UNA GIORNATA A GROMO E CLUSONE

UNA GIORNATA A GROMO E CLUSONE

UNA GIORNATA A GROMO E CLUSONE

Arrivo in mattinata a Clusone, capoluogo dell’Alta Valle Seriana, in provincia di Bergamo, sull’omonimo Altipiano. Clusone Ha una storia medioevale molto importante e conserva il centro abitato con numerose ville e residenze nobiliari. .
Incontro con la guida e visita alla cittadina che custodisce il prezioso Orologio Astronomico Fanzago del 1583,  che segna luna, sole, pianeti,stagioni, ovviamente le ore e minuti visitabile eccezionalmente anche all’interno, a cui seguirà la visita al Museo Arte e Tempo che raccoglie orologi di torri e campanili. E’ anche Museo di opere d’arte di famosi pittori di interesse mondiale.
Si visiterà anche l’antica chiesa dei Disciplini, con gli affreschi esterni della Danza Macabra e del Trionfo della Morte. In Basilica si ammireranno opere di artisti come il Tiepolo. Si potrà anche passeggiare nel centro storico tra botteghe artigiane e negozi di un tempo. Possibilità di visita alla Chiesa del Paradiso, esempio delle prime chiese cristiane, oppure agli affreschi medioevali devozionali di San Defendente.

Pranzo in tipica trattoria in località Parre a base di affettati locali e Scarpinocc dePar (tipici casoncelli alla bergamasca senza carne conditi con burro di malga)

  • Bus
  • Visita guidata e pranzo in trattoria tipica
  • Assicurazioni di legge

Al termine pranzo in ristorante con menu tipico, tra cio i famosi Scarpinocc de Par.
Ripresa del viaggio per trasferirsi nel Borgo di Gromo, uno dei più Belli d’Italia e visita guidata al piccolo ed affascinante centro storico. Ingresso e visita al Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene antiche. Visita all’antica parrocchiale di S. Giacomo e Vincenzo, appena fuori dall’abitato che ha visto varie aggiunte di stili al suo interno, con un fascino tutto particolare.

Al termine, partenza per il rientro con eventuale sosta ad Ardesio dove è possibile visitare liberamente l’antico Santuario della Madonna e il curioso museo delle Grazie Ricevute

CLUSONE
La nostra visita alla Città di Clusone seguirà un tempo scandito dall’affascinante Orologio Astronomico Fanzago, ripercorrerà le orme di grandi artisti che qui hanno lasciato il loro genio e ci accompagnerà alla scoperta di importanti palazzi testimoni di curiose ed emozionanti storie. Bandiera arancione del Touring Club Italiano, Clusone è da sempre uno dei più importanti centro culturali dell’alta ValSeriana. In Piazza dell’Orologio il caratteristico Orologio Astronomico Fanzago ci ricorda il movimento dell’universo intorno a noi. Facciamo ancora pochi passi per raggiungere la splendida Basilica di Clusone. L’imponente scalinata che ci accoglie è solo una delle meraviglie che tra poco scopriremo. Sulla facciata dell’Oratorio dei Disciplini: i cosiddetti affreschi della Morte e Giudizio, che raggruppano i tre temi iconografici medievali del Trionfo, della Danza Macabra e dell’incontro o Contrasto tra vivi e morti. Nel secentesco Palazzo Marinoni Barca, oggi residenza del MAT, Museo Arte Tempo, è in mostra una ricca collezione di opere, tra dipinti, disegni, sculture e sbalzi di artisti clusonesi e meccanismi di orologi a torre.

GROMO
Gromo, che fa parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia” ed ha ottenuto la “Bandiera arancione” del Touring Club Italiano, sorge su un promontorio roccioso, circondato da prati ed abetaie. Gromo, con le sue fucine, fu uno dei centri più importanti della lavorazione del ferro e la produzione di armi, di scudi e di corazze, tanto da essere chiamato la “piccola Toledo”. Oggi la Sala delle Armi del Palazzo Comunale ospita il MAP – Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene che conserva numerose armi forgiate nelle fucine della valle. In Piazza Dante, il centro storico, potrete ammirare il Castello Ginami (XIII sec.), la Chiesetta di San Gregorio che custodisce una bella pala del 1600 di Enea Salmeggia, tutt’intorno numerose case nobiliari risalenti al XV e XVI secolo, il cinquecentesco Palazzo Comunale e la fontana di marmo bianco risalente al 1400. Merita una visita anche la Chiesa Parrocchiale, impreziosita da un altare ligneo di scuola fantoniana e da complessi stucchi di epoca barocca.

Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

Qualora non fossero indicati nell'articolo
i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
verranno comunicati
in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


    OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

    FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

    GROMO E CERETE

    GROMO E CERETE

    GROMO E CERETE

    GROMO E CERETE

    • La Toledo bergamasca e il paese dei mulini
    • Tuor guidato di una giornata
    • Visita guidata intera giornata
    • Pranzo in ristorante con incluso bevande
    • Bus gran turismo
    • Ingressi come da programma
    • Assicurazione RCT

    Gromo è uno dei Borghi più Belli d’Italia, secoli fa centro di produzione di spade pregiate, dove l’architettura contadina si mescola al medioevo e alle architetture stile liberty.
    Visitare Gromo è veramente un’esperienza da “viaggio nel tempo”. E’ un piccolo borgo arroccato sulla roccia, con torri e castelli che svettano a controllo della valle che corre poco sotto. Luogo strategico e centro nevralgico della produzione di spade a livello europeo, si fregia oggi di due riconoscimenti importanti: è uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
    All’arrivo incontro con la guida per iniziare la visita del Borgo partendo dalla chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Vincenzo, poco fuori dal centro, realizzata nel XII secolo in stile Romanico: tanto è austera all’esterno, quando ricchissima all’interno con un mix di affreschi medievali, stucchi barocchi, altari lignei dorati … un vero “effetto wow”!
    Passeggiando verso il centro storico si noteranno edifici in stile liberty di primo Novecento, ville di villeggiatura di facoltosi borghesi che all’inizio del secolo scorso hanno scelto Gromo come luogo di delizie per le loro vacanze. Inoltrandoci nel cuore del borgo ci perderemo tra le viuzze ciottolate dove gli edifici hanno conservato la tipica architettura bergamasca con pietre a vista e ballatoi in legno. Dall’alto del colle godremo del panorama sulla valle e sul borgo antico, con i suoi tre castelli che controllavano i viandanti a valle e in altura, verso i passi montani.
    Entreremo a Palazzo Milesi, sede del municipio e del Museo delle Armi Bianche e delle Pergamene, dove coglieremo l’importanza economica di Gromo nei secoli, almeno fino al 1666 quando la potente esondazione del fiume Goglio spazzò via le numerose fucine che producevano spade con il ferro estratto dalle miniere di Valbondione. Nel museo ci accoglieranno i mercanti e gli acquirenti di spade affrescati a grandezza naturale in una sala dove si illustra questa fiorente economia che valse a Gromo l’appellativo di “Piccola Toledo”, la rinomata località spagnola dove si producevano armi bianche. Saremo attorniati da esempi di spade, pugnali, fioretti, alabarde.
    Sosta per il pranzo nel vicino paese di Parre dove si potrà degustare i loro squisiti ravioli chiamati Scarpinocc.

    Nel pomeriggio trasferimento a Cerete Basso, Il paese dei mulini, dove si vedono i lavori di un tempo e in chiesa si resta sorpresi dal dipinto di altissima qualità del Guardi e da una misteriosa cripta
    Cerete Basso, tra la ValSeriana e la Val Cavallina, a metà tra Bergamo e Brescia, è veramente un gioiellino delle prealpi Orobie poco conosciuto, che vi sorprenderà. Un paese che un tempo era ricco di mulini che sfruttavano l’acqua dei purissimi ruscelli (dove ancora vivono i gamberi di fiume!). Si sviluppa alla confluenza dell’antica Via Mulina e della Via del Ferro, luogo di transito, in antico, di merci (armi e attrezzi in ferro) che dalla Val Borlezza erano destinati al commercio con il resto d’Europa. Nella chiesa parrocchiale si trova un dipinto di altissima qualità di Gianantonio Guardi (veneziano cognato di Giambattista Tiepolo e fratello del celebre vedutista!), teleri giganteschi di Antonio Cifrondi (il clusonese che dà il nome una centralissima via di Clusone) e una cripta misteriosa.
    Sotto il presbiterio infatti la cripta fu decorata nel ‘600 con stucchi con immagini cristiane e déi pagani. Ne fu ordinata la rimozione e il committente fu stranamente assassinato… Recentemente alcuni studi hanno ricostruito il complesso significato di questa decorazione, un viaggio simbolico dell’anima tra fede religiosa e conoscenza classica.
    Proseguimento del tour all’antico mulino Giudici dove Flavio, espertissimo di panificazione, ci mostrerà come ancora oggi macina la farina. Il progetto di cui fa parte, la Filiera del Pane bergamasco è stato insignito nel 2020 del riconoscimento della Bandiera Verde di Legambiente, per la valorizzazione delle produzioni cerealicole biologiche delle Valli Bergamasche, con attenzione alla sostenibilità. I volontari dell’Associazione
    “La Sorgente” attiveranno il mulino per la corteccia (in dialetto bergamsco “Ol pestú de la rösca”) un grosso pestone attivato ad acqua che serviva per polverizzare la corteccia dalla quale estrarre il tannino per conciare le pelli.
    Visiteremo poi il museo etnografico MACER dei Mulini della Macinazione dei Cereali, allestito nella antichissima chiesetta di San Rocco, con approfondimenti sui cereali antichi tipici del luogo e antiche macchine da lavoro.
    Concluderemo assaggiando i prodotti da forno biologici e assolutamente a km zero, che si possono acquistare al negozio del mulino.

    Guida turistica certificata: Laura Benzoni

    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

    Qualora non fossero indicati nell'articolo
    i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
    verranno comunicati
    in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

    Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
    Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

    CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


      OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

      FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

      CLUSONE E ROVETTA

      CLUSONE E ROVETTA

      CLUSONE E ROVETTA

      CLUSONE E ROVETTA

      • Medioevo e arte  tra il Tiepolo e la bottega dei Fantoni
      • Tour guidato di una giornata
      • Quota individuale di partecipazione: € 75
      • Visita guidata intera giornata
      • Pranzo in ristorante con incluso bevande
      • Bus gran turismo
      • Ingressi come da programma
      • Assicurazione RCT

      Arrivo in bus a Clusone ed incontro con la guida .Visiteremo l’Orologio Planetario Fanzago e l’Affresco del Trionfo della Morte e Danza Macabra, i due simboli della città. Passeggiando per le vie della cittadina medievale immagineremo il suo splendore nei secoli passati cercando le tracce degli affreschi che nel medioevo decoravano le facciate degli edifici del centro.
      In Piazza Orologio vi colpirà l’ingegno col quale Pietro Fanzago nel 1583 realizzò questo meccanismo, ancora perfettamente funzionante: l’Orologio segna le ore, i minuti, i segni zodiacali e tante altre cose, mostrandoci come nel XVI secolo gli uomini immaginavano l’universo. Entreremo nel palazzo del Comune dove capiremo perché il meccanismo dell’orologio è unico nel suo genere.
      Poco più sopra, di fronte alla Basilica, l’affresco del Trionfo della Morte e Danza Macabra campeggia sulla facciata dell’Oratorio dei Disciplini da oltre 500 anni: è unico in Europa nel suo genere e, nonostante la sua veneranda età, ha ancora molto da dire a noi uomini del XXI secolo.
      Entreremo nella chiesetta dei Disciplini, dove tutte le pareti sono ricoperte di affreschi come una Bibbia figurata per i fedeli che non sapevano leggere.
      La visita si concluderà assaggiando il Biscotto Clusone preparato dalla Pasticceria Trussardi nel 2001 ha riscoperto un’antica ricetta degli inizi del ‘900 e per decenni andata perduta. Mantegazza infatti elaborò il Biscotto Clusone nel 1920 e lo produsse fino agli anni Cinquanta quando cessò l’attività e abbandonò la Valle Seriana. Il Biscotto Clusone è una via di mezzo tra la meringa e l’amaretto, ricoperto da finissimo cioccolato fondente.

      Previsto un pranzo in ristorante con piatti tipici del territorio.

       

      Nel pomeriggio trasferimento di 2 km per raggiungere Rovetta, curioso che un paesino di 4.000 abitanti come Rovetta conservi un’opera d’arte di uno dei più noti artisti italiani del Settecento, conosciuto in tutto il mondo: il pittore Giambattista Tiepolo.

      Rovetta infatti stupisce per la ricchezza della sua storia e delle sue tradizioni: qui nacquero gli scultori Fantoni che lavorarono per 400 anni decorando di sculture in legno e marmo moltissime chiese in provincia (Andrea fu chiamato “il Michelangelo del legno”!); da qui partì Antonio Pedrocchi che a Padova gestì il famosissimo Caffè Pedrocchi, importante laboratorio di idee risorgimentali; nel 1911 si costruì uno dei primissimi ponti in Italia in cemento armato a struttura leggera; il mais tipico è protetto dal marchio De.C.O, la “patata bianca di Rovetta” era un ortaggio pregiato ai Mercati Generali di Milano e i ravioli si chiamano “Bertù” come le orecchie degli asini…

      La “Pala di Ognissanti” è una vibrante composizione di Tiepolo, nato a Venezia, famoso in tutta Europa per le sue straordinarie composizioni profane e celebrative di ricchi committenti che volevano decorare i loro palazzi. Altrettanto celebri sono le sue opere religiose. Proprio lì sotto, nascosti dall’altare, divertentissimi piccoli ometti del coro sono scolpiti nel legno in posizioni bizzarre e sembra che ci stiano prendendo in giro: chi a quattro zampe, chi ci volta la schiena, chi si toglie una spina dal piede

      Andremo poi a conoscere gli scultori Fantoni nella loro casa-museo , un esempio unico e ben conservato di come funziona una bottega di scultura, con numerosissime testimonianze di bozzetti, modellini, disegni operativi, libri mastri, lettere. Aggirarsi nella casa, dall’architettura tipicamente bergamasca, sarà come fare un salto all’indietro nel tempo: dalla stalla, al fienile, alle camere da letto, quelle di rappresentanza e alla cucina, dove tutto è rimasto come allora!

       

      guida turistica certificata: Laura Benzoni

      Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

      Qualora non fossero indicati nell'articolo
      i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
      verranno comunicati
      in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

      Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
      Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

      CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


        OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

        FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

        Selvino – L’altipiano dei cristalli

        Selvino – L’altipiano dei cristalli

        Selvino – L’altipiano dei cristalli

        SELVINO

        L’altipiano dei cristalli

        Tour guidato di una giornata

        • Visita guidata intera giornata
        • Pranzo in ristorante incluso bevande
        • Ingressi come da programma
        • Assicurazione RCT

        Ore 9.30: ritrovo in piazza Chiesa per visitare la chiesa parrocchiale e la chiesetta di San Rocco. Passeggiata nel centro storico fino al negozio di artigianato del legno “Creadele”, all’antico Borgo Taramelli e all’edificio di Sciesopoli, ex colonia fascista che ospitò orfani ebrei nel secondo dopoguerra.
        Incontro con le esperte delle “Stelle di Selvino”. L’altipiano di Selvino nasconde un segreto, o meglio, migliaia di piccoli segreti. Sono i “quarzi del Selvino”, piccoli cristalli che affiorano dalla terra come fiori preziosi. Variano da pochi millimetri a diversi centimetri, sono simmetrici o irregolari, piccoli gioielli della terra. Uno strano fenomeno li ha formati nel corso di centinaia di migliaia di anni. Da dove provengono? Perché si sono formati? E’ stata esclusa l’ipotesi vulcanica, non essendoci stati vulcani. Le valli dove è inserito l’altopiano di Selvino sono invece conosciute per la presenza delle doline carsiche, depressioni a imbuto che, riempiendosi d’acqua, non danno mai luogo a laghetti, ma filtrano la pioggia arricchendo corsi d’acqua sotterranei. Queste doline potrebbero essere insenature di formazione dei cristalli, perché l’acqua ristagnando avrebbe contribuito alla crescita di alcuni quarzi. Ipotesi vera o falsa, resta il fatto che il terreno ne è pieno, sembra di camminare sul cielo, perché attorno brillano, al contatto con il sole, migliaia di queste misteriose “stelle del Selvino”.

        Pranzo in ristorante incluso bevande

        Ore 15.00: ritrovo al Santuario del Perello, gioiello medievale con tre chiese una dentro l’altra, affreschi ed ex voto segno della devozione popolare. Il Santuario della Madonna di Perello, anticamente denominato “Oratorio della Beata Vergine Maria ad Elisabetta nel Bosco del Perello”, si trova sulla strada che da Selvino porta alla Valle Serina, ed è uno dei più antichi della Bergamasca. Era il 2 luglio dell’anno 1413, un tempo festa della Visitazione di Maria: il contadino Ruggero Gianforte De Grigis di Rigosa si trovava sul monte Perello intento a falciare fieno. Ad un tratto vide davanti a sé una bellissima Signora. In un primo momento incerto della visione si dice che non fece nessun cenno di riverenza. Ben presto nella seconda apparizione il buon contadino si scoprì il capo e si pose in ginocchio davanti ad essa. Di fronte a questo gesto, la Madonna prese la parola chiedendo a Ruggero di riferire ai suoi compaesani che in quel luogo venisse costruita una chiesa in suo onore ed in venerazione del mistero della sua visita a Santa Elisabetta. Nella terza e quarta apparizione per confermare il suo desiderio e vincere l’incredulità dei vicini, la Signora promise e poi fece nascere da un ceppo di faggio rinsecchito un ramoscello d’olivo. Gli abitanti di Rigosa e Sambusita su invito del veggente si recarono sul posto, constatarono con i loro occhi il miracolo e si misero all’opera. Iniziarono cosi a costruire la prima delle tre chiese che oggi compongono il complesso del santuario. In questa prima chiesa venne rinchiuso il ceppo di faggio secco su cui era spuntato il ramo d’olivo.

         guida turistica certificata: Laura Benzoni

        Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

        Qualora non fossero indicati nell'articolo
        i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
        verranno comunicati
        in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

        Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
        Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

        CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


          OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

          FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

          TERRE DEL VESCOVADO MOSCATO DI SCANZO WINE TOUR

          TERRE DEL VESCOVADO MOSCATO DI SCANZO WINE TOUR

          TERRE DEL VESCOVADO MOSCATO DI SCANZO WINE TOUR

          Itinerario 7 – ENOGASTRONOMIA / ARTE / NATURA

          Terre del Vescovado: Moscato di Scanzo Wine Tour
          Pedalando alla scoperta della più piccola DOCG d’Italia

          Quota individuale di partecipazione: € 100
          La quota comprende:

          • Noleggio bicicletta Mtb (elettrica) intera giornata
          • Guida assistente per tutto il tour  (verranno fornite E-bike e casco – consigliato abbigliamento sportivo)
          • Pranzo tipico presso agriturismo/ristorante
          • Visita con degustazione presso un’azienda agricola produttrice di Moscato di Scanzo
          • Visita al Salotto del Moscato (Sede del Consorzio Tutela Moscato di Scanzo)
          • Assicurazioni di legge
          • Minimo 5 – Massimo 15 persone
          • Itinerario attivo nei giorni: Martedì, Giovedì, Sabato

          Partenza in bicicletta da Chiuduno

          • PRIMA TAPPA: Abbazia benedettina di San Pietro e Paolo e chiesa parrocchiale di San Paolo d’Argon (BG)

          Durante la visita all’Abbazia e alla chiesa saranno a disposizione gli accompagnatori dell’associazione culturale inChiostro. Itinerari e incontri d’arte.
          Un’abbazia fondata nel 1079 dai monaci cluniacensi che divenne una tra le più grandi ed importanti della Lombardia, poté fregiarsi della protezione papale e dell’amministrazione di Giovan Battista Colleoni.
          Entrerete, quindi, nella chiesa adiacente: un autentico scrigno di opere d’arte, opera dei più affermati artisti italiani del periodo barocco.
          Affreschi, stucchi, tele, intarsi marmorei e sculture vi stupiranno e vi accompagneranno in un viaggio nella storia dell’arte italiana.

          • SECONDA TAPPA: Arrivo a Scanzorosciate e visita con degustazione presso un’Azienda agricola produttrice di Moscato di Scanzo.

          Tra colline d’ineguagliabile splendore sorge Scanzorosciate, comune della provincia di Bergamo, caratteristico e dalla straordinaria bellezza. Paese che si fonda su due antichi borghi, quello di Scanzo capoluogo, sede municipale, di origine romana e quello di Rosciate.
          Colline che danno vita ad un prodotto unico, ad un’eccellenza del territorio: il Moscato di Scanzo DOCG, fiore all’occhiello di Scanzorosciate e di tutta Bergamo.  Vino di grande pregio, è un Moscato passito a bacca rossa, ottenuto da vitigno autoctono coltivato su un territorio di soli 31 ettari. Vista la produzione molto limitata, è da considerarsi un prodotto di nicchia, esclusivo e ricercato. Questo preziosissimo vino è ottenuto dall’omonimo vitigno coltivato esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, nella provincia di Bergamo.
          Pranzo tipico presso agriturismo e/o ristorante

          • TERZA TAPPA: Visita al Salotto del Moscato di Scanzo all’interno di Villa Galimberti, nel centro storico di Scanzo

          Sede del Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo e dell’Associazione Strada del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi.
          Durante la visita al Salotto sarete seguiti dal personale del Consorzio, che vi racconterà la storia del Moscato e le varie etichette degli associati.
          Un salotto esclusivo, realizzato su due piani, all’interno di un antico palazzo nel cuore storico di Scanzorosciate, dove potersi immergere nella cultura del vino attraverso la suggestione dei materiali, dei colori e degli allestimenti.  L’obiettivo del “Salotto del Moscato di Scanzo” è quello di creare un luogo di incontro, di promozione e di racconto del territorio, dei suoi prodotti e della cultura vitivinicola.

          Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

          Qualora non fossero indicati nell'articolo
          i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
          verranno comunicati
          in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

          Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
          Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

          CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


            OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

            FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

            VAL CAVALLINA – I TESORI DELL’ARTE E L’OASI WWF DI VALPREDINA

            VAL CAVALLINA – I TESORI DELL’ARTE E L’OASI WWF DI VALPREDINA

            VAL CAVALLINA – I TESORI DELL’ARTE E L’OASI WWF DI VALPREDINA

            STORIA / NATURA / ARTE
            Val Cavallina – I tesori dell’arte e l’oasi WWF di Valpredina

            Quota individuale di partecipazione: € 85
            La quota comprende: Bus turistico. Guida e visite guidate a disposizione per tutto il tour. Pranzo tipico con bevande presso un ristorante della zona. Valido tutti i giorni da lunedì a venerdì (sabato solo su richiesta e se disponibile). Assicurazioni di legge. Minimo 25 persone


            Una stretta e piccola valle rimasta in gran parte verdeggiante e incontaminata, con molte bellezze artistico-culturali e altrettante peculiarità naturalistiche. Siamo in Val Cavallina, la valle del lago di Endine, piccolo gioiello incastonato tra i monti, in cui si specchiano caratteristici borghi storici. Ma la Val Cavallina è anche trenta chilometri di arte, quella espressa nel corso dei secoli attraverso l’architettura e la pittura. Chiesette di epoca romanica, castelli e borghi medievali, monasteri e case coloniche. Un patrimonio dal valore inestimabile.


            PRIMA TAPPA (mattino):
            L’itinerario ha inizio a San Paolo d’Argon, alle porte della Val Cavallina, in cui troviamo un vero e proprio gioiello di arte e architettura. L’Abbazia Benedettina risale al lontano 1079, quando Giselberto, appartenente ad un ramo della famiglia dei conti di Bergamo, stipulò l’atto di donazione a favore del convento di San Pietro a Cluny di un terreno attiguo al colle di Argon, affinché vi fosse eretto un monastero dedicato agli Apostoli Paolo e Pietro. Oggi questo magnifico ex Monastero e i suoi magnifici chiostri interni si possono visitare grazie alla disponibilità dell’Associazione culturale inChiostro.

            SECONDA TAPPA (mattina):
            Ci si sposta di una manciata di chilometri e si raggiunge Trescore Balneario, centro principale della bassa Val Cavallina. Nel magnifico parco di Villa Suardi, sorge la cappella dedicata a Santa Barbara e Santa Brigida, affrescata da Lorenzo Lotto. Il ciclo, terminato nel 1524, è arricchito da numerosi riferimenti iconografici e simbolici e dipinto dall’artista con particolari vividi e tonalità brillanti, che lo rendono un vero e proprio gioiello dell’arte rinascimentale. Le visite sono organizzate e promosse dalla Pro Loco di Trescore Balneario.

            TERZA TAPPA (pomeriggio):
            Non molto lontano dalle bellezze artistiche di Trescore troviamo la Valpredina, dal bergamasco “Valle delle Pietre”, un’area naturale sita nel comune di Cenate Sopra, in una zona famosa per l’estrazione di pietre coti, in passato molto utilizzate per affilare utensili. Oggi quest’area protetta che si estende su 90 ettari, è gestita e monitorata dal WWF, grazie alla benevolenza dei coniugi Enzo e Lucia Bardoneschi, i quali nel 1983 donarono all’Associazione l’intera proprietà. Lungo il percorso visitabile sono posizionate bacheche didattiche che illustrano alcuni aspetti della fauna selvatica e delle peculiarità dell’area protetta. Possibilità di visite con audioguida o accompagnati dall’operatore.

            Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

            Qualora non fossero indicati nell'articolo
            i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
            verranno comunicati
            in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

            Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
            Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

            CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


              OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

              FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

              I LUOGHI DI PAPA GIOVANNI XXIII

              I LUOGHI DI PAPA GIOVANNI XXIII

              I LUOGHI DI PAPA GIOVANNI XXIII

              Un momento di pace a Sotto il Monte

              La visita di Sotto il Monte ti dà la possibilità di capire la preziosità della vita e degli insegnamenti, di Angelo Roncalli, sacerdote, vescovo e papa.

              Sostare in questo territorio così bello e rivedere la propria vita sotto la lente di ingrandimento di “uomo, divenuto papa per volontà di Dio“, significa fare un viaggio dentro il nostro cuore.

              L’importante progetto di rivalutazione dei luoghi giovannei ha consentito di sviluppare alcune proposte di visita che tengano conto delle diverse esigenze dei pellegrini: per fasce di età, per il tempo a disposizione, e per il desiderio di approfondimento di alcune importanti tematiche.

              La Casa del Pellegrino si propone come cabina di regia per l’accoglienza e l’organizzazione dei pellegrinaggi. La molteplicità dei luoghi di interesse, il loro posizionamento sul territorio, e la volontà di gestire al meglio le diverse esigenze dei visitatori, necessitano di un coordinamento che lo staff dell’Associazione Papa Giovanni XXIII in collaborazione con l’agenzia di viaggi Destinazione Sole è in grado di soddisfare.

              Ecco il programma “tipo” di una visita a Sotto il Monte

              • ore 9.00 – Accoglienza e registrazione alla Casa del Pellegrino. Visione di un breve filmato di introduzione al pellegrinaggio a Sotto il Monte Giovanni XXIII e uso di servizi quali toilette, Cafè JXXIII e bookshop.
              • ore 09.45– Visita guidata alla Casa dei Ricordi di Ca’ Maitino.
              • ore 10.45– Visita guidata al Santuario San Giovanni XXIII (Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista, Cappella della Pace, Giardino della Pace e Cripta “Oboedientia et Pax”).
              • ore 11.45– Visita guidata alla Chiesa Santa Maria di Brusicco.
              • ore 12.30Pranzo presso un agriturismo della zona incluso di bevande.
              • Nel pomeriggio visita a Città Alta a Bergamo con salita con la Funicolare. e visita guidata di Citta alta 2 ore.

              Quota del pacchetto: € 40 (gruppi minimo 20 persone)


              Su richiesta, quotazioni per prolungamenti di soggiorno, gruppi, ecc.; eventuali riduzioni per sistemazione in camere triple o quadruple, tariffe per bambini, ecc; visite a più cantine con degustazioni personalizzate e più complete in base all’interesse personale.

              Le QUOTE sono da riconfermare al momento della prenotazione e sono variabili in base alla struttura, alle camere disponibili, al periodo richiesto e alla durata del soggiorno.

              Giovanni XXIII nacque a Sotto il Monte il 25 novembre 1881, primo figlio maschio di Marianna Mazzola e di Giovanni Battista Roncalli. La sera stessa il neonato venne battezzato presso la Chiesa di Brusicco dal parroco Don Francesco Rebuzzini, ricevendo il nome di Angelo Giuseppe. Gli fece da padrino l’anziano prozio Zaverio Roncalli, uomo molto pio, rimasto celibe, che si era assunto il compito di educare religiosamente i suoi numerosi nipoti.

              Manifestando fin dalla fanciullezza una forte inclinazione alla vita ecclesiastica, il 7 novembre 1892 Angelo Giuseppe Roncalli fece il suo ingresso nel seminario di Bergamo. Non tardò a distinguersi sia nello studio che nella formazione spirituale, tanto che i superiori lo ammisero alla tonsura prima del compimento del suo quattordicesimo anno.

              Nel gennaio 1901 fu inviato a Roma presso il seminario Apollinare, dove esistevano alcune borse di studio a favore dei chierici bergamaschi. Il 13 luglio 1904, alla giovanissima età di 22 anni, conseguì il dottorato in Teologia; venne ordinato sacerdote il 10 agosto 1904 nella chiesa di San Carlo al Corso a Roma.

              Nel febbraio 1905 fu scelto quale segretario del nuovo Vescovo di Bergamo, Mons. Giacomo Radini Tedeschi. Furono dieci anni di intenso impegno accanto ad un Vescovo autorevole e molto dinamico che contribuì a fare della Diocesi di Bergamo un modello della Chiesa Italiana. L’esperienza accanto a Mons. Radini rimase sempre un punto di riferimento per Giovanni XXIII ogniqualvolta venisse chiamato ad assolvere un incarico.

              Dopo aver partecipato all’esperienza della Prima Guerra Mondiale, assistendo ai numerosi feriti in qualità di cappellano, e dopo aver portato avanti l’opera di Propagazione della Fede nelle diocesi italiane, nel 1925 Angelo Giuseppe Roncalli ricevette l’ordinazione episcopale e la nomina a Visitatore Apostolico in Bulgaria.

              Ebbe inizio così il periodo diplomatico a servizio della Santa Sede, che si prolungò fino al 1952. Il Vescovo Roncalli rimase in Bulgaria per circa dieci anni; nel 1934 venne nominato Delegato Apostolico in Turchia e in Grecia, ove contribuì a ripristinare i contatti tra la Chiesa Cattolica e il Patriarcato di Costantinopoli; nel 1944, con la conclusione del secondo conflitto mondiale, fu promosso alla Nunziatura di Parigi.

              Nel 1953, ormai Cardinale, Angelo Giuseppe Roncalli fu inviato a Venezia in qualità di Patriarca. Dopo qualche anno, il 28 ottobre 1958, venne eletto Papa, con il nome di Giovanni XXIII. Inizialmente reputato un Pontefice di transizione da parte dell’ambiente ecclesiastico, Papa Giovanni XXIII passò alla Storia come uno dei maggiori riformatori della Chiesa Cattolica; il suo più grande contributo è rappresentato dal Concilio Vaticano II, i cui lavori presero avvio l’11 ottobre 1962. L’intento era quello di riesporre la dottrina tradizionale in modo più adatto alla sensibilità moderna, invitando alla misericordia ed al dialogo con il mondo invece che alla condanna e alla contrapposizione.

              Questo fu il principio ispiratore del suo agire anche in un contesto storico critico come quello rappresentato dalla Guerra Fredda: il suo intervento conciliante fu decisivo in occasione della grande crisi di Cuba nel 1962, al punto da essere insignito del Premio Balzan per la pace.

              Papa Giovanni XXIII si spense il 3 giugno 1963, all’età di 82 anni.

              fonte: jxxiii

              Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

              Qualora non fossero indicati nell'articolo
              i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
              verranno comunicati
              in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

              Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
              Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

              CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

                I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

                I SANTUARI MARIANI DELLA BERGAMASCA

                La Bergamasca è sempre stata e continua ad essere terra di grande religiosità. Vi si possono trovare luoghi molto famosi ai quali giungono pellegrini da tutta Italia e da varie nazioni europee come il piccolo paese di Sotto il Monte che ha dato i natali a Papa Giovanni XXIII o Caravaggio, non solo luogo d’origine del pittore Michelangelo Merisi ma anche sede del santuario di Nostra Signora del Fonte.

                Accanto ad essi però esistono tantissimi altri santuari dedicati alla Madonna, nella provincia di Bergamo se ne contano ben centosei, che per quanto siano poco noti e nascosti negli angoli più remoti del territorio racchiudono in sé grandi storie e fascino.

                L’itinerario che proponiamo, nell’arco di una giornata, porterà i visitatori alla scoperta proprio di alcuni dei più suggestivi seppur meno conosciuti santuari mariani della bergamasca in un viaggio attraverso la pianura, la Val Brembana e la Val Seriana.

                Il tour parte dal Santuario di Nostra Signora della Preghiera, meglio noto come che si trova nella campagna attorno a Stezzano. Secondo la tradizione nel XII secolo qui esisteva una cappella con l’immagine della Madonna, alla quale i contadini della zona erano molto devoti. Un giorno una donna vi scorse una gran luce e le apparve la Madonna con il Bambino. A seguito di un tale evento si decise di erigere in quel luogo una piccola chiesetta. Successivamente nel maggio 1586 da un pilastro con affrescata la Madonna cominciò a sgorgare acqua e un paio di mesi dopo la Madonna riapparve a due bambine e in seguito ad altre persone. Ecco che quindi al posto della precedente chiesetta si decise di costruire attorno al pilastro con l’effige miracolosa un più grande santuario. L’aspetto attuale però lo si deve ad ulteriori lavori di ampliamento e abbellimento che sono stati realizzati nel corso dell’Ottocento. All’interno si potranno ammirare l’affresco miracoloso conservato dietro l’altare maggiore e le preziose opere d’arte che decorano l’intero edificio.

                Dalla pianura ci si sposta poi in Val Brembana, precisamente a Sant’Omobono Imagna nella piccola frazione di Cepino. Qui sorge il Santuario della Madonna della Cornabusa che trovandosi all’interno di una grotta naturale, aperta in una montagna a strapiombo sulla valle, è sicuramente il più caratteristico di tutta la bergamasca. “… E’ il Santuario più bello che esista, perchè non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”. Così diceva Angelo Giuseppe Roncalli, che sostò qui in preghiera proprio pochi giorni prima di essere eletto Papa Giovanni XXII. La storia racconta che nel XIV secolo un’anziana donna cercò rifugio in una caverna per scampare alle violentissime lotte tra guelfi e ghibellini. Portò con sé una statua rappresentante la Madonna Addolorata che rimase nella grotta anche dopo che la pace fu ristabilita. Anni dopo una pastorella sordomuta la trovò, grazie ad essa riacquistò l’uso della parola e dell’udito e tornò a casa per raccontare il fatto ai genitori. La notizia ben presto si diffuse per la Valle, nacque una viva devozione e all’interno della grotta si costruì una cappella, che nel tempo fu ampliata e decorata.

                Prima di passare ai santuari mariani della Val Seriana è necessaria una pausa pranzo a base dei gustosi prodotti tipici delle valli bergamasche in modo da poter continuare l’itinerario pomeridiano con rinnovato entusiasmo.

                La tappa successiva è Ponte Nossa, dove sorge il Santuario della Madonna delle Lacrime. L’interno è caratterizzato dalla ricchezza degli affreschi, delle pitture e delle raffigurazioni sacre, ma l’elemento più importante da ammirare è l’immagine miracolosa della Madonna cui il santuario è dedicato. Si tratta di un affresco rappresentante Gesù Crocifisso con accanto San Giovanni e Maria che in origine si trovava sulla facciata esterna della chiesa. Nel 1511 una giovane fanciulla che con alcune coetanee stava pascolando un gregge nelle vicinanze, vide l’occhio sinistro della Madonna piangere lacrime di sangue. Si tratta della prima lacrimazione di sangue di un’immagine mariana debitamente documentata nella storia e ancora oggi il santuario è meta di numerosi e frequenti pellegrinaggi.

                Per concludere, a poca distanza si può facilmente raggiungere il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio. Fu costruito nei primi anni del Seicento in modo da incorporare al suo interno la stanza della casa in cui vivevano le due bambine del paese a cui apparve la Madonna. Anche qui numerose sono le opere d’arte visibili all’interno realizzate per decorare l’edificio nel corso dei secoli.

                Quello proposto è un cammino fatto per scoprire i più importanti e suggestivi luoghi di fede della bergamasca, ancora oggi oggetto di continui pellegrinaggi. La loro storia, le opere d’arte che racchiudono, i contesti naturali in cui sono inseriti li rendono opere uniche in grado di donare ai visitatori un’esperienza religiosa intima e indimenticabile.

                 

                Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 40 persone
                Quota a persona: da € 60
                La quota comprende:
                Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
                Guida a disposizione per tutto il tour
                Pranzo tipico in ristorante con bevande incluse
                Assicurazioni e copertura e Rct

                Con il contributo di Regione Lombardia

                Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                Qualora non fossero indicati nell'articolo
                i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                verranno comunicati
                in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                  OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                  FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                  IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO

                  IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO

                  IL SANTUARIO DI CARAVAGGIO

                  Il Santuario mariano più importante della Provincia di Bergamo nonché il più conosciuto è sicuramente quello di Nostra Signora del Fonte presso Caravaggio.

                  Ogni anno milioni di pellegrini giungono fin qui per vivere un’esperienza di profonda religiosità nel luogo in cui più di ogni altro l’apparizione della Madonna ha lasciato un forte segno.

                  I visitatori, per la maggior parte fedeli fortemente devoti, si recano al Santuario per ammirare la magnificenza della struttura, per scoprire la storia della sua nascita e per vedere con i propri occhi l’acqua miracolosa che ancora oggi sgorga dalla Sacra Fonte comparsa nel punto esatto in cui apparve la Vergine.

                  L’itinerario proposto si svolgerà nell’arco di una mezza giornata.

                  • Per prima cosa si realizzerà un’accurata visita guidata poiché per vivere appieno questa esperienza è importante comprendere fino in fondo sia l’aspetto spirituale del Santuario tramite il racconto degli eventi miracolosi avvenuti nei secoli passati, sia l’aspetto storico e artistico che ha portato alla realizzazione di un luogo di fede di tale bellezza e imponenza. A seguire si potrà vivere un momento più intimo sostando in preghiera all’interno della Chiesa e assistendo ad una delle consuete celebrazioni della Santa Messa.

                  Il giorno 26 maggio 1432 nei campi della zona di Caravaggio la Madonna apparve ad una giovane contadina di nome Giannetta. Quando la donna raccontò l’accaduto in molti si recarono nel luogo dell’apparizione e vi trovarono una fonte dalla quale sgorgava acqua in grado di portare guarigione. Si decise allora di costruire una piccola Chiesa per celebrare il miracolo. Fu poi nel corso della seconda metà del Cinquecento che il cardinale Carlo Borromeo, allora in visita a Bergamo, ordinò di far edificare al posto della primitiva chiesetta un grande Santuario, il cui progetto fu affidato all’architetto Pellegrino Tibaldi.

                  • Per raggiungere la Chiesa oggi si percorre un viale d’accesso particolarmente scenografico, largo quasi 30 metri che è stato realizzato per sostituire l’originario viottolo attraverso i campi. Una volta giunti di fronte ad esso, dall’esterno il Santuario ci appare come un insieme grandioso. La Chiesa è completamente circondata da portici ed ha una pianta a croce latina con un transetto sormontato da cupola che la divide in due bracci. L’interno è suntuoso, ricco di decorazioni e opere d’arte ed è per lo più una creazione ottocentesca.
                  • Di particolare importanza è il Sacro Speco, una piccola zona dietro l’altare maggiore in cui si può sostare in preghiera dinanzi ad un complesso scultoreo rappresentante la Madonna e la contadina Giannetta inginocchiata di fronte a lei.
                  • Il cuore del Santuario è però il Sacro Fonte, situato in un sotterraneo proprio al di sotto del Sacro Speco e a cui si accede dall’esterno della Chiesa. Si tratta di una lunga galleria rivestita completamente a mosaico in cui si trova una fontana poiché questo è il luogo in cui la Madonna fece la propria apparizione e l’acqua cominciò a sgorgare dal terreno. Vi si possono anche vedere esposti due curiosi manufatti, ossia una ghigliottina e un catenaccio spezzato, oggetti legati ad altri eventi miracolosi avvenuti nel corso dei secoli e attribuiti alla Vergine della Fonte. Infine si può ammirare la statua della Madonna con un epigrafe che testimonia l’apparizione e che costituisce il documento più antico al riguardo.

                  Risulta quindi evidente come ai visitatori si offra un’esperienza fortemente emozionante e densa di significato alla scoperta di un luogo di fede caratterizzato da una grande ricchezza artistica e da una storia lunga e appassionante. Semplicemente un’esperienza da non perdere.

                  • Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 40 persone
                  • Quota a persona: da € 60
                  • La quota comprende:

                  Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
                  Guida
                  Pranzo tipico in ristorante
                  Assicurazioni e copertura e Rct

                  Possibilita’ di abbinare questa visita di mezza giornata ,inserendo per il  pomeriggio:

                  Bergamo (citta’ alta)

                  Sotto il Monte Papa Giovanni XXIII

                  Il villaggio operaio di Crespi d’Adda

                  Con il contributo di Regione Lombardia

                  Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                  Qualora non fossero indicati nell'articolo
                  i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                  verranno comunicati
                  in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                  Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                  Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                  CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                    OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                    FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                    IL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA

                    IL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA

                    IL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA

                    Il villaggio operaio di Crespi d’Adda rappresenta uno dei più importanti esempi di archeologia industriale in Italia. Fu realizzato a fine Ottocento e ad oggi mantiene ancora intatta la sua struttura originale, caratteristica che, insieme alla sua storia unica, nel 1995 lo ha portato ad essere inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

                    .

                    Il villaggio operaio di Crespi d’Adda rappresenta uno dei più importanti esempi di archeologia industriale in Italia. Fu realizzato a fine Ottocento e ad oggi mantiene ancora intatta la sua struttura originale, caratteristica che, insieme alla sua storia unica, nel 1995 lo ha portato ad essere inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

                    Si tratta di un microcosmo costruito e organizzato attorno ad una fabbrica, nato dall’idea innovativa di un imprenditore illuminato che aveva capito prima di chiunque altro quanto fosse importante dare ai propri lavoratori una abitazione e tutto ciò di cui avevano bisogno per poter vivere bene e serenamente.

                    Crespi d’Adda fu fondato nel 1878 dall’imprenditore Cristoforo Benigno Crespi, originario di Busto Arsizio. L’insediamento industriale sorge in un territorio conosciuto come l’Isola Brembana in quanto si tratta di un lembo di terra racchiuso tra due corsi d’acqua. La strada principale che conduce a questo complesso divide il mondo in due parti ben distinte, sulla destra parallelamente al fiume Adda, sorge il cotonificio Benigno Crespi, mentre sulla sinistra si snoda il villaggio vero e proprio, risultato del lavoro congiunto di Cristoforo Crespi insieme al figlio Silvio.

                    Attraversando il villaggio si può osservare la maestria con cui ogni elemento è stato realizzato, tutto è funzionale ma anche esteticamente bello. Come una vera città indipendente Crespi d’Adda era provvisto di scuola, chiesa, cimitero, dopolavoro, cooperativa di consumo, pompieri, stazione dei carabinieri, centro sportivo. Accanto ad essi troviamo poi le abitazioni dei lavoratori: dapprima incontriamo una cinquantina di case costruite per gli operai, tutte uguali, uni o bi familiari, ciascuna circondata dal proprio orto e giardino; seguono le case dei capireparto e per concludere le eclettiche ville dei dirigenti.

                    L’ideologia che guida le scelte innovative dei Crespi è ben riassunta dalle seguenti parole di Silvio: “I più bei momenti della giornata sono per l’industriale previdente, quelli in cui vede i robusti bambini dei suoi operai scorazzare per fioriti giardini, correndo incontro ai padri che tornano contenti dal lavoro; sono quelli in cui vede l’operaio svagarsi ad ornare il campicello o la casa linda e ordinata;  sono quelli in cui scopre un idillio od un quadro di domestica felicità; in cui fra l’occhio del padrone e quello del dipendente corre un raggio di simpatia, di fratellanza schietta e sincera. Allora svaniscono le preoccupazioni d’assurde lotte di classe, e il cuore si apre ad ideali sempre più alti di pace e  d’amore universale”.

                    Il visitatore verrà accompagnato in una tranquilla camminata attraverso il villaggio e passo dopo passo grazie alle spiegazioni fornite dalla guida sarà in grado di scoprire la storia che si nasconde dietro ogni singola costruzione che lo compone. Solo così potrà fare un viaggio indietro nel tempo e immergersi nella vita, nel pensiero, nelle idee di una famiglia di imprenditori che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’industria italiana e al termine del tour sarà in grado di guardare con occhi nuovi e con consapevolezza un angolo di mondo ancora oggi sconosciuto ai più.

                    • Quota individuale di partecipazione  euro  70.00
                    • Minimo 40 persone
                    • La quota comprende:

                    Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
                    Guida  a disposizione per tutto il tour
                    Pranzo tipico in ristorante con bevande incluse
                    Assicurazioni di legge

                    Tutto ebbe inizio quando due capitani d’industria illuminati vollero costruire sulle rive dell’Adda “il villaggio ideale” del lavoro.Un piccolo feudo dove il castello del padrone fosse simbolo sia dell’autorità sia della benevolenza, verso gli operai e le loro famiglie.

                    Una storia d’altri tempi, di prima del motore. E’ il 1878 e dove la provincia di Bergamo incontra quella di Milano, Cristoforo Benigno Crespi fonda il suo nuovo opificio tessile.
                    Dal nulla sorge uno stabilimento all’avanguardia, dal nulla un’area disabitata diventa la meta quotidiana di migliaia di lavoratori.
                    E’ la fine dell’ottocento e la società è molto diversa da come oggi la intendiamo:
                    creare un polo industrializzato nel bel mezzo del nulla, tra il Brembo e l’Adda, non è solo visionario; per molti versi è anche una rivoluzione.
                    Sì, perchè in un mondo ben lontano dall’essere globalizzato, un mondo dove le lunghe distanze potevano essere percorse solo con il treno a vapore e dove il fine ultimo dell’imprenditoria era il prodotto, l’innovazione industriale sembrava rispondesse ad un solo nome:
                    Sono queste le premesse che portano alla creazione di quella che è oggi considerata una vera e propria opera d’arte.
                    E poco importa se quella visione, quella che porta la famiglia Crespi a creare tutto questo, non verrà avallata dalla storia.

                    • La Fondazione e la Storia

                    Per garantirsi la forza lavoro necessaria a muovere il nuovo cotonificio, Cristoforo Benigno Crespi non bada a spese. Così in pochissimo tempo nasce ben più della singola fabbrica: la famiglia Crespi compra i terreni necessari (principalmente da due comuni bergamaschi: Canonica d’Adda e Capriate San Gervasio, del quale il villaggio è ancora oggi frazione ) ed erige tutto quanto possa aiutare i dipendenti a svolgere bene il proprio lavoro.

                    Ad ogni operaio viene affidata una casa con tanto di orto e giardino.
                    Oltre a questo il personale dipendente può usufruire di molti servizi pubblici quali chiesa, teatro, dopolavoro, ospedale e piscina, tutto rigorosamente commissionato e pagato dalla famiglia Crespi.

                    Oltre a questo notevole importanza viene data all’innovazione e alla cultura, tanto che:

                    • Crespi d’Adda è stato il primo luogo in Italia a installare un sistema di illuminazione elettrico.
                    • I Crespi fanno installare una linea telefonica privata al fine di collegare il loro castello con la residenza milanese. Questo è il motivo per cui, a Crespi, c’è ancora oggi il prefisso telefonico di Milano (02)
                    • L’opificio, all’apice del suo splendore, arriva a contare 4.000 dipendenti. Se lo relazioniamo ai tempi è un numero grandissimo.
                    • Agli inizi del 900 viene construita una piscina ad uso esclusivo e gratuito dei dipendenti.
                    • L’azienda non si limita a fornirti un abitazione: anche tutto il materiale scolastico e l’alloggio al personale docente è fornito gratuitamente.

                    Insomma, come si dice da quelle parti: “Tu dammi la manodopera che al resto: “ghe pensi mi !”

                    Quello che nasce dall’idea di Crespi (al quale negli anni ’20 succede il figlio Silvio Benigno) e dalla matita di professionisti del settore (tra i quali gli architetti Ernesto Pirovano e Gaetano Moretti e l’ ingegnere Pietro Brunati ) è il villaggio ideale per ospitare i lavoratori di un industria in forte espansione.
                    Possiamo raggruppare le opere pensate dai Crespi sotto queste categorie:

                    • Abitazioni: principalmente le case sopra descritte (destinate ai dipendenti) ma non solo: esistono infatti delle villette per i dirigenti oltre che una “casa-castello” per la famiglia Crespi.
                    • Fabbricati ad uso produttivo: il cotonificio vero e proprio più una serie di costruzioni destinate a magazzino.
                    • Luoghi pubblici: la chiesa (una copia in scala ridotta di quella di Busto Arsizio, paese di provenienza della famiglia Crespi), l’ospedale, la scuola, il lavatoio e il cimitero, per citare i principali.

                    Crespi d’Adda si trasforma così in maniera molto rapida in una piccola città moderna dotata di servizi d’avanguardia.
                    Quando a Cristoforo Benigno succede il figlio Silvio, questi mette in pratica tutto quello che ha studiato girando l’ Europa.
                    A lui si deve infatti la conformazione urbanistica del luogo ereditata dai villaggi operai visti in Inghilterra.
                    Non è comunque l’unico merito per il quale Silvio Crespi passerà alla storia: tra i numerosi brevetti da lui depositati spicca infatti il telaio circolare.
                    Ulteriore conferma l’abbiamo il 5 dicembre del 1995: la bellezza architettonica del villaggio unita all’ottimo stato di conservazione e ad uno studio urbanistico di altissimo livello, basato su semplici principi geometrici (da un lato il quartiere residenziale e dall’altro la fabbrica) convinceranno infatti l’Unesco a inserirlo nel patrimonio mondiale.
                    Il cotonificio chiuderà i battenti solo nel 2003, dopo più di un secolo di onorata carriera. Il resto del paese è ancora oggi abitato (principalmente dai discendenti degli operai) ed è liberamente visitabile.

                    • Il Paternalismo Economico

                    Quello che è successo a Crespi d’Adda è storicamente definito come capitalismo paternalistico, una particolare forma di imprenditoria che implica un legame strettissimo tra titolare e dipendente.

                    Allargando il discorso si può arrivare a dire che l’imprenditore detti la vita del dipendente, fornendo a quest’ultimo tutti quegli strumenti volti a scandire la propria vita all’interno di una società creata a immagine e somiglianza del magnate.

                    Questo concetto è riassunto da un modo di dire azzeccatissimo: Crespi d’Adda, dalla culla alla tomba.

                    Se vi state chiedendo se questo sia da leggere con accezione positiva o meno, la risposta che mi sono dato è questa: “Dipende dal magnate”.
                    Al di là di queste considerazioni, la cosa certa è una. Se pensiamo al capitalismo moderno, quello orientato al mero ricavo che mostra oggi più che mai il rovescio della medaglia, il concetto di villaggio operaio fa sorridere,  non solo l’imprenditore si assume i rischi d’impresa e le spese per l’ edificazione della nuova fabbrica: sul groppone e senza colpo ferire si trova infatti case e casette, scuole, luoghi di culto, ospedali e cimiteri.

                    Erano tempi diversi, direte voi. Non solo vi rispondo io: pensare ad un capitalismo che mescoli innovazione a urbanistica, filatropia a sindacalismo e architettura a politiche sociali non è solo bello.
                    Oggi stiamo scoprendo che forse, in maniera riveduta e corretta, è l’unica strada percorribile.
                    Quello che subito viene in mente è il binomio Volkswagen – Wolsburg, che esce vittorioso da un mercato allo sbando come quello dell’automobile.
                    Oppure a realtà come Google che con politiche precise e mirate offrono spazio e risorse ai dipendenti che vogliono dare corpo a idee nate nel tempo libero.
                    Quello che hanno in comune queste aziende è il raggiungimento della qualità come fine ultimo.
                    La qualità prima del profitto. O se preferite: il profitto attraverso la qualità.

                    • Cosa rimane di quel villaggio industriale?

                    Ci si rende conto già negli anni 20 che l’idea di Crespi è destinata a fallire. La tecnologia sta percorrendo strade non previste che sfoceranno qualche decennio dopo nel boom economico.
                    Penso principalmente all’esplosione di due tecnologie che si riveleranno rivoluzionarie: quella legata alla corrente elettrica e quella del motore a benzina destinato alle masse.
                    Due fatti che porteranno un’automobile a casa di ogni italiano e che taglieranno le radici al concetto stesso di Villaggio Operaio.
                    Da qui si va infatti dritti verso la nascita del pendolarismo: la prima tappa verso il mondo del lavoro che oggi tutti conosciamo.
                    Quello che ai nostri giorni rimane della storia dei Crespi è innanzitutto l’ottima conservazione di tutti gli edifici descritti in precedenza oltre che la testimonianza storica di quella che, per alcuni decenni, è stata un’eccellenza italiana.
                    Se è vero che il giudizio sul paternalismo è strettamente correlato al magnate che lo plasma beh, nel nostro caso quel magnate è una famiglia di imprenditori illuminati.
                    Che non si è limitata a fornire un alloggio ai propri dipendenti ma ha fornito loro il miglior alloggio possibile.
                    Anche a fine ottocento, avendo il capitale, era relativamente facile creare un villaggio dal nulla.
                    Era molto difficile farlo con qualità e a misura d’uomo, selezionando architetti ed ingegneri pronti ad una sfida simile.

                    Note e fonti: pagina wiki di Crespi d’Adda, villaggiocrespi.it

                    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                    Qualora non fossero indicati nell'articolo
                    i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                    verranno comunicati
                    in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                    Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                    Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                    CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                      OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                      FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                      VISITA DI BERGAMO E IL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA

                      VISITA DI BERGAMO E IL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA

                      VISITA DI BERGAMO E IL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D’ADDA

                      Una giornata tra i patrimoni UNESCO di Bergamo e il villaggio operaio di Crespi d’Adda.
                      Tour guidato per gruppi, singoli, aziende e istituti scolastici.

                      • Quota di partecipazione: € 75
                      • Minimo 30 partecipanti

                      La quota comprende

                      • Bus gran turismo  nel raggio di (km 200 da bergamo)
                      • Intera giornata servizio guida
                      • Auricolari al seguito
                      • Biglietto per salita/discesa  funicolare per città alta
                      • Ingresso alla basilica di san Alesandro e alla cappella Colleoni
                      • Pranzo tipico in città alta con bevnda ai pasti (primo, secondo con polenta, dessert, caffè)
                      • Assicurazione medico bagaglio e RC

                       La quota non comprende

                      • Mance, extra personali e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.

                        Programma della giornata

                        Ore 09,30 ritrovo dei Sig.ri partecipanti a Bergamo presso l’Hotel Cristallo Palace, incontro con la guida; attraversamento in bus del cuore di Città Bassa e salita in funicolare al centro storico medioevale e rinascimentale di Città Alta per la visita guidata.
                        Le mura venete di Bergamo  sono un’imponente costruzione architettonica risalente alla fine del  XVI secolo, tuttora ben conservate non avendo subito nei secoli alcun evento bellico. Dal 9 luglio 2017 le mura venete (la FORTEZZA DI BERGAMO) sono entrate a far parte dell’UNESCO, come patrimonio dell’umanità, nel sito seriale transnazionale “Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale ”.
                        Piazza Vecchia: Piazza Vecchia è la piazza di Bergamo posta nella parte alta della città, sede per molti secoli dell’attività politica e civile cittadina. La piazza a partire dalla metà del Cinquecento viene collegata tramite il porticato del Palazzo della Ragione con platea Sancti Vincentii, poi rinominata Piazza del Duomo.
                        Piazza Duomo (Basilica Santa Maria Maggiore e Cattedrale): La Basilica di Santa Maria Maggiore è una chiesa che si trova a Bergamo Alta, in Piazza del Duomo. Edificata nella seconda metà del XII secolo, l’esterno conserva le linee architettoniche romanico-lombarde originarie, mentre l’interno è decorato in stile barocco. Era in origine la cappella privata vescovile, divenuta poi chiesa battesimale della Cattedrale di San Vincenzo, perché sorta accanto al complesso della curia vescovile.
                        Cappella Colleoni: La Cappella Colleoni, opera rinascimentale di Giovanni Antonio Amadeo, si trova sulla piazza del Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore e l’isola episcopalis.

                        Ore 12,30 pranzo in ristorante dove si degusterà un tipico “Menù tradizionale Bergamasco”

                        Ore 14,30 partenza per Crespi d’Adda   (sito UNESCO di archeologia industriale)
                        Ore 15,00 inizio della visita guidata del Villaggio Crespi
                        Il villaggio operaio venne costruito a partire dal 1876 da Cristoforo Benigno Crespi e a seguire dai figli Silvio e Daniele: il bustocco scelse quest’area, vicina al fiume Adda, per costruire un cotonificio, a cui poi vennero aggiunti i reparti di tessitura, filatura, tintoria. La visita consiste in una passeggiata degli esterni: case operaie e impiegatizie, ville dei dirigenti e castello, servizi (scuola, dopolavoro, chiesa, emporio, medico e parroco, cimitero).

                        Fine dei servizi verso le ore 17.30 e rientro alle sedi di partenza con nostro bus

                        il villaggio operaio di Crespi d’Adda

                        Tutto ebbe inizio quando due capitani d’industria illuminati vollero costruire sulle rive dell’Adda “il villaggio ideale” del lavoro.Un piccolo feudo dove il castello del padrone fosse simbolo sia dell’autorità sia della benevolenza, verso gli operai e le loro famiglie.

                        Una storia d’altri tempi, di prima del motore. E’ il 1878 e dove la provincia di Bergamo incontra quella di Milano, Cristoforo Benigno Crespi fonda il suo nuovo opificio tessile.
                        Dal nulla sorge uno stabilimento all’avanguardia, dal nulla un’area disabitata diventa la meta quotidiana di migliaia di lavoratori.
                        E’ la fine dell’ottocento e la società è molto diversa da come oggi la intendiamo:
                        creare un polo industrializzato nel bel mezzo del nulla, tra il Brembo e l’Adda, non è solo visionario; per molti versi è anche una rivoluzione.
                        Sì, perchè in un mondo ben lontano dall’essere globalizzato, un mondo dove le lunghe distanze potevano essere percorse solo con il treno a vapore e dove il fine ultimo dell’imprenditoria era il prodotto, l’innovazione industriale sembrava rispondesse ad un solo nome:
                        Sono queste le premesse che portano alla creazione di quella che è oggi considerata una vera e propria opera d’arte.
                        E poco importa se quella visione, quella che porta la famiglia Crespi a creare tutto questo, non verrà avallata dalla storia.

                        • La Fondazione e la Storia

                        Per garantirsi la forza lavoro necessaria a muovere il nuovo cotonificio, Cristoforo Benigno Crespi non bada a spese. Così in pochissimo tempo nasce ben più della singola fabbrica: la famiglia Crespi compra i terreni necessari (principalmente da due comuni bergamaschi: Canonica d’Adda e Capriate San Gervasio, del quale il villaggio è ancora oggi frazione ) ed erige tutto quanto possa aiutare i dipendenti a svolgere bene il proprio lavoro.

                        Ad ogni operaio viene affidata una casa con tanto di orto e giardino.
                        Oltre a questo il personale dipendente può usufruire di molti servizi pubblici quali chiesa, teatro, dopolavoro, ospedale e piscina, tutto rigorosamente commissionato e pagato dalla famiglia Crespi.

                        Oltre a questo notevole importanza viene data all’innovazione e alla cultura, tanto che:

                        • Crespi d’Adda è stato il primo luogo in Italia a installare un sistema di illuminazione elettrico.
                        • I Crespi fanno installare una linea telefonica privata al fine di collegare il loro castello con la residenza milanese. Questo è il motivo per cui, a Crespi, c’è ancora oggi il prefisso telefonico di Milano (02)
                        • L’opificio, all’apice del suo splendore, arriva a contare 4.000 dipendenti. Se lo relazioniamo ai tempi è un numero grandissimo.
                        • Agli inizi del 900 viene construita una piscina ad uso esclusivo e gratuito dei dipendenti.
                        • L’azienda non si limita a fornirti un abitazione: anche tutto il materiale scolastico e l’alloggio al personale docente è fornito gratuitamente.

                        Insomma, come si dice da quelle parti: “Tu dammi la manodopera che al resto: “ghe pensi mi !”

                        Quello che nasce dall’idea di Crespi (al quale negli anni ’20 succede il figlio Silvio Benigno) e dalla matita di professionisti del settore (tra i quali gli architetti Ernesto Pirovano e Gaetano Moretti e l’ ingegnere Pietro Brunati ) è il villaggio ideale per ospitare i lavoratori di un industria in forte espansione.
                        Possiamo raggruppare le opere pensate dai Crespi sotto queste categorie:

                        • Abitazioni: principalmente le case sopra descritte (destinate ai dipendenti) ma non solo: esistono infatti delle villette per i dirigenti oltre che una “casa-castello” per la famiglia Crespi.
                        • Fabbricati ad uso produttivo: il cotonificio vero e proprio più una serie di costruzioni destinate a magazzino.
                        • Luoghi pubblici: la chiesa (una copia in scala ridotta di quella di Busto Arsizio, paese di provenienza della famiglia Crespi), l’ospedale, la scuola, il lavatoio e il cimitero, per citare i principali.

                        Crespi d’Adda si trasforma così in maniera molto rapida in una piccola città moderna dotata di servizi d’avanguardia.
                        Quando a Cristoforo Benigno succede il figlio Silvio, questi mette in pratica tutto quello che ha studiato girando l’ Europa.
                        A lui si deve infatti la conformazione urbanistica del luogo ereditata dai villaggi operai visti in Inghilterra.
                        Non è comunque l’unico merito per il quale Silvio Crespi passerà alla storia: tra i numerosi brevetti da lui depositati spicca infatti il telaio circolare.
                        Ulteriore conferma l’abbiamo il 5 dicembre del 1995: la bellezza architettonica del villaggio unita all’ottimo stato di conservazione e ad uno studio urbanistico di altissimo livello, basato su semplici principi geometrici (da un lato il quartiere residenziale e dall’altro la fabbrica) convinceranno infatti l’Unesco a inserirlo nel patrimonio mondiale.
                        Il cotonificio chiuderà i battenti solo nel 2003, dopo più di un secolo di onorata carriera. Il resto del paese è ancora oggi abitato (principalmente dai discendenti degli operai) ed è liberamente visitabile.

                        • Il Paternalismo Economico

                        Quello che è successo a Crespi d’Adda è storicamente definito come capitalismo paternalistico, una particolare forma di imprenditoria che implica un legame strettissimo tra titolare e dipendente.

                        Allargando il discorso si può arrivare a dire che l’imprenditore detti la vita del dipendente, fornendo a quest’ultimo tutti quegli strumenti volti a scandire la propria vita all’interno di una società creata a immagine e somiglianza del magnate.

                        Questo concetto è riassunto da un modo di dire azzeccatissimo: Crespi d’Adda, dalla culla alla tomba.

                        Se vi state chiedendo se questo sia da leggere con accezione positiva o meno, la risposta che mi sono dato è questa: “Dipende dal magnate”.
                        Al di là di queste considerazioni, la cosa certa è una. Se pensiamo al capitalismo moderno, quello orientato al mero ricavo che mostra oggi più che mai il rovescio della medaglia, il concetto di villaggio operaio fa sorridere,  non solo l’imprenditore si assume i rischi d’impresa e le spese per l’ edificazione della nuova fabbrica: sul groppone e senza colpo ferire si trova infatti case e casette, scuole, luoghi di culto, ospedali e cimiteri.

                        Erano tempi diversi, direte voi. Non solo vi rispondo io: pensare ad un capitalismo che mescoli innovazione a urbanistica, filatropia a sindacalismo e architettura a politiche sociali non è solo bello.
                        Oggi stiamo scoprendo che forse, in maniera riveduta e corretta, è l’unica strada percorribile.
                        Quello che subito viene in mente è il binomio Volkswagen – Wolsburg, che esce vittorioso da un mercato allo sbando come quello dell’automobile.
                        Oppure a realtà come Google che con politiche precise e mirate offrono spazio e risorse ai dipendenti che vogliono dare corpo a idee nate nel tempo libero.
                        Quello che hanno in comune queste aziende è il raggiungimento della qualità come fine ultimo.
                        La qualità prima del profitto. O se preferite: il profitto attraverso la qualità.

                        • Cosa rimane di quel villaggio industriale?

                        Ci si rende conto già negli anni 20 che l’idea di Crespi è destinata a fallire. La tecnologia sta percorrendo strade non previste che sfoceranno qualche decennio dopo nel boom economico.
                        Penso principalmente all’esplosione di due tecnologie che si riveleranno rivoluzionarie: quella legata alla corrente elettrica e quella del motore a benzina destinato alle masse.
                        Due fatti che porteranno un’automobile a casa di ogni italiano e che taglieranno le radici al concetto stesso di Villaggio Operaio.
                        Da qui si va infatti dritti verso la nascita del pendolarismo: la prima tappa verso il mondo del lavoro che oggi tutti conosciamo.
                        Quello che ai nostri giorni rimane della storia dei Crespi è innanzitutto l’ottima conservazione di tutti gli edifici descritti in precedenza oltre che la testimonianza storica di quella che, per alcuni decenni, è stata un’eccellenza italiana.
                        Se è vero che il giudizio sul paternalismo è strettamente correlato al magnate che lo plasma beh, nel nostro caso quel magnate è una famiglia di imprenditori illuminati.
                        Che non si è limitata a fornire un alloggio ai propri dipendenti ma ha fornito loro il miglior alloggio possibile.
                        Anche a fine ottocento, avendo il capitale, era relativamente facile creare un villaggio dal nulla.
                        Era molto difficile farlo con qualità e a misura d’uomo, selezionando architetti ed ingegneri pronti ad una sfida simile.

                        Note e fonti: pagina wiki di Crespi d’Adda, villaggiocrespi.it
                        DESTINAZIONE SOLE-Crespi dadda-tour
                        DESTINAZIONE SOLE-Crespi dadda-tour

                        Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                        Qualora non fossero indicati nell'articolo
                        i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                        verranno comunicati
                        in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                        Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                        Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                        CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                          OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                          FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                          VILLAGGIO CRESPI E VAPRIO D’ADDA

                          VILLAGGIO CRESPI E VAPRIO D’ADDA

                          VILLAGGIO CRESPI E VAPRIO D’ADDA

                          Partenza in bus gran turismo dal luogo stabilito
                          Arrivo a Bergamo  e trasferimento a  Crespi d’Adda, ingresso al Villaggio Crespi,  presentazione video commentata (la rivoluzione industriale, il lavoro nelle fabbriche di fine Ottocento, gli industriali illuminati e la nascita dei villaggi operai) e itinerario a piedi nel Villaggio, accompagnati da guide e operatori didattici esperti,  impegnati nella tutela e salvaguardia del Villaggio, con illustrazione di tutti gli aspetti che qualificano Crespi come sito Unesco, a tutti gli effetti un microcosmo completo e autosufficiente. Le maestranze della fabbrica potevano trovare qui tutto ciò che serviva loro e le loro famiglie, in un’epoca in cui lo stato non era in grado di fornire le tutele e i servizi indispensabili, nel contesto di una società che l’industrializzazione poneva in profonda trasformazione.

                          Pranzo.

                          Nel pomeriggio visita alla chiesa  di San Colombano; è  un monumento medievale di assoluto interesse, sia sotto l’aspetto architettonico, che sotto quello decorativo. Un vero e proprio scrigno della scultura romanica, che all’osservatore attento, al visitatore paziente, saprà rivelare il suo tesoro, mostrare le sue meraviglie, mantenendo, magari, i suoi secolari segreti. L’attuale edificio risale agli inizi del XII secolo, eretto, forse, su un tempio più antico, che la tradizione vorrebbe fondato dallo stesso san Colombano – monaco irlandese, straordinaria figura di evangelizzatore – durante la sua permanenza in terra lombarda, attorno al 612.

                          Al termine, visita alla galleria interattiva “Leonardo in Adda” presso la Casa del Custode delle Acque di Vaprio, nei locali un tempo adibiti a locanda popolare;  interamente pensata e dedicata ai soggiorni di Leonardo Da Vinci sul fiume Adda e ai suoi studi sull’acqua e i suoi movimenti, sul paesaggio e la pittura poi raccolti nel Codice Atlantico, comprende tre installazioni multimediali: “Teatro del Codice Atlantico”, “Catalogo dei moti e delle acque”, “Trattato del paesaggio”. I visitatori, divisi in gruppi e dotati di audioguide, visiteranno le 3 sale e si ritroveranno nella mente del genio.

                          Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                          Qualora non fossero indicati nell'articolo
                          i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                          verranno comunicati
                          in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                          Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                          Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                          CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                            OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                            FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                            VILLAGGIO CRESPI E SAN TOMÈ

                            VILLAGGIO CRESPI E SAN TOMÈ

                            VILLAGGIO CRESPI E SAN TOMÈ

                            Mattino a San Tomè

                            Un tour alla scoperta dei più antichi e affascinanti edifici religiosi presenti sul territorio di Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore rappresenta un’occasione imperdibile di scoprire opere sensazionali, ricche di storia ed espressione di uno stile, il romanico, di cui la Lombardia fu la prima regione promotrice in Italia alla fine dell’XI secolo.
                            La prima tappa è costituita dal tempio di San Tomè. Si tratta di una chiesa dedicata a San Tommaso sorta nel XII secolo sui resti di preesistenti edifici sacri di epoca romana e altomedievale.
                            La tappa successiva ci porta alla vicina Chiesa di San Giorgio. Si tratta della più grande basilica romanica della diocesi di Bergamo dopo Santa Maria Maggiore.
                            A seguire raggiungiamo l’originalissimo complesso della Chiesa Madonna del Castello, il cui nome deriva dall’antico castello, oggi scomparso, che sorgeva in questo luogo.
                            Pranzo tipico in agriturismo

                            Pomeriggio a Crespi d’Adda.

                            Crespi d’Adda è un villaggio operaio fondato da Cristoforo Benigno Crespi nel 1877 e completato verso la fine degli anni trenta del XX secolo.
                            Si trova in provincia di Bergamo e fa parte del Comune di Capriate San Gervasio. Dista 17 chilometri dal capoluogo orobico e 35 da Milano. Il villaggio è a fondo chiuso e ha un’unica strada sia per l’ingresso che per l’uscita.
                            La tranquillità del luogo e la struttura urbana suggeriscono di visitarlo a piedi. Una visita fatta con la giusta calma dura circa quattro ore.
                            Crespi d’Adda è l’esempio più integro e meglio conservato di villaggio operaio in Europa. Ha un’anima tutta sua, inviolata, capace di trasportare a un tempo e un luogo lontani. Crespi d’Adda è rimasto immutato, visto che nulla è cambiato dagli anni Trenta del secolo scorso – le case, la struttura urbana, i confini sono gli stessi Crespi d’Adda è un’oasi di pace da scoprire lentamente, in linea con i ritmi di una volta. Pur essendo nato come avamposto industriale, il contesto naturalistico in cui è inserito lo rende oggi un luogo da vivere a tempi dilatati. Una nicchia di calma ricavata in una zona da alta densità produttiva.

                            Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                            Qualora non fossero indicati nell'articolo
                            i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                            verranno comunicati
                            in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                            Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                            Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                            CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                              OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                              FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                              IL ROMANICO AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO

                              IL ROMANICO AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO

                              IL ROMANICO AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO

                              La provincia di Bergamo possiede un ricco patrimonio monumentale romanico diffuso ampiamente su tutto il suo territorio. La massima espressione di questo stile, sviluppatosi in Europa tra il X e XII secolo si trova negli edifici religiosi di Almenno: la Rotonda di San Tomè e le chiese di San Giorgio, Madonna del Castello e San Nicola. L’itinerario, in sola mezza giornata, porterà il visitatore alla scoperta della bellezza e della storia di questi suggestivi luoghi di fede che sono riusciti a sopravvivere nei secoli e a mantenere ancora oggi un buono stato di conservazione.

                              La prima tappa è costituita dal tempio di San Tomè. Si tratta di una chiesa dedicata a San Tommaso sorta nel XII secolo sui resti di preesistenti edifici sacri di epoca romana e altomedievale. La caratteristica che la contraddistingue è la sua forma circolare in quanto è costituita da tre cilindri sovrapposti che vanno restringendosi dal basso verso l’alto. La struttura presenta una grande eleganza e raffinatezza, si percepisce un’armonia architettonica e il tutto si erge in un paesaggio campestre, alla sommità di un pendio boscoso. Ancor più suggestivo è l’interno: le otto possenti colonne al pian terreno e le altrettante più esili nel matroneo al piano superiore suddividono lo spazio in percorsi circolari creando degli effetti chiaroscurali di particolare fascino. La chiesa era originariamente affrescata ma delle antiche decorazioni pittoriche restano solo poche tracce mentre sono degni di nota i capitelli scolpiti con figure animali, umane e geometriche di squisita fattura. Infine i raggi di luce che filtrano dalla lanterna e dalle finestrelle contribuiscono ad aumentare il fascino del tempio, dando vita ad uno scenario quasi surreale. San Tomè è opera di artigiani che conoscevano bene i movimenti artistici dell’epoca, ma che sono stati capaci di mantenere una propria autonomia espressiva, tale da rendere la Rotonda un’opera unica nel panorama romanico italiano.

                              La tappa successiva ci porta alla vicina Chiesa di San Giorgio. Si tratta della più grande basilica romanica della diocesi di Bergamo dopo Santa Maria Maggiore. Questa eccellenza artistica ed architettonica sorge in aperta campagna all’intersezione di due assi viari dell’antico reticolo romano. Fu costruita nella seconda metà del XII secolo in due momenti diversi come si nota subito dalla diversità di materiali e tecniche utilizzate. La caratteristica che la rende unica è il fatto che vi sono conservati alcuni tra i più significativi affreschi due e trecenteschi della bergamasca, costituiti da immagini votive e dal grande ciclo della vita di Cristo nella navata centrale recentemente restaurato.

                              A seguire raggiungiamo l’originalissimo complesso della Chiesa Madonna del Castello, il cui nome deriva dall’antico castello, oggi scomparso, che sorgeva in questo luogo. La costruzione è costituita da tre corpi: l’antica cripta del VII-VIII secolo, la primitiva chiesa plebana del IX secolo e il Santuario del XVI secolo. La cripta è la più antica della provincia e conserva inalterata l’atmosfera degli antichi luoghi di culto. Al di sopra la Pieve di San Salvatore fu il primo luogo noto consacrato al culto cristiano del territorio a nord-ovest di Bergamo e fu da qui che la nuova religione cominciò ad irradiarsi nelle valli circostanti. Sull’antica facciata della Pieve è dipinto un affresco della Madonna col Bambino che nel 1506 operò un miracolo. Fu a seguito di questo evento che venne costruito il Santuario, proprio attorno all’effige miracolosa sulla quale venne innalzato un tempietto ottagonale.

                              La tappa finale dell’itinerario è costituita dalla Chiesa di San Nicola. Quest’ultima non è una chiesa di stile romanico e risale alla fine del XV secolo ma racchiude pregevoli opere d’arte nonché un raro esempio di organo Antegnati. Vale la pena quindi visitare anche questo piccolo gioiello.

                              Un tour alla scoperta dei più antichi e affascinanti edifici religiosi presenti sul territorio di Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore rappresenta un’occasione imperdibile di scoprire opere sensazionali, ricche di storia ed espressione di uno stile, il romanico, di cui la Lombardia fu la prima regione promotrice in Italia alla fine dell’XI secolo.

                              • Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 8 persone
                              • Quota a persona: da € 50
                              • Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km) – guida – pranzo tipico in ristorante – assicurazioni e copertura e Rct

                              Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                              Qualora non fossero indicati nell'articolo
                              i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                              verranno comunicati
                              in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                              Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                              Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                              CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                                OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                                FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                                NAVIGAZIONE FLUVIALE SUL FIUME ADDA

                                NAVIGAZIONE FLUVIALE SUL FIUME ADDA

                                NAVIGAZIONE FLUVIALE SUL FIUME ADDA

                                Una nuova occasione per scoprire il fiume… dal fiume

                                L’offerta prevede una navigazione di un’ora e un aperitivo composto da brindisi con Prosecco o aperitivo analcolico accompagnato con snack e stuzzicheria del giorno.
                                Un’occasione per farsi cullare dal lento fluire dell’acqua potrai immergerti nella natura rigogliosa del paesaggio prealpino lacustre, ricco di fauna, flora acquatica e storia.

                                La navigazione dura circa un’ora e arriva fino alla palude di Brivio.

                                L’imbarco è a Trezzo sull’Adda.

                                Alla partenza lo scenario che si presenta agli occhi del navigatore è unico: la grande ansa del fiume formata dall’ultimo baluardo del ‘‘ceppo dell’Adda’’ è dominata dall’imponente mole del Castello Visconteo di origine longobarda.

                                Ai suoi piedi si può ammirare la centrale idroelettrica ‘‘Taccani’’ capolavoro dello stile Liberty, vera e propria ‘‘cattedrale’’ dell’energia, che si inserisce perfettamente nel paesaggio naturale.

                                Dopo una breve spiegazione sulla centrale e sul castello si riparte verso nord dove, dopo 15 minuti di navigazione, si giunge ad una bellissima oasi naturale che accoglie diverse specie animali tra cui cigni, svassi, folaghe, tartarughe d’acqua e germani reali.

                                Terminata l’osservazione e la spiegazione si prosegue verso nord (direzione Porto d’Adda) fino a raggiungere la zona di Villa Paradiso dove la natura del Parco Adda Nord circonda ogni angolo visibile.

                                Invertita la rotta si costeggia la parte opposta del fiume passando dalla zona ‘‘pescatori’’ e si raggiunge la vecchia ‘‘spiaggia’’ di sassi delle lavandaie. Qui la guida mostrerà tutte le pagine del codice atlantico scritte da Leonardo Da Vinci riguardanti questo tratto di Adda dove lui ha abitato per 4 anni.

                                Scendendo ancora verso Sud si arriva ad un’ultima oasi sulla sponda bergamasca dove uccelli di varie specie riposano all’ombra del parco. Costeggiando la centrale si arriva al punto di partenza arricchiti dopo aver conosciuto il fiume in ogni sua forma.

                                Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                                Qualora non fossero indicati nell'articolo
                                i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                                verranno comunicati
                                in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                                Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                                Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                                CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                                  OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                                  FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                                  I CASTELLI DELLA BERGAMASCA IN E-BIKE

                                  I CASTELLI DELLA BERGAMASCA IN E-BIKE

                                  I CASTELLI DELLA BERGAMASCA IN E-BIKE

                                  Sport, natura, un tuffo nei castelli del Medioevo e un buon pranzo tipico sono gli ingredienti di questa giornata nella pianura di Bergamo.
                                  Percorrendo la pista ciclabile del Parco del Serio che scorre accanto al fiume e immergendosi tra i campi della bassa bergamasca si sperimenterà l’emozione della mountain bike elettrica, accompagnati da un istruttore di e-bike.
                                  Sono molti i punti di interesse storico che si incontreranno, legati alla presenza nel ‘400 del grande condottiero Bartolomeo Colleoni.

                                  • Per gruppi di minimo 10 persone
                                  • Quota individuale di partecipazione: da € 60
                                  • Noleggio bici facoltativo compreso il caschetto: € 30/35 a bici

                                  La quota comprende

                                  • Escursione in e-bike con istruttore abilitato
                                  • Visita guidata ai luoghi colleoneschi della pianura bergamasca
                                  • Pranzo in un locale tipico di pianura
                                  • Assicurazione

                                   La quota non comprende

                                  • Ingresso al Castello di Malpaga: 8 € a persona nei giorni di apertura del castello; 15 € a persona per aperture straordinarie per il gruppo
                                  •  Escursione in e-bike con istruttore abilitato, per lo più su pista ciclopedonale sterrata, ben battuta adatta per adulti, ragazzi sopra 150 cm (accompagnati), possibilità di seggiolini per e-bike (bimbi max 20kg).
                                  • Si consiglia di munirsi di acqua, snack, kway, abbigliamento di ricambio nel caso fosse necessario.
                                  • Visita guidata ai luoghi colleoneschi della pianura bergamasca: breve visita esterna al castello di Cavernago, visita al castello di Malpaga (anche internamente), visita al santuario della Basella di Urgnano. Possibilità di prolungare il percorso al centro fortificato di Cologno al Serio o al centro storico di Urgnano (da visitare in alternativa al castello di Malpaga)
                                  • Soste necessarie lungo il percorso
                                  • L’escursione si svolge preferibilmente in primavera e autunno, previa disponibilità degli operatori, avrà una durata di  una giornata intera, percorso di circa 35-40 km
                                  • E’ possibile parcheggiare preso il parcheggio del Parco del Serio a Grassobbio
                                  • Assicurazione: tutta l’attrezzatura fornita è perfettamente a norma e funzionante; le guide non rispondono con la propria assicurazione per eventuali danni o incidenti avvenuti durante il percorso, in quanto ogni partecipante si assume la responsabilità del proprio comportamento.

                                  Castello Colleoni Martinengo di Cavernago

                                  Costruito a cavallo tra ‘500 e ‘600 su un caseggiato del ‘200, è sobrio nella sua facciata esterna, ma ricco e elegante e decorato nel cortile interno loggiato. E’ circondato da un fossato (ora in secca) con ponte levatoio. fu concepito come residenza familiare, in modo da garantire tutti gli agi che si addicevano ad una famiglia nobile.

                                  Castello di Malpaga

                                  E’ una delle più importanti costruzioni lombarde del 1300, un tempo dimora e Feudo del valoroso condottiero Bartolomeo Colleoni, Capitano Generale della Repubblica di Venezia. Nel ‘400 Colleoni fortificò la rocca, con la sua cinta muraria merlata e l’imponente torre che si eleva a dominare la pianura. Qui ospitò artisti e ricevette grandi personaggi del tempo, il cui passaggio è testimoniato da enormi affreschi.

                                  Santuario della Basella di Urgnano

                                  Il santuario, tanto amato dal Colleoni, sorse in seguito alla prima apparizione della Madonna attestata in Lombardia, nel 1356. All’interno conserva una struttura di stile gotico e affreschi votivi di diverso tipo.

                                  Urgnano

                                  La cittadina si sviluppa attorno al castello visconteo, ma si distinguono notevolmente anche la chiesa parrocchiale e il caratteristico campanile cilindrico dalla raffinata simbologia: è una della sette torri campanarie più eleganti d’Italia.

                                  Le nostre guide

                                  Laura BenzoniStorica dell’arte, appassionata di arte locale, guida turistica abilitata per la provincia di Bergamo in italiano e spagnolo. Ho collaborato con il Museo Arte Tempo di Clusone fin dalla sua nascita nel 2005 e nel 2009 ho fondato l’associazione MAT Club degli amici del Museo Arte Tempo. Lavoro da anni nel turismo, nell’accoglienza e nella comunicazione turistica.
                                  Sono insegnante di scuola primaria, sulla classe e a sostegno di ragazzini con difficoltà: sono particolarmente attenta alle persone con disabilità. Effettuo visite guidate per adulti e bambini e mi sono specializzata nella comunicazione per ciechi e sordi (con proprio interprete LIS). Sono la prima residente in Lombardia ad essere iscritta al sindacato AGTA – Associazione Guide Turistiche Abilitate.

                                  Franco Zanetti – Guida di mountainbike dal 2014. Sono stato uno dei primi in Lombardia ad organizzare escursioni guidate con le e-bike. Amo la natura, adoro stare con le persone e trasmetto tutta la mia passione durante le escursioni. Organizzo escursioni dedicate a famiglie, compagnie, aziende ecc. Collaboro con parecchie strutture ricettive. Amo il mio territorio. Ho partecipato al progetto “Alta Via Delle Grazie” per la mappatura del percorso da fare in bici e sono stato il primo Pellegrino a percorrerlo tutto.
                                  Il Cammino “Alta Via delle Grazie” è il primo cammino spirituale bergamasco, con i suoi 300 km si snoda tra i santuari mariani di città, montagna e lago.

                                  Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                                  Qualora non fossero indicati nell'articolo
                                  i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                                  verranno comunicati
                                  in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                                  Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                                  Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                                  CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                                    OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                                    FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                                    PERCORSO IN VESPA ATTORNO AL LAGO D’ISEO

                                    PERCORSO IN VESPA ATTORNO AL LAGO D’ISEO

                                    PERCORSO IN VESPA ATTORNO AL LAGO D’ISEO

                                    AVVENTURA / TRADIZIONI / NATURA
                                    Percorso in VESPA attorno al Lago d’Iseo

                                    Quota individuale di partecipazione:
                                    € 159 singolo – € 209 doppio

                                    La quota comprende:
                                    Noleggio moto vespa 125cc, accompagnatore turistico, carburante
                                    * Il tour verrà realizzato al raggiungimento delle 5 moto
                                    ** Il programma può subire variazioni a seconda dei gruppi e delle decisioni dei componenti

                                    Il Lago d’Iseo, nell’alta Lombardia, è uno degli specchi d’acqua più belli e caratteristici della regione, con le sue sponde e il Monte Isola. Con NemberMax lo scopri con un itinerario in moto.
                                    Percorso: 70/100 chilometri. Principali località attraversate: Grumello del Monte, Gandosso, Sarnico, Montisola. Un breve ma variegato e interessante itinerario tra il lago d’Iseo e la Valcalepio.

                                    Itinerario
                                    Partenza ore 9.30 dal Polo Fieristico di Chiuduno.
                                    Prima sosta per una colazione panoramica nelle zone di Clusane.
                                    Visita del lungolago di Iseo con possibilità di sosta.
                                    Visita della Franciacorta.
                                    Sosta per pausa pranzo in una delle location, degustazione dei vini tipici.
                                    Pomeriggio dedicato alla visita di Montisola e sosta per un aperitivo in una cantina.
                                    Rientro nel punto di partenza previsto alle ore 18,00.

                                    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                                    Qualora non fossero indicati nell'articolo
                                    i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                                    verranno comunicati
                                    in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                                    Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                                    Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                                    CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                                      OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                                      FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                                      GRAN TOUR DEI TRE LAGHI

                                      GRAN TOUR DEI TRE LAGHI

                                      GRAN TOUR DEI TRE LAGHI

                                      • 1°giorno – sabato – giornata di arrivi

                                      Sono previsti trasferimenti individuali da Malpensa (o altri aeroporti) verso l’hotel.
                                      Incontro con l’accompagnatore per briefing di benvenuto e presentazione del tour. Welcome cocktail.
                                      Cena di benvenuto in hotel e pernottamento in zona Malpensa.

                                      • 2° giorno – domenica – Lago Maggiore e Isole Borromee

                                      Mattino: prima colazione a buffet in hotel, trasferimento a Stresa. Visita all’Isola Madre. Pranzo all’Isola dei Pescatori con visita. Nel pomeriggio Isola Bella.
                                      Rientro nel tardo pomeriggio in hotel. Cena in hotel e pernottamento.
                                      Giornata full day della guida locale. Pernottamento zona Stresa

                                      • 3° giorno – lunedì – Lago d’Orta, Isola di San Giulio e Stresa

                                      Mattino: prima colazione a buffet in hotel. Tempo libero per una visita al centro storico di Stresa insieme all’accompagnatore. Trasferimento a Orta. Tempo libero per lo shopping e la visita al raccolto centro storico di Orta. Pranzo presso ristorante tipico a Orta. Nel pomeriggio incontro con la guida, trasferimento in barca e visita all’Isola di San Giulio. Rientro nel tardo pomeriggio in hotel. Cena in hotel e pernottamento.
                                      Mezza giornata della guida locale. Pernottamento zona Stresa

                                      • 4° giorno – martedì – Escursione in Piemonte: Santuario di Oropa e Ricetto di Candelo

                                      Prima colazione in hotel e trasferimento a Varallo per visitare il Santuario di Oropa. Pranzo in ristorante. Proseguimento a Ricetto di Candelo per una visita al borgo.
                                      Al termine, trasferimento a Milano.
                                      Cena in hotel e pernottamento.
                                      Giornata solo con accompagnatore
                                      Pernottamento a Milano

                                      Fine del primo Minitour e inizio del secondo Minitour

                                      • 5° giorno – mercoledì – Duomo di Milano, Teatro La Scala e Castello Sforzesco

                                      Mattino: prima colazione a buffet in hotel. Visita del centro di Milano con visita interna a Duomo, Teatro La Scala, Castello Sforzesco (è un giro di 3 ore).
                                      Pranzo in corso di escursione presso un ristorante locale.
                                      Nel pomeriggio, tempo libero con accompagnatore. Possibilità di trasferirsi in zona Navigli per una passeggiata prima del rientro nel tardo pomeriggio in hotel. Cena in hotel e pernottamento.
                                      Mezza giornata della guida locale.
                                      Pernottamento a Milano

                                      • 6° giorno – giovedì – Reggia di Monza, Bergamo Alta e Galleria dell’Accademia Carrara

                                      Mattino: prima colazione a buffet in hotel. Visita del Palazzo Reale di Monza con il suo parco, proseguimento per Bergamo dove raggiungeremo il magnifico centro storico in funicolare. Pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio visita della Galleria dell’Accademia Carrara. Rientro nel tardo pomeriggio in hotel. Cena in hotel e pernottamento.
                                      Due mezze giornate di visita.
                                      Pernottamento zona Como / Lago di Como

                                      • 7° giorno – venerdì – Lago di Como

                                      Mattino: prima colazione a buffet in hotel. Partenza per Tremezzo con la visita di Villa Carlotta. Da Tremezzo, crociera panoramica in centro Lago sempre insieme alla guida. Stop a Bellagio.
                                      Pranzo in ristorante locale. Tempo libero per shopping e la visita nel borgo.
                                      Nel pomeriggio rientro in battello a Tremezzo e in bus trasferimento a Como per una sosta libera prima del rientro in hotel.
                                      Cena di arrivederci in hotel e pernottamento.
                                      Mezza giornata di visita.
                                      Fine servizio dell’accompagnatore.
                                      Pernottamento zona Malpensa

                                      • 8° giorno – sabato – Giornata di partenze.

                                      Mattino: prima colazione in hotel. Check-out e fine dei servizi. Trasferimenti individuali.

                                      Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                                      Qualora non fossero indicati nell'articolo
                                      i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                                      verranno comunicati
                                      in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                                      Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                                      Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                                      CONTATTA L'AGENZIA LEGNONE TOURS


                                        OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                                        FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                                        TRA BRESCIA E BERGAMO

                                        TRA BRESCIA E BERGAMO

                                        TRA BRESCIA E BERGAMO

                                        … tra il fascino di antichi borghi medievali.

                                        Nel cuore della Lombardia, circondato dalle Alpi e da alcune della valli più belle d’Italia, sorgono Bergamo e Brescia, città che riescono a coniugare lo spirito imprenditoriale moderno con il fascino di borghi medievali.

                                        primo giorno

                                        Arrivo a Brescia e visita della città.
                                        Pranzo in corso d’escursione.
                                        Nel pomeriggio visita al Museo Mille Miglia.
                                        Trasferimento in hotel 4* (in Franciacorta)
                                        Cena e pernottamento.

                                        SECONDO GIORNO

                                        Visita del Castello di Bornato
                                        con degustazione vini.
                                        Pranzo in agriturismo locale.
                                        Nel pomeriggio visita guidata di Iseo
                                        e del Museo del Vino con degustazione.
                                        Cena in hotel e pernottamento.

                                        TERZO GIORNO

                                        Visita di Bergamo Alta.
                                        Pranzo in corso d’escursione.
                                        Nel pomeriggio rientro alla località di provenienza.

                                         

                                        Programma di 3 giorni / 2 notti

                                        Quota per persona: a partire da € 255
                                        (minimo 30 partecipanti)

                                        La quota comprende:

                                        • 2 pernottamenti in hotel 4* della Franciacorta con trattamento HB
                                        • Servizio guida HD per visita Brescia.
                                        • Pranzo in ristorante a Brescia.
                                        • Ingresso e vista guidata al Museo MilleMiglia.
                                        • Ingresso e visita guidata al Castello di Bornato con degustazione.
                                        • Pranzo (2° giorno) in agriturismo.
                                        • Visita guidata di Iseo.
                                        • Ingresso e visita guidata al Museo del Vino con degustazione.
                                        • Servizio guida FD per visita Bergamo Alta e pranzo in ristorante a Bergamo.
                                        • Assicurazione.
                                        • Documento richiesto: carta d’identità valida.

                                        Questo itinerario può essere adattato alle esigenze del gruppo sia in termini di servizi che di durata.

                                        Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                                        Qualora non fossero indicati nell'articolo
                                        i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                                        verranno comunicati
                                        in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                                        Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                                        Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

                                        CONTATTA L'AGENZIA DI VIAGGI DESTINAZIONE SOLE


                                          OBBLIGATORIO - Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto espresso nella privacy policy. La compilazione del presente modulo ci consente di prendere in carico la tua richiesta, di comunicare i dati a società terze che svolgono le funzioni necessarie all’operatività del servizio richiesto e di ricontattarti ai soli fini di soddisfare la tue richieste..

                                          FACOLTATIVO - Desidero ricevere aggiornamenti periodici, news e promozioni. I dati forniti in questo modulo NON saranno comunicati a terze parti e utilizzati per ricerche di mercato, statistiche commerciali o per azioni di marketing diretto.

                                          CORNELLO DEI TASSO, GIOIELLO VIETATO ALLE AUTO

                                          CORNELLO DEI TASSO, GIOIELLO VIETATO ALLE AUTO

                                          CORNELLO DEI TASSO, GIOIELLO VIETATO ALLE AUTO

                                          Al fresco tra boschi e colline, Cornello dei Tasso è un borgo medievale rimasto intatto a cui si arriva solo attraverso una mulattiera, l’antica Via Mercatorum.

                                          Qui ebbe origine la casata che oltre a “partorire” il poeta Torquato, inventò nel 1460 il servizio postale,  un museo ne racchiude la memoria

                                           A circa 70 chilometri da Milano e a una trentina da Bergamo, c’è un paese che pochi conoscono. È Cornello dei Tasso, un minuscolo borgo abbarbicato su uno sperone di roccia, a picco sul fiume Brembo. Qui il clima è piacevolissimo – siamo in collina e in mezzo ai boschi – e anche l’aria è buona: le macchine non possono circolare e al borgo vi si arriva solo a piedi, percorrendo un sentiero nel verde. Già la passeggiata è un pezzetto di storia: la mulattiera è infatti un tratto dell’antica Via Mercatorum, che fino al Seicento collegava Bergamo con la Valtellina. Da allora, il paese è rimasto in un isolamento sospeso, che ha fatto sì che arrivasse praticamente intatto fino a oggi. Il tessuto urbanistico si divide in quattro livelli: più in basso ci sono le costruzioni direttamente sul fiume, al secondo livello c’è la via porticata, un’autentica meraviglia realizzata in pietra e con il soffitto in legno. Qui si affacciano quelle che un tempo erano le botteghe le scuderie, ed era il centro commerciale del borgo. Al terzo livello ci sono le case dei notabili, con diverse dimore di pregio, mentre in cima svetta il “palazzo dei Tasso”, da poco recuperato, che aveva la funzione di guardia verso valle.

                                          Cornello dei Tasso: già il nome del luogo lascia intendere che da queste parti ha avuto origine una delle più grandi dinastie del Medioevo, quella dei Tasso, che ha dato i natali a letterati come Bernardo e suo figlio Torquato (sì, proprio quello della Gerusalemme Liberata) e a nobili come i tedeschi Thurn und Taxis.


                                          Cosa vedere a Cornello dei Tasso. Proprio in alto, a dominare l’intero paese e la valle, c’è la chiesa dei SS.Cornelio e Cipriano. Costruita nel XII secolo, ha un campanile con aperture a bifore, tra i pochissimi esempi di stile romanico in Valle Brembana. Ma è all’interno che sono conservati i principali tesori: un ciclo di affreschi riportato alla luce dopo il restauro del secolo scorso; il più bello e originale  è il Miracolo di Sant’Eligio (della seconda metà del XV secolo), il patrono dei maniscalchi, dove sono raffigurati costumi e attrezzi da lavoro dell’epoca. Lo stemma del casato dei Tasso è ben visibile sulla cornice della pala con la Crocifissione, del 1635.

                                          Cosa fare a Cornello dei Tasso. Letterati, poeti, principi… i Tasso occuparono posizioni di prestigio in tutta Europa. Pochi, però, sanno che i Tasso furono i fondatori del servizio postale. A partire dal 1460, alcuni esponenti del casato furono incaricati di organizzare le poste pontificie; altri Tasso, nel frattempo, creavano il sistema di comunicazioni postali nel Tirolo; così, fino XVI secolo, l’attiva famiglia gestì una fittissima rete di collegamenti nell’intera Europa. A questa avventura è dedicato il Museo dei Tasso e della Storia Postale (fino a giugno aperto solo nei fine settimana, da luglio dal martedì alla domenica, ingresso gratuito):  suddiviso in quattro spazi espositivi, conserva molti documenti originali della casata. Tra i reperti, spicca una lettera del 1840 affrancata con il primo francobollo emesso al mondo, il Penny Black
.

                                          Cosa mangiare a Cornello dei Tasso. Siamo in Alta Val Brembana, terra di formaggi per eccellenza. Il più tipico è il Formai de mut, ma si producono anche Branzi e Taleggio. Non si può passare da questa parti senza assaggiare i casonséi, ravioli fatti in casa con ripieno a base di pangrattato, formaggio, uovo, aglio e prezzemolo, e conditi con burro e salvia, e l’immancabile polenta, che qui preparano “cunsada”, cioè tagliata a pezzetti e condita con taleggio fresco, panna, burro e salvia.

                                          fonte: INK

                                          Visita la Lombardia

                                          Incoming Lombardia
                                          Eno-gastronomia, itinerari culturali, visite guidate … e molto altro

                                          Le province

                                          Provincia per Provincia
                                          Viaggi, alloggi, ristorazione, attività sportive e visite guidate …