PRIMO TRATTO:
dalle Alpi al Lago di Como
Dalla Valle Spluga o dalla Val Bregaglia verso il Lago di Como, il nostro itinerario ripercorre le due grandi strade storiche transfrontaliere che da Coira in Svizzera, portavano verso il Lago di Como : la cosiddetta “strada inferiore” che attraversava il Passo dello Spluga e la “strada superiore” che toccava il Passo del Settimo. Questo primo tratto prevede due varianti: la prima con partenza dal Passo dello Spluga con escursione in giornata e la seconda con partenza dal Passo del Maloja con un programma di due giorni e una notte.
Variante a) dal Passo dello Spluga a Chiavenna (escursione in giornata)
Questa prima tappa ripercorre un tratto dello storico Grand Tour: celebri personaggi fra fra cui Goethe, Turner, Nietsche, Einstein per fare qualche nome, attraversarono il maestoso e celebre passo dello Spluga, considerato “sublime” per la bellezza e la grandiosità dei suoi scenari naturali, caratterizzati, come testimoniano i viaggiatori dell’epoca, da gole, “da torrenti impetuosi, da “caurghe”, da ghiacciai perenni, da pareti rocciose solcate da strade impossibili e da quei “sovrumani silenzi” che annichilivano il pensiero al cospetto di una natura cosí “smisurata”. La bellezza selvaggia dello Spluga ispirò numerose vedute artistiche che gli resero il merito di essere annoverato fra i più bei passi alpini. Lo Spluga,era considerato il passaggio più rapido e diretto che collegava l’Europa all’Italia e alle sue bellezze naturalistiche, fra cui il lago di Como, le sue città d’arte e i luoghi di pellegrinaggio.
Programma:
Partenza da Montespluga o Madesimo e discesa verso Chiavenna, attraversando l’intera Val san Giacomo dove, in pochi chilometri, si passa dalla prateria alpina dei 2.100 m. del Passo Spluga alla vegetazione mediterranea di Chiavenna attraversando folti castagneti e piccolo borghi rurali il tutto dominato da alte montagne e vertiginose falesie con resti di paleofrane. Lungo il percorso sosta a Campodolcino e visita del “Muvis”, lo splendido ecomuseo della Vallespluga, dedicato alla cultura della valle e all’importante Via Spluga. Il Muvis offre ai visitatori la possibilità di fruire della sua biblioteca specialistica sulla montagna e dell’archivio che custodisce una ricca collezione di cartoline d’epoca e interessanti documenti di vario genere.
Arrivo a Chiavenna – Cena a base dei piatti della tradizione e pernottamento.
Variante b) Dal Septimer Pass (o Passo del Settimo) a Chiavenna – 2 giorni / 1 notte
Negli “Annales Stadenses”, scritti intorno alla metà del XIII secolo, sono descritti gli itinerari che i pellegrini del nord Europa potevano seguire per raggiungere Roma o Gerusalemme. In una possibilità di percorso per il viaggio di ritorno, la guida suggerisce a coloro che provengono dalla Svevia e dalle regioni circostanti, di passare il lago di Como, e, attraversato il Septimer Pass , di raggiungere le proprie terre.Il Septimer o Settimo o Pass da Sett (2311 m.) fu utilizzato in epoca romana per collegare Chiavenna e il lago di Como, quindi Milano e la Pianura Padana, con Coira, capitale della Rezia. I viaggiatori montavano su slitte o speciali ceste con stanghe o portantine. Nell’Ottocento, quando le strade dei maggiori passi vennero rese carrozzabili, il Septimer rimase una mulattiera.
Primo giorno: partenza da Maloja verso il Passo del Settimo: il percorso è faticoso ma regala impagabili emozioni suscitate da suggestivi panorami sulla Val Bregaglia e l’Engadina. Lungo il trekking passerete dal Passo del Lunghin, chiamato il “Passo dei Tre Mari” avendo una singolare caratteristica: qui infatti si dividono le acque del Reno che si getta nel Mare del Nord, dell’Adda e quindi del Po che si getta nel Mar Adriatico e nel Mediterraneo, e del Danubio che arriva al Mar Nero. Arrivo a Casaccia e pernottamento (in alternativa è possibile ritornare a Maloja o altra località dell’Engadina da cui si è partiti) o proseguire fino a Chiavenna.
Secondo giorno: attraverso la Val Bregaglia, si partirà verso Chiavenna. Resterete affascinanti dalle alte cime del Pizzo Cengalo, del Pizzo Badile e della Sciora, dai castagni, dai borghi rimasti intatti nel tempo con chiese, torri, antichi mulini. Seguendo il percorso dell’Acqua, non può mancare la visita al Mulino Scartazzini, nel bellissimo borgo di Promontogno: costruito nella seconda metà del Seicento, è attualmente gestito dalla nona e dalla decima generazione dell‘omonima famiglia. Le Cascate dell’Acqua Fraggia, nell’antico borgo di Borgonuovo Piuro a pochi chilometri da Chiavenna vi lasceranno senza fiato. Le cascate, le cui acque provengono dal Passo del Lunghin. con il loro maestoso spettacolo, impressionarono pure Leonardo da Vinci che “trovandosi a passare per Valle di Ciavenna” ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo “Codice Atlantico”: “Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…”.
Arrivo a Chiavenna, cena a base dei piatti della tradizione in un tipico “crotto”. I crotti sono cavità formatasi all’interno di una frana, dove circolano correnti d’aria a temperature costanti 6°/8°nei quali sono stati ricavati tipici ristoranti dove potrete assaporare la famosa “bresaola”, i tipici gnocchetti della Valchiavenna e i biscottini di Prosto.
Pernottamento. (Durata percorso: 2 giorni/ 1 notte)