di una giornata
              • Visita guidata intera giornata
              • Pranzo in ristorante con incluso bevande
              • Bus gran turismo
              • Ingressi come da programma
              • Assicurazione RCT

              Gromo è uno dei Borghi più Belli d’Italia, secoli fa centro di produzione di spade pregiate, dove l’architettura contadina si mescola al medioevo e alle architetture stile liberty.
              Visitare Gromo è veramente un’esperienza da “viaggio nel tempo”. E’ un piccolo borgo arroccato sulla roccia, con torri e castelli che svettano a controllo della valle che corre poco sotto. Luogo strategico e centro nevralgico della produzione di spade a livello europeo, si fregia oggi di due riconoscimenti importanti: è uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
              All’arrivo incontro con la guida per iniziare la visita del Borgo partendo dalla chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Vincenzo, poco fuori dal centro, realizzata nel XII secolo in stile Romanico: tanto è austera all’esterno, quando ricchissima all’interno con un mix di affreschi medievali, stucchi barocchi, altari lignei dorati … un vero “effetto wow”!
              Passeggiando verso il centro storico si noteranno edifici in stile liberty di primo Novecento, ville di villeggiatura di facoltosi borghesi che all’inizio del secolo scorso hanno scelto Gromo come luogo di delizie per le loro vacanze. Inoltrandoci nel cuore del borgo ci perderemo tra le viuzze ciottolate dove gli edifici hanno conservato la tipica architettura bergamasca con pietre a vista e ballatoi in legno. Dall’alto del colle godremo del panorama sulla valle e sul borgo antico, con i suoi tre castelli che controllavano i viandanti a valle e in altura, verso i passi montani.
              Entreremo a Palazzo Milesi, sede del municipio e del Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene, dove coglieremo l’importanza economica di Gromo nei secoli, almeno fino al 1666 quando la potente esondazione del fiume Goglio spazzò via le numerose fucine che producevano spade con il ferro estratto dalle miniere di Valbondione. Nel museo ci accoglieranno i mercanti e gli acquirenti di spade affrescati a grandezza naturale in una sala dove si illustra questa fiorente economia che valse a Gromo l’appellativo di “Piccola Toledo”, la rinomata località spagnola dove si producevano armi bianche. Saremo attorniati da esempi di spade, pugnali, fioretti, alabarde.
              Sosta per il pranzo nel vicino paese di Parre dove si potrà degustare i loro squisiti ravioli chiamati Scarpinocc.

              Nel pomeriggio trasferimento a Cerete Basso, Il paese dei mulini, dove si vedono i lavori di un tempo e in chiesa si resta sorpresi dal dipinto di altissima qualità del Guardi e da una misteriosa cripta
              Cerete Basso, tra la ValSeriana e la Val Cavallina, a metà tra Bergamo e Brescia, è veramente un gioiellino delle prealpi Orobie poco conosciuto, che vi sorprenderà. Un paese che un tempo era ricco di mulini che sfruttavano l’acqua dei purissimi ruscelli (dove ancora vivono i gamberi di fiume!). Si sviluppa alla confluenza dell’antica Via Mulina e della Via del Ferro, luogo di transito, in antico, di merci (armi e attrezzi in ferro) che dalla Val Borlezza erano destinati al commercio con il resto d’Europa. Nella chiesa parrocchiale si trova un dipinto di altissima qualità di Gianantonio Guardi (veneziano cognato di Giambattista Tiepolo e fratello del celebre vedutista!), teleri giganteschi di Antonio Cifrondi (il clusonese che dà il nome una centralissima via di Clusone) e una cripta misteriosa.
              Sotto il presbiterio infatti la cripta fu decorata nel ‘600 con stucchi con immagini cristiane e déi pagani. Ne fu ordinata la rimozione e il committente fu stranamente assassinato… Recentemente alcuni studi hanno ricostruito il complesso significato di questa decorazione, un viaggio simbolico dell’anima tra fede religiosa e conoscenza classica.
              Proseguimento del tour all’antico mulino Giudici dove Flavio, espertissimo di panificazione, ci mostrerà come ancora oggi macina la farina. Il progetto di cui fa parte, la Filiera del Pane bergamasco è stato insignito nel 2020 del riconoscimento della Bandiera Verde di Legambiente, per la valorizzazione delle produzioni cerealicole biologiche delle Valli Bergamasche, con attenzione alla sostenibilità. I volontari dell’Associazione
              “La Sorgente” attiveranno il mulino per la corteccia (in dialetto bergamsco “Ol pestú de la rösca”) un grosso pestone attivato ad acqua che serviva per polverizzare la corteccia dalla quale estrarre il tannino per conciare le pelli.
              Visiteremo poi il museo etnografico MACER dei Mulini della Macinazione dei Cereali, allestito nella antichissima chiesetta di San Rocco, con approfondimenti sui cereali antichi tipici del luogo e antiche macchine da lavoro.
              Concluderemo assaggiando i prodotti da forno biologici e assolutamente a km zero, che si possono acquistare al negozio del mulino.

              Guida turistica certificata: Laura Benzoni

              Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

              Qualora non fossero indicati nell'articolo
              i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
              verranno comunicati
              in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

              Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
              Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                CLUSONE E ROVETTA

                CLUSONE E ROVETTA

                CLUSONE E ROVETTA

                CLUSONE E ROVETTA

                • Medioevo e arte  tra il Tiepolo e la bottega dei Fantoni
                • Tour guidato di una giornata
                • Quota individuale di partecipazione: € 75
                • Visita guidata intera giornata
                • Pranzo in ristorante con incluso bevande
                • Bus gran turismo
                • Ingressi come da programma
                • Assicurazione RCT

                Arrivo in bus a Clusone ed incontro con la guida .Visiteremo l’Orologio Planetario Fanzago e l’Affresco del Trionfo della Morte e Danza Macabra, i due simboli della città. Passeggiando per le vie della cittadina medievale immagineremo il suo splendore nei secoli passati cercando le tracce degli affreschi che nel medioevo decoravano le facciate degli edifici del centro.
                In Piazza Orologio vi colpirà l’ingegno col quale Pietro Fanzago nel 1583 realizzò questo meccanismo, ancora perfettamente funzionante: l’Orologio segna le ore, i minuti, i segni zodiacali e tante altre cose, mostrandoci come nel XVI secolo gli uomini immaginavano l’universo. Entreremo nel palazzo del Comune dove capiremo perché il meccanismo dell’orologio è unico nel suo genere.
                Poco più sopra, di fronte alla Basilica, l’affresco del Trionfo della Morte e Danza Macabra campeggia sulla facciata dell’Oratorio dei Disciplini da oltre 500 anni: è unico in Europa nel suo genere e, nonostante la sua veneranda età, ha ancora molto da dire a noi uomini del XXI secolo.
                Entreremo nella chiesetta dei Disciplini, dove tutte le pareti sono ricoperte di affreschi come una Bibbia figurata per i fedeli che non sapevano leggere.
                La visita si concluderà assaggiando il Biscotto Clusone preparato dalla Pasticceria Trussardi nel 2001 ha riscoperto un’antica ricetta degli inizi del ‘900 e per decenni andata perduta. Mantegazza infatti elaborò il Biscotto Clusone nel 1920 e lo produsse fino agli anni Cinquanta quando cessò l’attività e abbandonò la Valle Seriana. Il Biscotto Clusone è una via di mezzo tra la meringa e l’amaretto, ricoperto da finissimo cioccolato fondente.

                Previsto un pranzo in ristorante con piatti tipici del territorio.

                 

                Nel pomeriggio trasferimento di 2 km per raggiungere Rovetta, curioso che un paesino di 4.000 abitanti come Rovetta conservi un’opera d’arte di uno dei più noti artisti italiani del Settecento, conosciuto in tutto il mondo: il pittore Giambattista Tiepolo.

                Rovetta infatti stupisce per la ricchezza della sua storia e delle sue tradizioni: qui nacquero gli scultori Fantoni che lavorarono per 400 anni decorando di sculture in legno e marmo moltissime chiese in provincia (Andrea fu chiamato “il Michelangelo del legno”!); da qui partì Antonio Pedrocchi che a Padova gestì il famosissimo Caffè Pedrocchi, importante laboratorio di idee risorgimentali; nel 1911 si costruì uno dei primissimi ponti in Italia in cemento armato a struttura leggera; il mais tipico è protetto dal marchio De.C.O, la “patata bianca di Rovetta” era un ortaggio pregiato ai Mercati Generali di Milano e i ravioli si chiamano “Bertù” come le orecchie degli asini…

                La “Pala di Ognissanti” è una vibrante composizione di Tiepolo, nato a Venezia, famoso in tutta Europa per le sue straordinarie composizioni profane e celebrative di ricchi committenti che volevano decorare i loro palazzi. Altrettanto celebri sono le sue opere religiose. Proprio lì sotto, nascosti dall’altare, divertentissimi piccoli ometti del coro sono scolpiti nel legno in posizioni bizzarre e sembra che ci stiano prendendo in giro: chi a quattro zampe, chi ci volta la schiena, chi si toglie una spina dal piede

                Andremo poi a conoscere gli scultori Fantoni nella loro casa-museo , un esempio unico e ben conservato di come funziona una bottega di scultura, con numerosissime testimonianze di bozzetti, modellini, disegni operativi, libri mastri, lettere. Aggirarsi nella casa, dall’architettura tipicamente bergamasca, sarà come fare un salto all’indietro nel tempo: dalla stalla, al fienile, alle camere da letto, quelle di rappresentanza e alla cucina, dove tutto è rimasto come allora!

                 

                guida turistica certificata: Laura Benzoni

                Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                Qualora non fossero indicati nell'articolo
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                in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                  Selvino – L’altipiano dei cristalli

                  Selvino – L’altipiano dei cristalli

                  Selvino – L’altipiano dei cristalli

                  SELVINO

                  L’altipiano dei cristalli

                  Tour guidato di una giornata

                  • Visita guidata intera giornata
                  • Pranzo in ristorante incluso bevande
                  • Ingressi come da programma
                  • Assicurazione RCT

                  Ore 9.30: ritrovo in piazza Chiesa per visitare la chiesa parrocchiale e la chiesetta di San Rocco. Passeggiata nel centro storico fino al negozio di artigianato del legno “Creadele”, all’antico Borgo Taramelli e all’edificio di Sciesopoli, ex colonia fascista che ospitò orfani ebrei nel secondo dopoguerra.
                  Incontro con le esperte delle “Stelle di Selvino”. L’altipiano di Selvino nasconde un segreto, o meglio, migliaia di piccoli segreti. Sono i “quarzi del Selvino”, piccoli cristalli che affiorano dalla terra come fiori preziosi. Variano da pochi millimetri a diversi centimetri, sono simmetrici o irregolari, piccoli gioielli della terra. Uno strano fenomeno li ha formati nel corso di centinaia di migliaia di anni. Da dove provengono? Perché si sono formati? E’ stata esclusa l’ipotesi vulcanica, non essendoci stati vulcani. Le valli dove è inserito l’altopiano di Selvino sono invece conosciute per la presenza delle doline carsiche, depressioni a imbuto che, riempiendosi d’acqua, non danno mai luogo a laghetti, ma filtrano la pioggia arricchendo corsi d’acqua sotterranei. Queste doline potrebbero essere insenature di formazione dei cristalli, perché l’acqua ristagnando avrebbe contribuito alla crescita di alcuni quarzi. Ipotesi vera o falsa, resta il fatto che il terreno ne è pieno, sembra di camminare sul cielo, perché attorno brillano, al contatto con il sole, migliaia di queste misteriose “stelle del Selvino”.

                  Pranzo in ristorante incluso bevande

                  Ore 15.00: ritrovo al Santuario del Perello, gioiello medievale con tre chiese una dentro l’altra, affreschi ed ex voto segno della devozione popolare. Il Santuario della Madonna di Perello, anticamente denominato “Oratorio della Beata Vergine Maria ad Elisabetta nel Bosco del Perello”, si trova sulla strada che da Selvino porta alla Valle Serina, ed è uno dei più antichi della Bergamasca. Era il 2 luglio dell’anno 1413, un tempo festa della Visitazione di Maria: il contadino Ruggero Gianforte De Grigis di Rigosa si trovava sul monte Perello intento a falciare fieno. Ad un tratto vide davanti a sé una bellissima Signora. In un primo momento incerto della visione si dice che non fece nessun cenno di riverenza. Ben presto nella seconda apparizione il buon contadino si scoprì il capo e si pose in ginocchio davanti ad essa. Di fronte a questo gesto, la Madonna prese la parola chiedendo a Ruggero di riferire ai suoi compaesani che in quel luogo venisse costruita una chiesa in suo onore ed in venerazione del mistero della sua visita a Santa Elisabetta. Nella terza e quarta apparizione per confermare il suo desiderio e vincere l’incredulità dei vicini, la Signora promise e poi fece nascere da un ceppo di faggio rinsecchito un ramoscello d’olivo. Gli abitanti di Rigosa e Sambusita su invito del veggente si recarono sul posto, constatarono con i loro occhi il miracolo e si misero all’opera. Iniziarono cosi a costruire la prima delle tre chiese che oggi compongono il complesso del santuario. In questa prima chiesa venne rinchiuso il ceppo di faggio secco su cui era spuntato il ramo d’olivo.

                   guida turistica certificata: Laura Benzoni

                  Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                  Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
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                    I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

                    I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

                    I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

                    La Bergamasca è sempre stata e continua ad essere terra di grande religiosità. Vi si possono trovare luoghi molto famosi ai quali giungono pellegrini da tutta Italia e da varie nazioni europee come il piccolo paese di Sotto il Monte che ha dato i natali a Papa Giovanni XXIII o Caravaggio, non solo luogo d’origine del pittore Michelangelo Merisi ma anche sede del santuario di Nostra Signora del Fonte.

                    Accanto ad essi però esistono tantissimi altri santuari dedicati alla Madonna, nella provincia di Bergamo se ne contano ben centosei, che per quanto siano poco noti e nascosti negli angoli più remoti del territorio racchiudono in sé grandi storie e fascino.

                    L’itinerario che proponiamo, nell’arco di una giornata, porterà i visitatori alla scoperta proprio di alcuni dei più suggestivi seppur meno conosciuti santuari mariani della bergamasca in un viaggio attraverso la pianura, la Val Brembana e la Val Seriana.

                    Il tour parte dal Santuario di Nostra Signora della Preghiera, meglio noto come che si trova nella campagna attorno a Stezzano. Secondo la tradizione nel XII secolo qui esisteva una cappella con l’immagine della Madonna, alla quale i contadini della zona erano molto devoti. Un giorno una donna vi scorse una gran luce e le apparve la Madonna con il Bambino. A seguito di un tale evento si decise di erigere in quel luogo una piccola chiesetta. Successivamente nel maggio 1586 da un pilastro con affrescata la Madonna cominciò a sgorgare acqua e un paio di mesi dopo la Madonna riapparve a due bambine e in seguito ad altre persone. Ecco che quindi al posto della precedente chiesetta si decise di costruire attorno al pilastro con l’effige miracolosa un più grande santuario. L’aspetto attuale però lo si deve ad ulteriori lavori di ampliamento e abbellimento che sono stati realizzati nel corso dell’Ottocento. All’interno si potranno ammirare l’affresco miracoloso conservato dietro l’altare maggiore e le preziose opere d’arte che decorano l’intero edificio.

                    Dalla pianura ci si sposta poi in Val Brembana, precisamente a Sant’Omobono Imagna nella piccola frazione di Cepino. Qui sorge il Santuario della Madonna della Cornabusa che trovandosi all’interno di una grotta naturale, aperta in una montagna a strapiombo sulla valle, è sicuramente il più caratteristico di tutta la bergamasca. “… E’ il Santuario più bello che esista, perchè non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”. Così diceva Angelo Giuseppe Roncalli, che sostò qui in preghiera proprio pochi giorni prima di essere eletto Papa Giovanni XXII. La storia racconta che nel XIV secolo un’anziana donna cercò rifugio in una caverna per scampare alle violentissime lotte tra guelfi e ghibellini. Portò con sé una statua rappresentante la Madonna Addolorata che rimase nella grotta anche dopo che la pace fu ristabilita. Anni dopo una pastorella sordomuta la trovò, grazie ad essa riacquistò l’uso della parola e dell’udito e tornò a casa per raccontare il fatto ai genitori. La notizia ben presto si diffuse per la Valle, nacque una viva devozione e all’interno della grotta si costruì una cappella, che nel tempo fu ampliata e decorata.

                    Prima di passare ai santuari mariani della Val Seriana è necessaria una pausa pranzo a base dei gustosi prodotti tipici delle valli bergamasche in modo da poter continuare l’itinerario pomeridiano con rinnovato entusiasmo.

                    La tappa successiva è Ponte Nossa, dove sorge il Santuario della Madonna delle Lacrime. L’interno è caratterizzato dalla ricchezza degli affreschi, delle pitture e delle raffigurazioni sacre, ma l’elemento più importante da ammirare è l’immagine miracolosa della Madonna cui il santuario è dedicato. Si tratta di un affresco rappresentante Gesù Crocifisso con accanto San Giovanni e Maria che in origine si trovava sulla facciata esterna della chiesa. Nel 1511 una giovane fanciulla che con alcune coetanee stava pascolando un gregge nelle vicinanze, vide l’occhio sinistro della Madonna piangere lacrime di sangue. Si tratta della prima lacrimazione di sangue di un’immagine mariana debitamente documentata nella storia e ancora oggi il santuario è meta di numerosi e frequenti pellegrinaggi.

                    Per concludere, a poca distanza si può facilmente raggiungere il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio. Fu costruito nei primi anni del Seicento in modo da incorporare al suo interno la stanza della casa in cui vivevano le due bambine del paese a cui apparve la Madonna. Anche qui numerose sono le opere d’arte visibili all’interno realizzate per decorare l’edificio nel corso dei secoli.

                    Quello proposto è un cammino fatto per scoprire i più importanti e suggestivi luoghi di fede della bergamasca, ancora oggi oggetto di continui pellegrinaggi. La loro storia, le opere d’arte che racchiudono, i contesti naturali in cui sono inseriti li rendono opere uniche in grado di donare ai visitatori un’esperienza religiosa intima e indimenticabile.

                     

                    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 40 persone
                    Quota a persona: da € 60
                    La quota comprende:
                    Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
                    Guida a disposizione per tutto il tour
                    Pranzo tipico in ristorante con bevande incluse
                    Assicurazioni e copertura e Rct

                    Con il contributo di Regione Lombardia

                    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                    Qualora non fossero indicati nell'articolo
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                      IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO

                      IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO

                      IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO

                      Il Santuario mariano più importante della Provincia di Bergamo nonché il più conosciuto è sicuramente quello di Nostra Signora del Fonte presso Caravaggio.

                      Ogni anno milioni di pellegrini giungono fin qui per vivere un’esperienza di profonda religiosità nel luogo in cui più di ogni altro l’apparizione della Madonna ha lasciato un forte segno.

                      I visitatori, per la maggior parte fedeli fortemente devoti, si recano al Santuario per ammirare la magnificenza della struttura, per scoprire la storia della sua nascita e per vedere con i propri occhi l’acqua miracolosa che ancora oggi sgorga dalla Sacra Fonte comparsa nel punto esatto in cui apparve la Vergine.

                      L’itinerario proposto si svolgerà nell’arco di una mezza giornata.

                      • Per prima cosa si realizzerà un’accurata visita guidata poiché per vivere appieno questa esperienza è importante comprendere fino in fondo sia l’aspetto spirituale del Santuario tramite il racconto degli eventi miracolosi avvenuti nei secoli passati, sia l’aspetto storico e artistico che ha portato alla realizzazione di un luogo di fede di tale bellezza e imponenza. A seguire si potrà vivere un momento più intimo sostando in preghiera all’interno della Chiesa e assistendo ad una delle consuete celebrazioni della Santa Messa.

                      Il giorno 26 maggio 1432 nei campi della zona di Caravaggio la Madonna apparve ad una giovane contadina di nome Giannetta. Quando la donna raccontò l’accaduto in molti si recarono nel luogo dell’apparizione e vi trovarono una fonte dalla quale sgorgava acqua in grado di portare guarigione. Si decise allora di costruire una piccola Chiesa per celebrare il miracolo. Fu poi nel corso della seconda metà del Cinquecento che il cardinale Carlo Borromeo, allora in visita a Bergamo, ordinò di far edificare al posto della primitiva chiesetta un grande Santuario, il cui progetto fu affidato all’architetto Pellegrino Tibaldi.

                      • Per raggiungere la Chiesa oggi si percorre un viale d’accesso particolarmente scenografico, largo quasi 30 metri che è stato realizzato per sostituire l’originario viottolo attraverso i campi. Una volta giunti di fronte ad esso, dall’esterno il Santuario ci appare come un insieme grandioso. La Chiesa è completamente circondata da portici ed ha una pianta a croce latina con un transetto sormontato da cupola che la divide in due bracci. L’interno è suntuoso, ricco di decorazioni e opere d’arte ed è per lo più una creazione ottocentesca.
                      • Di particolare importanza è il Sacro Speco, una piccola zona dietro l’altare maggiore in cui si può sostare in preghiera dinanzi ad un complesso scultoreo rappresentante la Madonna e la contadina Giannetta inginocchiata di fronte a lei.
                      • Il cuore del Santuario è però il Sacro Fonte, situato in un sotterraneo proprio al di sotto del Sacro Speco e a cui si accede dall’esterno della Chiesa. Si tratta di una lunga galleria rivestita completamente a mosaico in cui si trova una fontana poiché questo è il luogo in cui la Madonna fece la propria apparizione e l’acqua cominciò a sgorgare dal terreno. Vi si possono anche vedere esposti due curiosi manufatti, ossia una ghigliottina e un catenaccio spezzato, oggetti legati ad altri eventi miracolosi avvenuti nel corso dei secoli e attribuiti alla Vergine della Fonte. Infine si può ammirare la statua della Madonna con un epigrafe che testimonia l’apparizione e che costituisce il documento più antico al riguardo.

                      Risulta quindi evidente come ai visitatori si offra un’esperienza fortemente emozionante e densa di significato alla scoperta di un luogo di fede caratterizzato da una grande ricchezza artistica e da una storia lunga e appassionante. Semplicemente un’esperienza da non perdere.

                      • Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 40 persone
                      • Quota a persona: da € 60
                      • La quota comprende:

                      Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
                      Guida
                      Pranzo tipico in ristorante
                      Assicurazioni e copertura e Rct

                      Possibilita’ di abbinare questa visita di mezza giornata ,inserendo per il  pomeriggio:

                      Bergamo (citta’ alta)

                      Sotto il Monte Papa Giovanni XXIII

                      Il villaggio operaio di Crespi d’Adda

                      Con il contributo di Regione Lombardia

                      Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                      Qualora non fossero indicati nell'articolo
                      i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                      verranno comunicati
                      in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                      Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                      Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                      CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


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